In occasione del suo venticinquesimo anniversario, il Museo Guggenheim di Bilbao presenta il suo piano di sostenibilità: un piano ambizioso di misure innovative che punta a ridurre le emissioni di carbonio, comprese quelle indirette, su diversi livelli: gestione energetica, programmazione di mostre, programmi pubblici. Obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e ridurre al minimo l’impatto ambientale della propria attività attraverso soluzioni energetiche sostenibili e processi rispettosi dell’ambiente, promuovendo allo stesso tempo un’attività orientata verso l’eco-efficienza.
Oltre alle emissioni dirette, la sede museale ha calcolato le emissioni indirette di carbonio nel 2019, che sono state pari a 4.313 tonnellate. Il metodo seguito per questo calcolo, denominato Scope 3, è fondamentale per individuare tutti i mezzi per ottenere efficienza energetica risparmiando nell’ambito delle attività quotidiane. È il primo museo internazionale a prendere questo tipo di misura.
Ha inoltre calcolato le emissioni di carbonio legate al trasporto di opere d’arte e ai viaggi di lavoro, che rappresentano un terzo delle emissioni totali. Per questo il museo ha consolidato alcune iniziative e intende attuare nuove misure per ridurre il consumo di energia e di materie prime legate all’organizzazione di mostre, in particolare intende dare priorità al noleggio degli imballaggi per le opere d’arte, piuttosto che alla fabbricazione di nuove casse; condividere il trasporto di opere d’arte con altri stabilimenti, evitando per quanto possibile spedizioni in esclusiva e favorendo la sorveglianza mediante mezzi telematici per evitare lo spostamento di persone; limitare la costruzione di nuove pareti riutilizzando o adattando le scenografie espositive; condividere con altri stabilimenti della regione come Bizkaikoa o Bilbaoarte attrezzature museali riutilizzabili come piedistalli, plinti o vetrine.
Il piano per lo sviluppo sostenibile rientra negli impegni stabiliti nel piano strategico 2021-2023 del museo e si allinea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In quest’ambito è stato recentemente creato un team interdisciplinare di persone che lavorano in diversi dipartimenti del museo (il gruppo Gu-Zero) con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e coinvolgere il personale in questo impegno verso la sostenibilità, identificare miglioramenti e opportunità, promuovere le misure adottate nel programma annuale di sostenibilità e assicurarne il follow-up.
Anche il programma espositivo per il 2022 prevede una serie di azioni che invitano il pubblico a riflettere sulle questioni ambientali. La mostra in corso Autos, Art, Architecture ripercorre ad esempio la storia industriale del Novecento e ospita nella sua sezione conclusiva la "Galleria del Futuro", uno spazio dove sedici università di fama mondiale nel campo del design e dell’architettura affrontano la sfida della mobilità futura con particolare attenzione all’innovazione sostenibile e alla transizione energetica. Nel mese di ottobre il museo ospiterà anche il convegno internazionale Water Ecologies con l’obiettivo di favorire il dialogo e la collaborazione tra artisti, scienziati e tecnologi nel contesto globale del cambiamento climatico e delle sfide ad esso associate.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, il museo prevede di lanciare quest’anno un progetto di illuminazione dinamica che consentirà di riaprire i lucernari e di riportare le gallerie del terzo piano nella loro disposizione originale, combinando la luce del sole e nuovi dispositivi di illuminazione a LED. Il museo prevede inoltre di ridurre ulteriormente il proprio consumo energetico installando pannelli fotovoltaici.
Il Guggenheim di Bilbao presenta il suo piano strategico per la sostenibilità |