Dal 1° maggio 2024 il Museo Egizio di Torino apre al pubblico i Giardini dell’Egizio sulla terrazza del museo. Grazie a scavi, ricerche archeobotaniche ed evidenze pittoriche, è stato possibile ricreare un’area dedicata alle piante caratteristiche di un orto egizio e di un giardino funerario, rappresentativo dell’interazione tra vita, morte e rinascita nell’antico Egitto. Sul Roof Garden del museo è dunque visitabile un nuovo allestimento permanente dal titolo Giardini egizi: l’orto e il giardino funerario.
Si entra dalla Sala della Vita al primo piano, dove sono in mostra le mummie che testimoniano le diverse fasi della vita, dall’infanzia alla vecchiaia.
“Si tratta di due giardini diversi”, spiega l’egittologo Cedric Gobeil che, con Divina Centore, ha curato il progetto. “Uno è un giardino funerario come quello trovato in Egitto davanti a una tomba: un segno di rinascita legato al ciclo della natura, con piante con un valore simbolico come i fiordalisi. Abbiamo riprodotto la stessa struttura con quadrati di circa 35 centimetri, uno accanto all’altro, che formano una sorta di griglia, in ognuna delle quali c’è una pianta diversa”.
Il secondo giardino egizio, aggiunge Gobeil, “è un orto sul modello di quelli posseduti dall’élite dell’Antico Egitto, con frutta e verdure. È organizzato in griglie con bordi rialzati che servivano per conservare meglio l’acqua”. Il giardino, il primo in Italia, sarà accessibile ai visitatori che hanno acquistato il normale biglietto per il Museo Egizio.
Il Museo Egizio apre sul Roof Garden un nuovo allestimento permanente con due giardini |