Il 5 dicembre 2020 inaugureranno a Treviso gli spazi della Chiesa di Santa Margherita, dove il Museo Nazionale Collezione Salce troverà la sua sede adeguata e definitiva. Si tratta della più importante raccolta italiana di affiches, che conta ad oggi quasi 50mila pezzi.
Di collocare questa notevole collezione in un’adeguata sede si era cominciato a pensare negli anni Cinquanta, Nel 2011 il Ministero dei Beni Culturali aveva deciso di lasciare la collezione nella sua città d’origine, Treviso, riservandole due edifici di proprietà demaniale, che all’epoca si trovavano in stato di abbandono: la chiesa medievale di Santa Margherita e il centralissimo edificio attiguo alla chiesa di San Gaetano. La prima destinata ad accogliere fisicamente la collezione, la seconda come spazio di laboratori di restauro e sede espositiva.
Il recupero dei due edifici (compresa la Chiesa di San Gaetano), il loro adeguamento, la creazione del caveau tecnologico dove sono conservati i 50mila manifesti, l’allestimento, la sistemazione degli spazi esterni hanno richiesto un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro, finanziato dal MiBACT, con un contributo della Regione del Veneto. I lavori, su entrambi gli edifici, sono stati progettati e diretti dai tecnici della Direzione Regionale Musei Veneto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
La sede di San Gaetano è stata inaugurata il 27 maggio 2017 e si articola in quattro piani che accolgono spazi di servizio (accoglienza, bookshop, infopoint) e superfici espositive appositamente ideate per i materiali grafici. Per scelta scientifica e per ragioni conservative, i materiali della Collezione Salce sono qui esposti a rotazione, nell’ambito di mostre temporanee a carattere monografico o tematico. Con il museo è anche possibile visitare la chiesa di San Gaetano, edificio dei Cavalieri Templari che conserva l’organo settecentesco di Gaetano Callido, tra gli strumenti più preziosi presenti nel Veneto.
Come detto, la sede di Santa Margherita sarà invece inaugurata il 5 dicembre 2020: gli spazi del duecentesco tempio diventeranno la vera “casa” della Collezione Salce; saranno qui esposti i quasi 50mila manifesti raccolti e donati allo stato da Nando Salce o provenienti da successive acquisizioni.
Il nuovo museo utilizzerà ampiamente le nuove tecnologie, sia per far scoprire al visitatore il tema della creazione dei manifesti, sia per farli conoscere anche ai non vedenti, nonché, soprattutto, per rendere accessibile agli studiosi l’analisi di ogni singolo manifesto della Collezione, attraverso un sistema computerizzato.
Come prima mostra, in occasione dell’inaugurazione, è stata scelta una grande monografica su Renato Casaro, l’ultimo dei grandi cartellonisti del cinema; la rassegna curata da Roberto Festi, Eugenio Manzato con Maurizio Baroni, si svilupperà anche presso il complesso del San Gaetano e al Museo Civico di Santa Caterina.
Treviso, la Collezione Salce avrà da dicembre la sua sede definitiva |