Giunge ai Musei Capitolini dal Louvre il frammento del dito in bronzo che completa la mano del colosso di Costantino: grazie alla collaborazione tra Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Museo del Louvre, i visitatori possono vedere ricomposta la mano bronzea esposta nell’Esedra del Marco Aurelio. Il frammento coincide con le due falangi superiori di un indice. Questa ricomposizione avviene in occasione dei 550 anni della donazione sistina, ma anche a quasi 500 anni dalla loro separazione.
Il frammento arrivò a Parigi nel 1860 insieme a buona parte della collezione del marchese Giampietro Campana, tra i protagonisti del collezionismo romano dell’Ottocento. Solo recentemente è stato possibile riconoscere l’appartenenza del frammento al colosso in bronzo di Costantino, di cui restano ai Musei Capitolini la testa, la mano sinistra, con lacune in corrispondenza del dito indice, del medio, dell’anulare e del palmo, e una sfera un tempo sorretta dalla mano. La scoperta è infatti avvenuta nel 2018 grazie a una prova effettuata a Roma con un modello 3D del frammento del Louvre, a seguito di un’operazione coordinata da Françoise Gaultier e da Claudio Parisi Presicce. È stato successivamente realizzato un calco in vetroresina del frammento mancante e presentata poi la mano originale, completata con le falangi mancanti, in occasione delle due grandi mostre dedicate alla collezione Campana: Un rêve d’Italie. La collection du marquis Campana, al Museo del Louvre, e A Dream of Italy. The Marquis Campana Collection, all’Ermitage di San Pietroburgo.
L’ultima attestazione dell’integrità della mano è documentata da fonti databili entro la fine degli anni Trenta del Cinquecento. Testimonianze grafiche di poco successive mostrano la mano colossale separata dalla sfera e con l’indice già privo delle due falangi superiori. Il frammento oggi al Louvre, dunque, potrebbe essere entrato nel circuito del mercato antiquario romano già in questa fase molto precoce. Non si sa nulla del frammento fino alla sua scomparsa, avvenuta nella prima metà dell’Ottocento nella collezione del Marchese Campana. Ulteriori studi potranno forse chiarire le vicende del frammento in questo periodo di tempo.
Ph.Credit Zeno Colantoni
Ai Musei Capitolini ricomposta la mano di Costantino: arriva il frammento dal Louvre |