Il Musée d’Orsay è stato aperto al pubblico per la prima volta nel dicembre 1986 durante il primo mandato di François Mitterrand, ma il progetto di trasformare la ex stazione in una sede museale dedicata a tutte le arti dell’Ottocento e del Novecento si deve al presidente Valéry Giscard d’Estaing nell’ottobre 1977.
Quest’ultimo, terzo presidente della Quinta Repubblica francese, è scomparso pochi giorni fa, il 2 dicembre, e dopo il giorno del lutto nazionale in suo omaggio, il figlio Luis Giscard d’Estaing, che ricopre la carica di sindaco a Chamalières nella regione dell’Alvernia e di vicepresidente dell’UDI (Unione dei Democratici e degli Indipendenti), ha dichiarato che “sarebbe legittimo” rinominare la celebre sede museale in onore di suo padre, rinominandolo quindi Musée Valéry-Giscard-d’Estaing. “È legittimo, è stato lui a impedire la distruzione della stazione d’Orsay quando era presidente” ha affermato. “Poi ha avuto l’idea di creare lì un museo del XIX secolo con il successo che conosciamo. Penso che sarebbe un modo per rendere omaggio all’azione di Valéry Giscard d’Estaing”.
L’idea è stata sostenuta da Valérie Pécresse, presidente della regione Île-de-France, e da Rachida Dati, sindaca del VII arrondissement di Parigi, in quanto il Centro d’arte contemporanea Beaubourg prende il nome da Georges Pompidou, la Grande Bibliothèque de la BNF è intitolata a François Mitterrand e il Musée des Arts-Premiers è stato ribattezzato Musée du Quai Branly-Jacques-Chirac.
La ministra della Cultura Roselyne Bachelot ha annunciato che sta attendendo il parere della sindaca di Parigi Anne Hidalgo e della direttrice del Musée d’Orsay Laurence des Cars, ma il nome dell’ex presidente sarà “in un modo o nell’altro celebrato nell’ambito del Musée d’Orsay”.
Ph.Credit Daniel Vorndran
Il Musée d'Orsay potrebbe cambiare nome |