Dopo il Louvre, anche il parigino Musée Carnavalet, museo dedicato alla storia della città, abbandonerà nelle didascalie delle opere esposte la numerazione romana per adottare la numerazione araba. La decisione sarebbe dovuta al fatto che sempre più visitatori hanno difficoltà a leggere i numeri romani, ma questo rischia di essere una rinuncia per coloro che difendono la cultura antica e classica.
Dunque dopo quattro anni di lavoro e un rinnovamento totale in tutti i suoi aspetti, il museo di storia ha deciso di modificare la numerazione in qualche didascalia. Il Louvre, già da qualche anno, ha eliminato la numerazione romana per indicare i secoli, mentre li ha mantenuti per indicare i sovrani. Non è così tuttavia per il Musée Carnavalet, in cui nelle didascalie di ritratti, dipinti e sculture si leggerà d’ora in poi ad esempio Luigi 14 invece di Luigi XIV.
"Non siamo contro i numeri romani, ma possono essere un ostacolo per la comprensione da parte dei visitatori. Quante volte abbiamo visto i genitori leggere le didascalie pensate appositamente per i bambini?" ha commentato Noémie Giard, responsabile del servizio per il pubblico al museo.
La scelta ha provocato polemiche da parte dei cultori dell’antichità. Tra questi, François Martin, presidente del Coordinamento degli insegnanti in lingue antiche (Cnarela), che ha commentato: “È la storia dell’uovo e della gallina. Meno i numeri romani sono usati, meno persone sono in grado di comprenderli. Ma è un peccato, perché alle elementari i bambini adorano imparare i numeri romani, per loro è come un gioco”.
Parigi, via la numerazione romana dalle didascalie nei musei. “Un ostacolo alla comprensione” |