Il Mudec - Museo delle Culture di Milano presenta dal 9 febbraio al 25 aprile 2021 la mostra archeologica Qhapaq Ñan. La grande strada inca, a cura della conservatrice delle raccolte archeologiche ed etnografiche del museo Carolina Orsini.
Un’occasione per far conoscere il patrimonio inca proveniente dalla collezione etnografica permanente della sede museale, i lavori di rilievo e scavo e le ultime scoperte compiute dai ricercatori del Mudec lungo il cammino inca del nord ovest dell’Argentina.
Il Qhapaq Ñan o Strada Reale degli Inca è la più grande impresa ingegneristica del continente americano del periodo pre-conquista (XV-XVI sec.) e si estende per 30.000 chilometri dall’Ecuador all’Argentina. Gli Inca costruirono un grande sistema viario per spostare uomini e merci attraverso il loro vasto impero. Seguendo idealmente una carovana di lama, i visitatori conosceranno l’ingegneria della grande strada, ma anche il suo significato sociale e simbolico.
La mostra sarà allestita presso lo spazio Khaled al–Asaad del Mudec e si suddividerà in sette sezioni. La prima introduce brevemente il visitatore al mondo inca: l’epopea di questo popolo inizia nel XIII secolo nella valle del Cusco; nel corso di due secoli gli Inca arrivarono a espandere la loro influenza in un’area di 1.000.000 di chilometri quadrati grazie a una politica espansionistica e una fine diplomazia. La seconda sezione approfondisce dal punto di vista geografico la diversità del vasto territorio andino, costituito da fasce ecologiche che vanno dalla costa desertica alle Ande alla foresta di montagna alla grande selva amazzonica. La terza è invece dedicata alle civiltà antiche che precedettero cronologicamente l’impero inca, culture che fin dal terzo millennio prima di Cristo furono in grado di costruire enormi agglomerati urbani.
Le successive sezioni sono dedicate alla descrizione dei caminos de llanos e dei caminos de sierra, alle molte strutture accessorie, come ad esempio le stazioni di posta (i tambos e chasquiwasi) e i celebri ponti sospesi, indispensabili per superare le gole profonde che caratterizzano il paesaggio andino. Viene inoltre illustrato il Qhapaq Ñan come collante di un impero vasto e vario, in cui i collegamenti erano fondamentali per controllare la popolazione, spostare gli eserciti e riscuotere i tributi. Utilizzata ancora oggi, la grande strada inca è tuttora un elemento prorompente nel paesaggio andino.La settima e ultima sezione presenta una video installazione che restituisce la scoperta di un inedito tratto di cammino nel nord ovest dell’Argentina (Molinos, provincia di Salta) associato a numerosi siti, e in particolare a tre tambos e un chasquiwasi di epoca inca.
Saranno esposti circa cinquanta reperti archeologici andini scelti tra le collezioni preispaniche-amerindiane del museo, accompagnati da un ricco apparato esplicativo composto di testi e mappe.
La mostra è ad ingresso libero senza prenotazione.
Per info: www.mudec.it
Orari: Da martedì a venerdì dalle 10 alle 19.30
Nell’immagine, Khipu (Perù, Costa settentrionale (?), Cultura Inca, XV/ XVI secolo, Cotone greggio e tinto filato e ritorto, annodature) Ph.Credit Mudec
Il MUDEC riapre con una mostra dedicata agli Inca |