In occasione dei 150 anni dalla nascita di Giacomo Balla, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma celebra il celebre artista futurista con un doppio progetto: l’apertura al pubblico per la prima volta della sua casa futurista di via Oslavia a Roma e una mostra presso la sede museale che intende evidenziare la contemporaneità dell’artista.
L’intero progetto Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI Arte, e Domitilla Dardi, curatrice per il Design del MAXXI, si svolge in due momenti e si protrarrà fino al 21 novembre 2021: il 17 giugno apre la mostra al MAXXI, mentre la casa di via Oslavia sarà visitabile nei weekend a partire da venerdì 25 giugno (prenotazione obbligatoria su www.maxxi.art).
Il progetto è prodotto e realizzato dal MAXXI in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il contributo di Banca d’Italia e degli sponsor Laura Biagiotti, Mastercard e Cassina.
"Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno è un progetto straordinario, come straordinaria è la collaborazione virtuosa tra diverse istituzioni pubbliche e partner privati che lo hanno reso possibile" ha dichiarato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI. “È un progetto totale, come totale era l’idea di arte del grande maestro futurista. L’appartamento di Balla nel cuore del quartiere Della Vittoria a Roma, che per la prima volta apre al pubblico, esalta il suo universo caleidoscopico e sperimentale. Una visione dell’arte a 360 gradi sorprendentemente attuale e di grande ispirazione per le comunità creative di oggi. Lo scoprirete negli spazi di via Oslavia e lo ritroverete nelle visioni degli artisti contemporanei in mostra nella iconica Galleria 5 del MAXXI in dialogo con opere di Balla”.
Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI Arte e curatore del progetto, ha affermato: "Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno è una nuova importante tappa del grande lavoro del MAXXI, volto alla valorizzazione e alla rilettura del patrimonio storico artistico contemporaneo. La casa di Giacomo Balla, dopo trent’anni di chiusura, torna finalmente alla luce. La casa con le sue decorazioni, mobili, opere d’arte esprime in ogni sua forma la personalità dell’artista e rappresenta uno dei suoi più grandi capolavori. Attraverso la riapertura dell’abitazione del Maestro futurista recuperiamo una parte del nostro DNA, una delle maggiori storie dell’arte del Novecento che ha cambiato per sempre il modo di fare, concepire e vivere la pratica artistica. Questo evento eccezionale si completa con la mostra nella Galleria 5 del MAXXI dove artisti e creativi italiani e internazionali spalancano il nostro sguardo su una concezione dell’arte presente che è figlia della lezione di Balla e del futurismo, fatta di continue intersezioni tra linguaggi e tecniche espressive diverse, legame profondo con la vita quotidiana, sfida costante ai limiti delle tradizionali categorie espressive".
“Quella immaginata da Balla e dalle sue figlie è una modernità che oggi ci risulta molto familiare: parla di superamento delle barriere disciplinari, di contaminazioni e commistioni concettuali, di convivenza tra linguaggio astratto e figurativo” ha aggiunto Domitilla Dardi, curatrice del progetto. “E soprattutto di identificazione tra arte e vita: vivere senza soluzione di continuità la propria arte è quello che rende il loro un “progetto diffuso” che riguarda i quadri tanto quanto i piatti di ogni giorno, le sculture, gli arredi, ma anche i vestiti che indossavano diventando essi stessi opere d’arte semoventi. Non a caso i grandi progettisti degli anni ‘70 avevano trovato in questo approccio le loro radici e i contemporanei riescono con agilità a proseguirne la riflessione, oggi che quel futuro è divenuto il nostro presente”.
La casa futurista di via Oslavia è la casa dove Balla visse e lavorò dal 1929 fino alla morte. Si potrà visitare dal 25 giugno ogni fine settimana per oltre cinque mesi; le visite, preparate e condotte dall’Ufficio Educazione del MAXXI, saranno scaglionate su diverse fasce orarie e suddivise per gruppi di otto persone. La prenotazione è obbligatoria su www.maxxi.art.
Il maestro si trasferì nell’appartamento di via Oslavia a Roma con la moglie Elisa e le due figlie Luce ed Elica, anche loro pittrici, che l’hanno abitata e custodita fino agli anni Novanta. Grazie a un lungo e attento lavoro di ricognizione, studio e messa in sicurezza dei beni curato dal MAXXI e dalla Soprintendenza Speciale di Roma, è stato possibile allestire la casa e renderla accessibile al pubblico.
La mostra al MAXXI espone arazzi, disegni, bozzetti, mobili, arredi originariamente parte di Casa Balla, in dialogo con otto nuove produzioni di architetti, artisti e designer contemporanei internazionali. Opere inedite realizzate per l’occasione che riflettono sulle numerose suggestioni di Casa Balla come opera d’arte totale, facendo emergere l’attualità di pensiero del poliedrico artista, creando un collegamento spazio-temporale tra la casa degli anni Trenta e il museo del XXI secolo. A indagare le suggestioni di Casa Balla sono stati coinvolti Ila Bêka e Louise Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Jim Lambie, Emiliano Maggi, Leonardo Sonnoli, Space Popular, Cassina con Patricia Urquiola: le loro produzioni incontreranno alcuni importanti originali di Giacomo Balla, provenienti da collezioni private, tra cui quelle degli eredi di Giacomo Balla, e per la prima volta qui riuniti e accessibili al pubblico. Tra questi, la porta dello Studiolo rosso, disegni e studi per vestiti, come quello realizzato per Luce, provenienti dalla Fondazione Biagiotti Cigna e dalla Collezione Laura e Lavinia Biagiotti, che conservano un patrimonio di oltre trecento opere di Balla, il cui nucleo principale è costituito da lavori e studi sul design e sulla moda ed è il più importante insieme di arte applicata al mondo.
Per maggiori info: www.maxxi.art
Il MAXXI apre per la prima volta al pubblico la casa futurista di Giacomo Balla |