Apre un nuovo museo a Mantova. Dopo un lungo e accurato processo di consolidamento e restauro, sabato 7 dicembre 2024 segna una data importante per la città: il Palazzo del Podestà, simbolo della città e della sua storia comunale, riapre finalmente al pubblico. Situato tra Piazza Erbe e Piazza del Broletto, questo monumentale edificio medievale si collega a due altre strutture storiche, l’Arengario e il Palazzo del Massaro. Il restauro ha dato nuova vita a questi spazi, trasformandoli nel Museo Virgilio, un nuovo polo culturale che celebra Virgilio, il grande poeta mantovano, in un viaggio spazio-temporale attraverso le sue opere e la sua storia, il cui design e storytelling è stato curato dalla Scuola Holden..
Palazzo del Podestà, fondato nel 1227, è stato per settecento anni il centro della vita amministrativa e politica di Mantova, nonché Palazzo di Giustizia (fino al 1873) e carcere (fino al 1911). La sua storia plurisecolare è visibile nelle stratificazioni architettoniche, che raccontano le trasformazioni della città. Costruito nel XIII secolo, venne rinnovato nel 1462 dopo i lavori che seguirono il devastante incendio del 1413. Un evento tragico, il sisma del 2012, ha reso poi necessario un intervento di consolidamento e ristrutturazione. Questo evento, però, ha portato con sé una straordinaria scoperta: affreschi medievali rimasti nascosti per secoli, che oggi arricchiscono l’esperienza di visita del museo.
“Riconoscere, rendere vitali le basi storiche e il sentimento su cui si è formata la ‘civiltà mantovana’ è un tema sul quale il Comune di Mantova sta lavorando molto”, ricorda il sindaco Mattia Palazzi. “Connettiamo esperienze, intelligenze. Costruiamo alleanze, nazionali e internazionali. E lo faremo anche tornando a ragionare di Virgilio, perché è un dovere farlo, da mantovani, e perché ritroviamo oggi, in questo tempo, valori e messaggi universali sui quali ancora si gioca parte del futuro di questa terra”.
“Oggi i musei sono spazi di dialogo critico sul passato ma proiettati al futuro”, spiega Veronica Ghizzi, direttrice dei Musei Civici di Mantova. “Sono luoghi per la salvaguardia dei ricordi, per le generazioni future, ma anche il posto dove prendere atto delle sfide del presente. I musei sono fatti così: possono essere musei di tutti solo se promuovono la conoscenza, il pensiero critico, la partecipazione e il benessere della comunità”.
Uno dei tesori più affascinanti emersi durante i lavori di restauro è il Ciclo dei Mesi, un ciclo pittorico di eccezionale valore artistico situato nella Masseria superiore e rinvenuto proprio nel 2012. Le immagini rappresentano i mesi dell’anno attraverso scene di lavoro e riferimenti astrologici, creando un ponte tra l’armonia del tempo naturale e la vita umana. Questo codice illustrato, dall’alto valore didascalico, offre un’esperienza visiva capace di catturare tanto gli esperti quanto i visitatori occasionali.
Accanto al Ciclo dei Mesi, le pareti della Masseria superiore ospitano affreschi che raffigurano scene tratte da racconti cavallereschi e mitologici, tra cui armigeri in battaglia e centauri. Un enigmatico soldato con gambe di capride potrebbe rappresentare, secondo l’ipotesi di Veronica Ghizzi, direttrice del museo, una variante dell’iconografia del re Artù, simbolo di imprese folli e disordinate, in netto contrasto con l’armonia celebrata nel Ciclo dei Mesi.
Il tema della natura, centrale nel Ciclo dei Mesi, si ricollega direttamente alle Georgiche di Virgilio, dove il poeta celebra il lavoro agricolo come strumento di pace e ordine cosmico. La visione di Virgilio, che contrappone l’armonia del tempo celeste al caos dei conflitti umani, trova una perfetta rappresentazione nella cosmologia medievale riproposta dagli affreschi. Il percorso del museo consente anche di vedere gli affreschi araldici del 1473 e, nell’Arengario, un fregio alto circa un metro, steso su intonaco bianco, con insegne dell’epoca di Federico II Gonzaga.
Il Museo Virgilio non si limita però agli affreschi: i visitatori possono ammirare una serie di opere d’arte e reperti legati al poeta. Tra questi spiccano il Virgilio in Cattedra, una scultura policroma del XIII secolo, e il Trono di Virgilio, un manufatto del II secolo a.C. Di grande interesse sono anche le monete gonzaghesche con l’effige del poeta, un frammento di affresco del 1540 che raffigura il suo volto, il busto di Virgilio della prima metà del Cinquecento e volumi antichi delle sue opere. Ogni pezzo esposto contribuisce a raccontare il legame indissolubile tra Virgilio e Mantova, una connessione che il museo vuole rendere tangibile e accessibile a tutti.
Il Museo Virgilio non si accontenta di essere un luogo fisico. Grazie a un’app dedicata, i visitatori possono accedere a contenuti multimediali che arricchiscono l’esperienza di visita. Ogni sala, opera o reperto è corredato da QR Code che svelano approfondimenti, curiosità e dettagli nascosti.
L’app offre anche il percorso interattivo “My Virgilio”, che permette di scoprire quale lato del poeta rispecchia di più il proprio interesse: il Virgilio Nascosto, riflessivo, che sceglie di vivere in disparte per trovare pace; il Virgilio Maestro, studioso, che scrive e sperimenta e inconsapevolmente prepara la propria immortalità, diventando guida e vate per chi viene dopo di lui; il Virgilio Epico, che decide di votarsi a uno scopo più grande, diventa voce della Storia e dello Stato, con il sogno di fare del pubblico una comunità; e il Virgilio Umano, che sa guardare dentro gli esseri umani e che nobilita le passioni, i turbamenti, le fragilità, gli ideali. Inoltre, la sezione “Virgilio Glocal” propone una mappa dei luoghi virgiliani, spaziando dai siti di Mantova ai monumenti internazionali legati al mito del poeta, anche utilizzando come filtro il profilo che si è scelto durante il percorso: Luoghi d’infanzia e Dimore (Virgilio Nascosto); Opere e Reperti a Mantova (Virgilio Maestro); Musei e Palazzi che raccontano il mito di Virgilio e la Rotta di Enea (Virgilio Epico); Piazze, Statue e Monumenti (Virgilio Umano).
Promosso dal Comune di Mantova con il supporto del Comitato Virgilio, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Regione Lombardia e Gruppo Tea, il Museo Virgilio è pensato come uno spazio in continua crescita. L’obiettivo non è solo inaugurarlo, ma mantenerlo vivo con nuovi contenuti e iniziative.
La riapertura del Palazzo del Podestà e la nascita del Museo Virgilio rappresentano un traguardo significativo per Mantova, che non solo celebra il suo passato, ma guarda al futuro con uno spazio che unisce tradizione e innovazione.
Dopo l’inaugurazione, il museo aprirà tutti i giorni, il lunedì dalle 9 alle 18:30, il martedì e il mercoledì dalle 9 alle 15:30, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 9 alle 18:30. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 (per over 65, gruppi 15-25 persone, accompagnatori di diversamente abili, residenti a Mantova o Borgo Virgilio, possessori di tessere TCI, FAI, biglietto del Parcomuseo Virgilio), ridotto per studenti 12-18 anni 3 euro, gratis per bambini fino agli 11 anni. Per informazioni: www.museovirgilio.it