Un museo e una giovane azienda del territorio assieme per un progetto dalla doppia finalità: portare al pubblico un prodotto tessile di qualità italiana artigianale, e sostenere il museo. Succede a Mantova, dove Palazzo d’Arco e l’azienda About Socks srl hanno dato il via ieri al progetto L’Arte InCalza: di recente, nelle vaste raccolte del museo sono state rinvenute alcune calze ottocentesche, appartenute al ricchissimo guardaroba dei conti d’Arco, che hanno abitato l’edificio fino agli anni Sessanta del secolo scorso, quando l’ultima esponente della famiglia, Giovanna dei conti d’Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno, costituì la Fondazione d’Arco e dispose che la dimora avrebbe dovuto aprire le porte al pubblico dopo la sua scomparsa. About Socks ha dunque realizzato alcune calze, da uomo e da donna, ispirate agli storici indumenti indossati dai nobili.
Le calze sono state disegnate dal giovanissimo designer Elia Crippa, classe 1997, laureatosi in Fashion Design al Politecnico di Milano dove si è specializzato in Design della Maglieria, e che collabora con About Socks dal 2020, all’interno del progetto H! Marketing Designer Academy della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Crippa, risultato vincitore di un concorso interno della Academy di About, ovvero il gruppo di designer emergenti che l’azienda sta seguendo nella crescita professionale, ha tradotto in un design contemporaneo le trame classiche delle calze dei conti d’Arco, con l’obiettivo di donare una nuova freschezza a quelle fantasie dimenticate, giocando con i colori e i motivi, e senza ovviamente trascurare la comodità e l’indossabilità. Le calze, realizzate sul territorio con un filato al 100% italiano, di cotone raccolto a mano e coltivato senza pesticidi o composti chimici per far sì che non rilasci sostanze nocive sulla pelle, si presentano in quattro diverse tipologie, tutte con polsino a nido d’ape per non comprimere la gamba durante la giornata, e rimaglio eseguito a mano, così come le cuciture. Sono adesso in vendita presso il bookshop di Palazzo d’Arco, al costo di 15 euro il paio.
“L’attività di un museo”, ha dichiarato Livio Giulio Volpi Ghirardini, presidente della Fondazione d’Arco, “è volta non solo a conservare un’eredità, ma è volta anche verso il futuro. E il futuro è quest’idea, che è stata accolta: About Socks, anche per motivi di età, costruisce il futuro. Per molti il museo è una cosa chiusa, magari con poca aria all’interno, con l’idea di muffa e di polvere. Noi siamo esattamente l’opposto: Palazzo d’Arco è aperto all’esterno, è aperto alle iniziative, e il proprio patrimonio è a disposizione di tutti”.
“Oggi condividiamo un bellissimo progetto nato grazie alla scoperta fatta da Palazzo d’Arco: una collezione di abiti dei conti, tra cui figuravano anche calze, oggi esposte in una teca”, spiega Stefano Alberini, socio fondatore di About Socks. “Da questa scoperta è partita una serie di idee, di confronti, di pensieri che si sono messi a fattore comune, condivisi con noi, come azienda artigianale di calze, e con vari giovani designer, tra cui Elia Crippa. Ci siamo interrogati su come rendere la bellezza attuale (questa la domanda base da cui siamo partiti, perché c’era davvero tanta bellezza in queste collezioni) e su come riportarla alla vita, nel mondo contemporaneo. Da qui è partito un concorso attraverso la nostra Academy, un gruppo di giovani designer emergenti che vengono da tutta Italia, a cui abbiamo sottoposto questa domanda: come potremmo fare per rendere attuali queste calze nel rispetto dell’opera d’arte ma anche nel rispetto dei canoni di moda attuali? A questa domanda hanno risposto in tanti ed Elia è il designer che è riuscito a spiccare più degli altri. Da parte nostra c’è stato invece l’essere rigorosi nella produzione e nella scelta dei filati. L’unione dell’idea della riscoperta di Palazzo d’Arco, le idee di Elia, e il rigore nella produzione artigianale italiana a mano hanno creato queste quattro calze, prodotti che normalmente sul mercato non sono reperibili, e che secondo me sono molto di più: sono opere d’arte”.
“Le calze realizzate nell’ambito di questo progetto”, Marco Frignani, ingegnere responsabile della produzione di About Socks, "si distinguono intanto per la sostenibilità del prodotto, dal momento che il cotone proviene da coltivazioni biologiche del territorio, e per l’attenzione a come queste tematiche si vanno a coniugare con la modernità: i quattro modelli prodotti per Palazzo d’Arco si apprezzano infatti per la precisione della tessitura, fatta su macchine circolari di ultima generazione, per la finezza dei dettagli, per il lavoro artigianale, per l’attenzione alla materia prima e soprattutto per la realizzazione di una calza ispirata dalla tradizione ma aggiornata agli standard odierni, e quindi realizzata con le migliori tecnologie legate al mondo della maglieria”.
“Queste calze”, sottolinea Elia Crippa, “nascono dall’armadio degli accessori dei conti, ma anche da Palazzo in sé: mi sono innamorato della diversità delle sue stanze, dalle sue decorazioni, delle opere contenute in questo luogo magico. La cosa più bella di questo progetto è il fatto che sia così radicato nel territorio: siamo abituati a comperare vestiti che vengono da chissà dove, che magari vengono disegnati in un continente, tagliati in un altro e cuciti in un altro ancora. Il fatto che possiamo conoscere i singoli volti di tutti coloro che sono dietro a questo progetto è molto prezioso. Inoltre, l’idea del progetto è che chiunque visiti Palazzo d’Arco possa portare a casa un pezzo dell’anima di questo museo: in particolare, nasce da un evento, Chiacchiere da salotto e cioccolata, che mi ha ispirato a creare modelli che vogliono essere accessori da conversazione, accenti visivi che, sbucando da sotto l’orlo di una gonna o di un pantalone, possano suggerire qualcosa di chi li indossa”.
Per avere maggiori informazioni o per acquisti a distanza è possibile contattare Palazzo d’Arco (www.museodarcomantova.it, telefono 0376 322 242) oppure About Socks (www.aboutsocks.it, info@aboutsocks.it).