Un Louvre “ripensato, restaurato e ingrandito per diventare epicentro della storia dell’arte della Francia e del mondo”: questa, nelle parole del presidente francese Emmanuel Macron, l’ambizione del progetto Nouvelle Renaissance che, entro il 2031, trasformerà il Louvre per renderlo pronto ad affrontare le sfide del futuro, su tutte l’aumento della pressione dei visitatori, ma anche temi come il cambiamento climatico e la sicurezza digitale. Il presidente della repubblica francese si è recato oggi in visita al Louvre e ha tenuto il suo intervento nella Salle des États, proprio davanti alla Gioconda.
Si tratterà, ha spiegato, di un progetto “realistico”, che verrà finanziato dal museo con risorse proprie, derivanti dalla bigliettazione, dalle vendite, dalle donazioni dei mecenati, dalla licenza del Louvre Abu Dhabi: il rinnovamento, ha spiegato Macron, non graverà sulle tasche dei francesi. In cosa si sostanzierà il progetto? Ci sarà, intanto, la creazione di un nuovo ingresso al livello del colonnato di Perrault, per il quale sarà necessario un accordo con il Comune di Parigi (Macron ha già fatto sapere che la collaborazione col municipio sarà piena e completa): la Piramide, come ha ricordato Macron, era stata pensata per 4 milioni di visitatori, oggi sono arrivati a 9, e si pone dunque necessario un ripensamento. “Nove milioni di visitatori sono ovviamente un tesoro”, ha detto Macron, “ma le condizioni di circolazione, accesso e sicurezza non ci consentono oggi di visitare la struttura nel migliore dei modi”. E le presenze rendono difficili anche le condizioni di lavoro dei dipendenti del museo. La nuova entrata, ha aggiunto Macron, consentirà anche la riqualificazione di Rue de l’amiral de Coligny e permetterà la rivitalizzazione di questa arteria costeggiata da monumenti importanti. “Questo progetto di un nuovo grande ingresso, il colonnato Perrault”, ha detto il presidente, “non è solo pensare un nuovo accesso, ma è anche ripensare e proseguire il progetto voluto da André Malraux e che è rimasto incompiuto. Significa riaprire il Louvre verso la Senna, verso l’Île de la Cité, significa permetterci di ripensare questo asse che è Coligny, significa di fatto restituire il Louvre ai parigini e permetterci di continuare progressivamente questo lavoro attorno all’Île de la Cité e fino alla Concorde, progetto realizzato parallelamente”. Per realizzare il progetto, verrà lanciato a fine 2025 un concorso internazionale di architettura, ha annunciato Macron, in vista della riorganizzazione che, come anticipato, si pone l’obiettivo di un completamento entro il 2031.
Ancora, ci sarà una riorganizzazione delle collezioni: in particolare verranno aperte nuove sale sotto la Cour carré, che consentiranno anche l’allestimento di una nuova sala dedicata alla Gioconda: il capolavoro di Leonardo da Vinci, in particolare, avrà anche un accesso autonomo, dunque separato rispetto al resto del museo, e per il quale sarà necessario un biglietto apposito. E, a proposito di biglietti, i cittadini provenienti da paesi extra-UE pagheranno un biglietto più caro. La diversa tariffazione, ha fatto sapere Macron, si applicherà anche ad altri musei e monumenti francesi ed entrerà in vigore già da gennaio 2026.
Il Louvre, ha detto Macron “è un libro col quale impariamo a leggere”: il presidente francese ha definito il museo “parte della storia nazionale ma anche parte del messaggio che la Francia vuole trasmettere al mondo”. Di qui, dunque, l’importanza dell’operazione.
Gli annunci di Macron giungono all’indomani dell’allarme lanciato dalla direttrice del Louvre, Laurence des Cars, che in una nota confidenziale del 13 gennaio, inviata alla ministra della cultura Rachida Dati, sottolineava tutte le difficoltà del museo, la cui struttura dev’essere totalmente ripensata per far fronte ai massicci afflussi di visitatori. Il futuro del museo, dunque, è tutto da costruire.
Macron al Louvre: “Per la Gioconda una sala nuova con accesso autonomo” |