Un museo che fa viaggiare nel tempo, unico in Italia. A Mestre apre M9, il primo museo multimediale italiano


A Mestre ha aperto M9, il primo museo multimediale italiano. Un museo su tre piani che fa compiere al pubblico un viaggio nel Novecento.

In Italia c’è un museo che fa viaggiare nel tempo e che riporta i visitatori nel pieno del Novecento. Si tratta di M9, il primo museo multimediale italiano, inaugurato a Mestre lo scorso sabato 1° dicembre 2018, nell’antico Chiostro di Santa Maria delle Grazie, in via Poerio 24. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dell’Assessore al territorio, cultura e sicurezza della Regione del Veneto Cristiano Corazzari, del Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura Carlos Alberto De Pinho Moreira Azevedo, del Presidente della Fondazione di Venezia Giampietro Brunello, dell’Amministratore Delegato di Polymnia Venezia Valerio Zingarelli e del Direttore del Museo M9, Marco Biscione.

M9 è il primo museo di Mestre nonchè, come detto, il primo museo esclusivamente multimediale d’Italia. Il museo, infatti, ospita materiale digitale che comprende 60 installazioni multimediali interattive, 6 mila foto, 820 video per circa 10 ore di filmati video montati, 500 record di materiale iconografico (manifesti, periodici, quotidiani e materiale grigio) e 400 file audio suddivisi in 8 sezioni tematiche sulla storia del Novecento (Demografia e strutture sociali; Consumi, costumi e stili di vita; Scienza, tecnologia e innovazione; Economia, lavoro, produzione e benessere; Paesaggi e insediamenti urbani; Lo Stato, le istituzioni, la politica; Educazione, formazione e informazione; Cosa ci fa sentire italiani) che si sviluppano su due dei tre piani dell’edificio e che si apriranno al pubblico secondo modalità di visita adatte agli interessi dei singoli visitatori. Il terzo piano verrà utilizzato per le mostre temporanee. L’esposizione permanente occupa 2.610 metri quadri di superficie, mentre i 1.400 del terzo piano saranno, come detto, riservati alle rassegne temporanee. Per mettere a punto il percorso di M9 è stato necessario il lavoro di 47 curatori tra storici, sociologi, architetti e scrittori, mentre cinque diversi studi di multimedia e interaction design hanno progettato le installazioni.

Il museo permetterà al visitatore d’immergersi in un’esperienza multimediale per “percorrere il passato, comprendere il presente e immaginare il futuro”, come recita la presentazione. Il pubblico si troverà quindi in una piazza affollata per ascoltare grandi oratori, si sentirà schiacciato dal peso delle due guerre mondiali, conoscerà la durezza del lavoro delle fabbriche sperimentando i ritmi delle catene di montaggio, entrerà nelle abitazioni di genitori, nonni e bisnonni rivivendo le esperienze quotidiane dei decenni passati, ritroverà tutti i dialetti d’Italia e molto altro ancora. M9 vuole essere il luogo “dove gli italiani e tutti quelli che sono interessati all’Italia possono incontrarsi, scoprire le proprie origini e gli sviluppi delle cose che ci circondano, confrontandosi su come proiettarle verso il futuro”. Per questo, M9 sarà anche un organismo vivo, che sarà rinnovato ogni anno, aperto alle sollecitazioni dei cambiamenti culturali, tecnologici, sociali e politici, con grande attenzione ai mutamenti che s’aprono al futuro.

Il progetto del museo è stato affidato allo studio Sauerbruch-Hutton di Berlino, vincitore di un concorso bandito dalla Fondazione di Venezia nel 2010. Il complesso comprende sette grandi edifici nel pieno centro di Mestre, tre dei quali costruiti per l’occasione, incluso un auditorium da 200 posti dotati di visori per la realtà aumentata. M9 ha puntato anche su un’architettura particolarmente riconoscibile, con le facciate interamente ricoperte da 20.000 elementi in ceramica policroma di tredici colori diversi, tutti in accordo cromatico con il contesto urbano. Grande attenzione anche all’energia rinnovabile: il complesso si avvale di 276 pannelli fotovoltaici che garantiscono 86.000 kWh di energia solare annua media, e di 65 sonde geotermiche a 110 metri di profondità che garantiscono il 100% del riscaldamento del museo e il 40% del rinfrescamento. Tutto questo grazie ad un investimento pari a 110 milioni di euro finanziati dalla Fondazione Venezia e in seguito a 950 mila ore di lavoro.

È possibile visitare il sito ufficiale di M9 cliccando qui. Di seguito, una selezione di immagini del nuovo museo.

Interni del nuovo museo M9 di Mestre



Interni del nuovo museo M9 di Mestre



Interni del nuovo museo M9 di Mestre



Interni del nuovo museo M9 di Mestre



Interni del nuovo museo M9 di Mestre



Interni del nuovo museo M9 di Mestre

Un museo che fa viaggiare nel tempo, unico in Italia. A Mestre apre M9, il primo museo multimediale italiano
Un museo che fa viaggiare nel tempo, unico in Italia. A Mestre apre M9, il primo museo multimediale italiano


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