Nello stesso giorno a cinque anni di distanza dalla sua inaugurazione avvenuta il 1° dicembre 2018, a Mestre, M9 – Museo del ’900 intende presentarsi rinnovato per seguire l’evolvere del tempo e della società. Un primo milestone importante per volgere lo sguardo al percorso del Museo e proiettarlo al futuro e al suo sviluppo che prosegue con l’integrazione continua di nuove angolature, voci e prospettive al suo racconto. La ricorrenza ha infatti costituito l’occasione per presentare, assieme alle istituzioni locali e nazionali, i nuovi progetti nell’offerta museale e nell’area didattica: l’inaugurazione di M9 Orizzonti, nuovo spazio espositivo al primo piano, e il rinnovato spazio di M9Edu con l’esposizione per le scuole La Frontiera Adriatica.
M9 orizzonti, il nuovo spazio espositivo immersivo al primo piano (ingresso incluso con il biglietto dell’esposizione permanente e con quello cumulativo), è una sala di 400 metri quadrati, dotata di un evoluto sistema di proiezioni, che integrerà il racconto dell’esposizione permanente con un approfondimento sui grandi temi del presente. Il primo allestimento ospitato è Infoxication. Accecati dai dati, prodotto dallo studio Domestic Data Streamers di Barcellona e rimodulata specificatamente per M9. Questa esperienza multimediale affronta il tema dell’infossicazione, ovvero l’intossicazione da eccesso di dati e l’impatto che le continue notifiche di email e messaggi da leggere producono sulla nostra capacità di attenzione, sull’ansia generata dalle infinite quantità di finestre aperte contemporaneamente sui nostri schermi. Le superfici di proiezione della sala si riempiranno dunque con l’immensità dell’informazione digitale che viene creata ogni secondo a livello mondiale. La progettazione architettonica e della visitor experience di M9 Orizzonti è stata curata da Studio Visuale con la collaborazione di Salotto Buono. Studio Visuale, agenzia di comunicazione digitale specializzata nella progettazione grafica e multimediale, ha firmato anche il video immersivo Novecento. Il migliore, il peggiore dei secoli. Sempre fruibile in M9 Orizzonti, è un viaggio temporale a ritroso dentro il travolgente processo di espansione economica e sociale del ventesimo secolo. Partendo dalla condizione presente, il video fornisce una chiave di lettura per inquadrare tanto le conquiste e i traguardi quanto le contraddizioni e i limiti del Novecento, il secolo a cui M9 ha dedicato la collezione permanente. Riconnettendo passato e futuro, Italia e Mondo, il viaggio si conclude con le nuove sfide globali, dalla transizione energetica a una nuova relazione con l’ambiente. La realizzazione della sala M9 Orizzonti, eseguita da Murer Cantieri Audiovisivi, è stata possibile anche grazie a un contributo della Regione del Veneto pari a 125 mila euro. M9 District S.r.l. ha infatti risposto al PR FESR Veneto 2021-2027, dedicato al consolidamento delle imprese culturali, creative e dell’audiovisivo, proponendo un progetto pioneristico, arrivato al secondo posto su oltre trecento domande, grazie alla coerenza con gli obiettivi di transizione ecologica e digitale in ambito culturale.
Nel corso della conferenza è stato inoltre inaugurato il rinnovato spazio di M9Edu con la mostra temporanea La Frontiera Adriatica: laboratorio di contemporaneità, prodotta in collaborazione con il Gruppo di lavoro del Ministero dell’Istruzione e del Merito – Associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e il sostegno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati.
La mostra, sviluppata da un Comitato Scientifico selezionato dal Ministero e composto dai professori Giovanni Cerchia, Gianni Oliva, Giuseppe Parlato, Raoul Pupo, Davide Rossi e Andrea Ungari, è dedicata alle scuole secondarie di I e II grado e affronta la storia della Frontiera adriatica ripercorrendo gli avvenimenti che hanno reso l’area giuliano-dalmata uno dei principali teatri della storia italiana nel corso del Ventesimo secolo, collegata a quella dei popoli vicini. Alla mostra si legheranno laboratori e attività didattiche con l’obiettivo non solo di facilitare la conoscenza di una storia a lungo dimenticata, ma anche di favorire percorsi di riconciliazione tra i popoli nella prospettiva della comune cittadinanza europea.
L’inaugurazione della mostra ha rappresentato l’occasione per la firma dell’Accordo tra M9 e Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, finalizzato alla promozione di sinergie ad ampio respiro che vanno dalla realizzazione di un’installazione multimediale all’interno dell’esposizione permanente, all’elaborazione di percorsi didattici e di eventi di sensibilizzazione sul tema del confine orientale.
Oltre alla conferenza, le iniziative in occasione del quinto compleanno di M9 – Museo del ’900 continueranno nel fine settimana: nei giorni di sabato e domenica, infatti, il museo offrirà al pubblico visite guidate alle esposizioni permanente e temporanea e le proiezioni di due film: Homo Urbanus Venetianus di Ila Bêka e Louise Lemoine (sabato alle 18, registi presenti in sala), Lagunaria di Giovanni Pellegrini (domenica alle 18, assieme al regista), parte del programma pubblico di AcquaGranda, promosso da DVRI ed M9, in collaborazione con CinemAmbiente e GinkoFilm.
Dichiarazioni
“Abbiamo voluto presentare questi due progetti nel giorno del quinto anniversario dall’apertura di M9 per il significato che rivestono nel percorso di crescita del Museo”, ha dichiarato Michele Bugliesi, Presidente della Fondazione di Venezia. “Con il nuovo spazio espositivo M9 Orizzonti, e i nuovi contenuti di M9Edu si consolida ulteriormente l’evoluzione del racconto di M9, che si qualifica sempre più per la sua capacità di intercettare i temi rilevanti per il presente e per le nuove generazioni”, ha aggiunto. “Il mio saluto e i miei più sentiti ringraziamenti a Luca Molinari per tutto il prezioso lavoro svolto, figlio della competenza e della passione che ha sempre dimostrato in questi tre anni”.
“L’appuntamento di oggi segna l’approdo a una nuova stagione per il Museo, che apre a nuovi orizzonti di racconto: M9 Orizzonti sarà lo spazio per raccontare quello che succede oggi, incontrare le sensibilità emergenti sulle sfide e le urgenze del nostro tempo”, ha commentato Luca Molinari, Direttore Scientifico di M9 - Museo del ’900. “Dal primo giorno in cui sono arrivato abbiamo lavorato lungo un doppio binario di sviluppo, agendo all’interno del Museo, con il rinnovamento dell’esposizione permanente e l’organizzazione delle mostre temporanee, e al suo esterno, creando nuove sinergie e collaborazioni con soggetti locali e nazionali: mi piace pensare di lasciare un Museo autorevole, accogliente per il territorio e le sue comunità, che potranno trovare in M9 una casa aperta, solida nelle sue fondamenta e, allo stesso tempo, da continuare a costruire e abitare assieme”.
“M9 - Museo del ’900 è il naturale contesto in cui ambientare un percorso esperienziale e conoscitivo relativo al tema della Frontiera Adriatica e consente di contestualizzare in un ambito di ampio respiro, quanto accaduto”, ha affermato Caterina Spezzano, Dirigente Tecnico, Dipartimento Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. “La Venezia Giulia e la Dalmazia, terre di frontiera e di incontro tra popoli e culture diverse, sono state oggetto di eventi drammatici che riguardano la storia d’Italia. La Mostra offre la possibilità di rendere viva la memoria degli italiani che hanno vissuto l’Esodo, l’estirpazione dal suolo natio e la diaspora in vari territori attraverso i ricordi e le emozioni ad esse collegate e allo stesso tempo fornisce gli strumenti per leggere la complessità di una Frontiera la cui storia è paradigmatica di tante altre storie tormentate d’Europa”.
“Esprimo la più viva soddisfazione che il dramma del confine orientale, e delle genti istriane fiumane e dalmate, stia diventando patrimonio storico dell’intera nazione italiana”, ha dichiarato Renzo Codarin, Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). “L’utilizzo di un nuovo e moderno sistema di divulgazione e conoscenza rappresentato da M9 – Museo del ’900 è un risultato importantissimo”.
“Credo che M9 con queste sue iniziative sia sempre più un vero laboratorio di contemporaneità, come vediamo non solo nell’interessantissimo progetto Frontiera Adriatica, la cui valenza non sfugge, ma in tutte le nuove proposte di questo Museo capace di declinare in chiave moderna la sua antica vocazione, l’essere casa delle Muse, le Muse nostre contemporanee, figlie della Memoria ma protagoniste del presente e costruttrici del domani, il luogo dove si sviluppa un progetto culturale con forte valenza didattica e divulgativa, spazio di studio e di ricerca, una struttura all’avanguardia, capace di essere porta aperta sul territorio e sulla sua storia contemporanea, contraddizioni e limiti compresi, punto di partenza per la visita di quel museo diffuso che caratterizza il policentrismo veneto e che non parla solo del passato quanto, con le sue imprese, le sue università e le sue Istituzioni, narra di quel presente che ogni giorno si fa futuro”, ha affermato Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto.
“L’M9 è custode della contemporaneità, della storia del Novecento non solo di Mestre, ma del nostro Paese”, ha concluso Giorgia Pea, Consigliera delegata alla Cultura: attività teatrali e cinema. “Nel corso di questi cinque anni, che oggi celebriamo con la presentazione dei nuovi spazi e della mostra, il museo ha saputo proporre un format innovativo che ha nella cultura multimediale e nella tecnologia i pilastri di un percorso che si affaccia all’attualità della nostra società guardando al futuro, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni. Una visione che guida l’azione dell’Amministrazione comunale, volta a incrementare lo scenario strategico dei luoghi della cultura con lo sviluppo del distretto culturale, artistico e creativo nel cuore di Mestre per allargare l’offerta rivolta ai cittadini di tutta l’area metropolitana”.
Il museo M9 di Mestre festeggia i suoi cinque anni con un nuovo spazio espositivo |