Lia Rumma dona a Capodimonte oltre settanta opere della sua collezione, con un focus sull'Arte Povera


Importante donazione per il Museo e Real Bosco di Capodimonte: Lia Rumma dona oltre settanta opere di artisti italiani con un focus sull’Arte Povera.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte si arricchisce di un’importante donazione. La collezionista Lia Rumma ha infatti donato al museo una selezione di oltre settanta opere di artisti italiani, dagli anni Sessanta, con un focus sull’Arte Povera.

La raccolta sarà esposta nella Palazzina dei Principi, l’edificio nel Real Bosco di Capodimonte fondato dai Carmignano marchesi di Acquaviva prima del Palazzo reale, situato davanti alla facciata principale della Reggia. La raccolta si aggiunge alla sezione contemporanea che comprende oggi oltre 175 opere. Il nuovo progetto di distribuzione funzionale e allestimento museale legato alla donazione è affidato all’architetto Ippolito Pestellini e al suo studio 2050+ con sede a Milano.

Tra gli artisti in collezione: Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Carlo Alfano, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Dadamaino, Gino De Dominicis, Giuseppe Desiato, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Paolo Icaro, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carmine Limatola, Pietro Lista, Francesco Matarrese, Mario Merz, Marisa Merz, Aldo Mondino, Ugo Mulas, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Pino Pascali, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Gianni Ruffi, Ettore Spalletti, Giulio Turcato, Gilberto Zorio.

Oltre settanta opere, tra dipinti, sculture, fotografie e lavori su carta, che documentano la produzione di una trentina di artisti italiani, la cui ricerca ha avuto un riscontro internazionale. Un focus è inoltre dedicato all’Arte Povera e di altri artisti riferiti alla stessa scena, la cui ricerca individuale si è sviluppata accanto ai movimenti radicali di quegli stessi anni. Le opere coprono un arco di tempo che va dal 1965 agli anni Duemila.

“Ci sono vite che si costruiscono come avventure, come lotte, come destini. Ci sono vite che sono fatte di passione e di sacrifici, vite consapevoli che non si vince senza intelligenza e visione. Tra questi eroici lottatori ci sono i collezionisti che hanno intuito l’arte del loro tempo, che hanno capito i profondi messaggi che l’arte introduce sempre nelle nostre vite e nel mondo che ci circonda. Sono questi collezionisti a scrivere la storia, per questo i musei, che sono la memoria della sensibilità e del genio umano, rappresentano la destinazione naturale delle loro raccolte”, ha dichiarato Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte. “Con il dono della collezione a Capodimonte Lia e Marcello Rumma entrano nella storia, ma, ancor più, fanno entrare la storia a Capodimonte, una storia di cui sono stati testimoni e attori quando alla fine degli anni Sessanta con l’Arte Povera, l’arte italiana è entrata radicalmente nella contemporaneità”.

Foto di Benestante

Lia Rumma dona a Capodimonte oltre settanta opere della sua collezione, con un focus sull'Arte Povera
Lia Rumma dona a Capodimonte oltre settanta opere della sua collezione, con un focus sull'Arte Povera


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