La Domus Mazziniana, incastonata nel cuore storico di Pisa, può essere considerata un monumento di straordinaria rilevanza storica e culturale. Erede della Casa Rosselli-Nathan, l’ultima dimora di Giuseppe Mazzini, dove il patriota rese l’ultimo respiro il 10 marzo 1872, la Domus Mazziniana incarna l’eredità spirituale e intellettuale di uno dei padri fondatori dell’Italia unita. La storia di questo istituto è un intreccio di eventi drammatici, ricostruzioni tenaci e un costante impegno nella diffusione del pensiero mazziniano, un’eredità che continua a plasmare il presente.
La Domus non è solo un museo: è infatti un centro di studi e ricerche, un luogo dove la memoria del Risorgimento si intreccia con le sfide del presente. L’istituzione si impegna a mantenere vivo il dialogo tra il passato e il futuro, promuovendo la conoscenza e la comprensione del pensiero mazziniano, un pensiero che ha plasmato l’identità nazionale e che continua a ispirare ideali di libertà, democrazia e giustizia sociale.
La Casa Rosselli-Nathan, proclamata Monumento Nazionale nel 1910, fu il luogo dove Mazzini visse le ultime settimane della sua vita. Dopo essere rientrato in Italia dall’esilio il 7 febbraio del 1872, col falso nome di Giorgio Brown, Mazzini venne ospitato dall’amico Pellegrino Rosselli e dalla moglie Sara Nathan nella loro casa: qui visse per circa un mese, fino a spegnersi, malato di polmonite, il 10 marzo del 1872. La Casa Rosselli-Nathan venne poi tragicamente rasa al suolo durante il bombardamento di Pisa del 31 agosto 1943. Un evento devastante che, tuttavia, non riuscì a cancellare la memoria di Mazzini e il significato di quel luogo. Dalle macerie di quella distruzione, con una tenacia che è essa stessa un omaggio agli ideali mazziniani, nacque la Domus Mazziniana, ufficialmente istituita con la Legge 1230 del 14 agosto 1952. La donazione della casa allo stato, dalla famiglia Rosselli, aveva lo scopo di trasformarla in un autentico santuario del patriottismo italiano, un luogo dove le future generazioni potessero trarre ispirazione dagli ideali mazziniani.
La ricostruzione della Domus, avvenuta nel dopoguerra, fu un atto di rinascita, un simbolo della volontà di preservare la memoria storica e di riaffermare i valori del Risorgimento. L’inaugurazione del nuovo edificio, nel 1952, alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, rappresentò un momento di grande significato, un segno di speranza e di fiducia nel futuro dell’Italia.
L’istituzione si pone come custode e promotrice del pensiero di Giuseppe Mazzini, dedicandosi allo studio e all’approfondimento della sua opera, alla diffusione dei suoi scritti e alla conservazione di documenti e cimeli legati alla sua vita. La sua rilevanza è stata riconosciuta a livello nazionale, con l’inserimento nella rete degli Istituti Storici di interesse nazionale nel 2002 e l’inclusione tra i “luoghi della memoria” legati a momenti fondamentali della storia italiana nel 2009, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La Domus Mazziniana non è solo un luogo di conservazione, ma un centro di ricerca e di produzione culturale. L’istituzione promuove studi e ricerche sul pensiero mazziniano, organizza convegni e seminari, pubblica riviste e monografie, contribuendo alla diffusione della conoscenza e alla comprensione del Risorgimento. La sua attività si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, dagli studiosi agli studenti, dai cittadini ai visitatori stranieri.
Il patrimonio della Domus Mazziniana è vasto e prezioso. L’archivio conserva autografi mazziniani e materiali di altri protagonisti del Risorgimento, come Giuseppe Dolfi, Vincenzo Brusco Onnis, Arcangelo Ghisleri, Oliviero Zuccarini e Giulio Andrea Belloni. Questi documenti offrono una testimonianza diretta delle dinamiche politiche e intellettuali dell’epoca, permettendo di ricostruire il contesto in cui Mazzini operò. Attualmente l’archivio della Domus Mazziniana è custodito e consultabile presso il Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore.
L’archivio non è solo un deposito di documenti, ma un laboratorio di ricerca, un luogo dove gli studiosi possono consultare fonti originali e ricostruire la storia del Risorgimento. La sua ricchezza e la sua varietà lo rendono un punto di riferimento per la ricerca storica, un patrimonio di inestimabile valore per la conoscenza del passato.
La biblioteca della Domus Mazziniana, con i suoi oltre 40.000 volumi, è un punto di riferimento per gli studiosi del Risorgimento e dell’Italia liberale. La collezione comprende testi che spaziano dalla prima metà del XIX secolo alla storiografia contemporanea, oltre a una ricca emeroteca con periodici rari e preziosi. Di particolare rilievo è la raccolta di riviste dell’Estrema Sinistra ottocentesca, frutto della donazione di Amedeo Piraino. La biblioteca offre anche un servizio di “Digital Document Delivery”, per consentire la consultazione a distanza dei suoi materiali.
La biblioteca non è solo un luogo di conservazione di libri e documenti, ma un centro di studio e di ricerca, un luogo dove gli studiosi possono trovare materiali rari e preziosi, consultare fonti originali e approfondire la conoscenza del Risorgimento. La sua ricchezza e la sua varietà la rendono un punto di riferimento per la ricerca storica, un patrimonio di inestimabile valore per la cultura italiana.
Il museo della Domus Mazziniana si configura come un itinerario narrativo che ripercorre la vita e l’opera di Mazzini. Attraverso documenti, oggetti personali, lettere e fotografie, il visitatore può immergersi nella storia del Risorgimento e comprendere la complessità della figura di Mazzini, uomo politico, letterato, critico d’arte e persino teorico della musica. L’obiettivo è quello di offrire una visione a 360 gradi di questo protagonista della storia italiana, con un intento didattico e divulgativo.
Il museo non è solo un luogo di esposizione, ma un centro di educazione e di divulgazione, un luogo dove i visitatori possono imparare la storia del Risorgimento e comprendere il pensiero di Mazzini. Le mostre temporanee, le attività didattiche e le visite guidate arricchiscono l’offerta culturale del museo, rendendolo un luogo di incontro e di scambio per la comunità.
La Domus Mazziniana non è solo un luogo di conservazione della memoria, ma anche un centro di produzione culturale. L’istituzione pubblica il “Bollettino della Domus Mazziniana”, una rivista semestrale che ospita articoli di carattere documentario e una bibliografia degli scritti mazziniani. Organizza inoltre conferenze, convegni, seminari e corsi di aggiornamento per docenti, contribuendo alla diffusione del pensiero mazziniano e alla formazione delle nuove generazioni. Un’attenzione particolare è rivolta alle scuole, con attività didattiche gratuite e personalizzabili, che permettono agli studenti di avvicinarsi alla storia del Risorgimento in modo coinvolgente e interattivo. La Domus Mazziniana dispone di una sala conferenze e di una sala seminari, disponibili gratuitamente per iniziative culturali.
L’istituzione non si limita a organizzare eventi, ma si impegna a creare una comunità di studiosi e di appassionati del Risorgimento. Le attività didattiche, le conferenze e i seminari offrono occasioni di incontro e di scambio, favorendo la diffusione della conoscenza e la condivisione di idee. La Domus Mazziniana è un luogo di dialogo e di confronto, un punto di riferimento per la cultura italiana.
La facciata dell’edificio, su via Massimo d’Azeglio, è un elemento distintivo, con le lettere in acciaio che compongono il testo integrale del Giuramento della Giovine Italia. All’interno, nell’ultima sala espositiva, è conservato l’unico manoscritto originale del giuramento presente in Italia, un simbolo tangibile dell’impegno di Mazzini per l’unità e la libertà del Paese. L’architettura stessa della Domus Mazziniana è un connubio di tradizione e modernità, un omaggio al passato e uno sguardo al futuro.
Oggi, con il suo ricco patrimonio documentale e il moderno percorso espositivo, la Domus Mazziniana mantiene vivo il ricordo di uno dei protagonisti più importanti del Risorgimento italiano e contribuisce alla diffusione dei valori democratici e repubblicani che Mazzini tanto promosse durante la sua vita.
L’importanza di questa istituzione non si limita al contesto italiano, ma assume una dimensione internazionale, poiché i principi di Mazzini hanno influenzato movimenti politici e culturali ben oltre i confini nazionali. La Domus Mazziniana continua a essere un luogo di studio, riflessione e ispirazione per chiunque voglia approfondire la storia del Risorgimento e i valori di libertà e giustizia che questo fondamentale momento storico ha incarnato.
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