A Ivrea apre un nuovo spazio per le mostre, in occasione di Ivrea Capitale italiana del Libro 2022: è Palazzo Giusiana, al centro di un’importante opera di rigenerazione urbana e restituzione alla comunità. Lo storico edificio, dopo essere stato a lungo sede del Tribunale, è stato dismesso e lasciato senza destinazione. Dopo essere entrato nelle disponibilità del Comune di Ivrea, oggi viene aperto a cittadini e visitatori.
A inaugurare il nuovo centro espositivo sono due mostre: Deus ex littera e Scrittori in prosa. La mostra Deus ex littera, a cura di Costanza Casali, esplora il confine tra arte contemporanea e letteratura attraverso le opere di Massimo Giannoni e Paolo Amico, artisti scelti per la peculiarità delle loro creazioni, strettamente connesse con il progetto di Ivrea Capitale italiana del libro 2022: Massimo Giannoni è noto per le sue meravigliose tele dedicate alle librerie e alle biblioteche, mentre Paolo Amico si distingue per la realizzazione di opere con una tecnica esecutiva unica che consiste nell’utilizzo di penne biro. In mostra inoltre alcune opere realizzate con la macchina da scrivere Lettera22 e un ritratto di Adriano Olivetti realizzato con una nuova tecnica “a timbro”, cioè con i timbri originali dell’Archivio Storico Olivetti.
Sempre Palazzo Giusiana ospita anche la mostra fotografica Scrittori in prosa di Mauro Raffini, a cura di Sandra Raffini, 47 scatti di autori e autrici contemporanei realizzati negli anni e collocata nella sala d’ingresso dedicata a Ivrea Capitale italiana del libro 2022, un vero e proprio portale d’accesso in cui approfondire la conoscenza del progetto della Capitale e il percorso del Manifesto per il futuro del libro. In mostra infine alcuni volumi del Fondo A della Biblioteca Olivetti, donata al Comune nel 1973 e ora esposti a quasi cinquant’anni di distanza.
“Sono molto orgogliosa che la città possa tornare a fruire dei saloni di Palazzo Giusiana, da tempo non utilizzati e chiusi”, dichiara l’assessore alla cultura, Costanza Casali, “a maggior ragione in quest’occasione, ove, grazie a Capitale Italiana del Libro, si è potuto organizzare una mostra che vede quali protagonisti due grandi artisti: il maestro Massimo Giannoni, affermato pittore di fama internazionale, con le sue meravigliose tele ad olio, e il talentuoso giovane Artista Paolo Amico, birorealista che ha utilizzato la penna biro, i timbri e la macchina per scrivere. Le opere esposte, per la grande parte realizzate appositamente per la mostra, hanno permesso di porre in risalto tutte le declinazioni della scrittura, dalla penna al pennello e al timbro, sino, per l’appunto, alla macchina per scrivere Lettera 22, simbolo olivettiano per eccellenza. La mostra, che ho curato personalmente, è stata progettata appositamente ripercorrendo i temi del dossier che ci hanno portato alla vittoria del titolo”.
A Ivrea apre un nuovo spazio per le mostre: è Palazzo Giusiana, ex sede del Tribunale |