La Tate Britain di Londra è chiusa al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria, ma nulla ha impedito alla sede museale di trasformare la sua facciata in versione... invernale. Autrice della luminosa installazione che ha reso la facciata un trionfo di luci al neon e di colori, remembering a brave new world, è l’artista Chila Kumari Singh Burman. Nell’opera si combinano la mitologia Hindu, l’immaginario di Bollywood, la storia coloniale e la memoria individuale e ha trasformato la figura di Britannia, simbolo dell’imperialismo britannico, nella dea Kali, divinità Hindu di liberazione e di potere. Le forme, le divinità e le parole illuminate sono legate da Lakshmibai, la regina di Jhansi: una guerriera della resistenza indiana contro il colonialismo britannico.
Chila Kumari Singh Burman è conosciuta in tutto il mondo per il suo femminismo radicale che esprime con incisioni, disegni, dipinti, installazioni e film. La sua eredità Punjabi e di Liverpool arricchisce la sua arte; combina stereotipi per creare nuove identità, oltre i limiti imposti alle donne dell’Asia meridionale nel contesto culturale britannico.
Remembering a brave new world è la quarta commissione invernale che la Tate Britain organizza, dopo quelle che hanno visto protagoniste Anne Hardy, Alan Kane e Monster Chetwynd.
L’installazione è stata realizzata in coincidenza con il Diwali, la festa delle luci, con cui si celebrano nuovi inizi, il trionfo del bene sul male, la luce sulle tenebre: l’opera s’ispira alle luminose lotte e alle vittorie del passato per dare speranza per un futuro radioso.
Ph.Credit Tate Britain
Neon e Bollywood style: la facciata della Tate Britain si trasforma per dare speranza |