Il nuovo direttore del Museo Novecento di Firenze, Sergio Risaliti, darà una svolta al museo organizzando una serie di mostre e di progettii temporanei e riorganizzando gli allestimenti delle collezioni per una migliore fruizione del patrimonio museale.
Il 21 aprile è stata inaugurata la mostra, ideata da Sergio Risaliti e curata da Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli (Muse), dal titolo “Il disegno dello scultore” che resterà aperta fino al 12 luglio 2018 e che si focalizza sul disegno, anche in rapporto con altre discipline artistiche o scienze. In mostra al primo piano del museo, la mostra espone opere grafiche firmate da Adolfo Wildt, Jacques Lipchitz, David Smith, Louise Bourgeois, Luciano Fabro, Rebecca Horn e Rachel Whiteread.
Sempre il 21 aprile è partito il progetto “Paradigma. Il Tavolo dell’architetto” che terminerà il 21 giugno 2018, a cura di Laura Andreini che vede protagonista il neo direttore del Padiglione italiano alla prossima Biennale di Architettura, Mario Cucinella.
Dal 21 aprile al 20 settembre 2018 apre “Di un sole dorato” a cura di Lorenzo Bruni e, nello stesso periodo, viene aperta al pubblico anche la rassegna video “Il corpo è un indumento sacro” ideata da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e curata da Paola Ugolini.
Infine dal 21 aprile al 21 giugno 2018 è in mostra il progetto The Wall, format espositivo originale ideato da Risaliti che per il suo debutto porta la firma di Marco Bazzini con la collaborazione di Isia Firenze ed è intitolato “Il Buio. Ai margini della visione”.
Gli allestimenti delle sale non saranno l’unico cambiamento del museo: è stata installata una cancellata esterna con la scritta “Museo” ed in dialogo con Piazza Santa Maria Novella ad opera dell’artista Paolo Parisi in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Quattro artisti fiorentini, Marco Bagnoli, Paolo Masi, Maurizio Nannucci e Remo Salvadori, con il progetto “Grafts”, propongono quattro opere che dialogano con l’architettura rinascimentale dell’ex Ospedale delle Leopoldine.
Risaliti specifica: “Il Museo a cui pensiamo è una realtà fluida, un laboratorio e una palestra; un’istituzione multitasking, che genera molteplici esperienze e pratiche, e predilige la dinamicità alla immobilità. È un luogo di narrazione e contemplazione, di formazione e scoperta. Senza mai tralasciare la ricerca e l’approfondimento, il Museo Novecento sarà luogo di meraviglia e scoperta per i bambini, i giovani, le famiglie. E quando possibile si sposterà con le sue collezioni e opere perfino nelle scuole e nelle case, negli ospedali e nei luoghi di detenzione, per ridurre la distanza tra l’arte e la vita”.
Il sindaco Dario Nardella, dal canto suo, ha sottolineato: “Il ’nuovo’ Museo Novecento sarà uno spazio ’giovane’ e originale nel panorama cittadino, che raccoglie la migliore eredità dei nostri collezionisti ma con lo sguardo rivolto al futuro. Nel 2017 il Museo Novecento è stato visitato da circa 45mila persone, l’obiettivo, con questa vasta operazione di rinnovamento, è di aumentare questa cifra del 20%".
Nell’immagine: il nuovo allestimento del Museo Novecento di Firenze
Il Museo Novecento di Firenze si rinnova |