Il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato (Alessandria), custode dell’opera di Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 1859 – La Loggia, 1933), ha da poco svelato un progetto di grande valore culturale e tecnologico: un nuovo catalogo digitale che raccoglie oltre 1.400 opere del celebre scultore italiano. Nativo di Casale Monferrato e protagonista della scena artistica europea a cavallo tra il XIX e il XX secolo, Bistolfi ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama scultoreo con una produzione che spazia dalle sculture monumentali a disegni, bozzetti e opere di vario tipo. La collezione del Museo Civico, che conserva numerosi suoi lavori grazie a donazioni di eredi e collezionisti privati, viene ora messa a disposizione del pubblico attraverso una piattaforma digitale innovativa.
Il progetto, intitolato Restituire un maestro, è stato realizzato grazie al supporto della società torinese Emblème, che si occupa della gestione, valorizzazione e digitalizzazione di collezioni e archivi d’arte. Emblème ha infatti curato la digitalizzazione di un ampio corpus di opere, composto non solo da sculture, ma anche da disegni, taccuini, dipinti, lettere, libri e documenti, consentendo una fruizione facilmente accessibile e fruibile dal pubblico attraverso la pagina web del Museo.
Il cuore di questa iniziativa è il Caveau Digitale, una piattaforma che raccoglie e organizza oltre 1.400 opere, tutte corredate da schede descrittive ricche di informazioni tecniche e storiche. Queste informazioni, unite a immagini ad alta definizione, compongono un catalogo liberamente accessibile da tutti (a questo indirizzo) per esplorare la produzione artistica di Bistolfi in modo dettagliato e dinamico. La digitalizzazione, infatti, non si limita alla semplice archiviazione delle opere: ogni oggetto è stato analizzato e catalogato, con il supporto di una campagna fotografica professionale che ha permesso di restituire immagini nitide e di qualità delle sculture e dei documenti.
In particolare, la piattaforma consente di esplorare il percorso creativo di Bistolfi attraverso sei percorsi legati ad altrettante opere fondamentali dell’artista: la Facciata del Teatro Nazionale dell’Opera del Messico, la Cappella Hierschel de Minerbi, il Monumento a Giovanni Segantini di Sankt Moritz, il Monumento a Giuseppe Garibaldi di Sanremo, il Monumento a Giosuè Carducci e la Croce Brayda. Ogni percorso è arricchito da un’analisi dettagliata, che racconta il processo creativo dell’artista, dalle fasi preliminari di progettazione ai risultati finali, con un focus particolare sui collegamenti tra disegni, bozzetti, gessi e opere ultimate.
Un altro importante aspetto del progetto è l’inclusione di un’area dedicata ai restauri recenti. Un esempio di ciò è la scultura delle Lavandaie, che nel 2021, al momento della donazione, si trovava in stato frammentario. Grazie agli interventi di restauro, questa opera è stata ricomposta nel 2024 e ora è visibile nella sua versione restaurata nella piattaforma digitale.
Il catalogo digitale non si limita a presentare le opere di Bistolfi, ma include anche un elenco di personaggi legati alla sua vita e alle sue sculture, come il celebre criminologo Cesare Lombroso, il poeta Giovanni Pascoli e il direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Questi personaggi sono entrati in contatto con l’artista o con le sue opere, contribuendo alla diffusione della sua fama e al riconoscimento internazionale.
Il progetto Restituire un maestro ha ricevuto un sostegno economico significativo da parte dell’Amministrazione Comunale di Casale Monferrato, che ha contribuito con fondi propri, ma anche dalla Fondazione CRAL e dalla Fondazione CRT. Queste due realtà, da sempre impegnate a supportare iniziative culturali e museali, hanno reso possibile la realizzazione di questa ambiziosa opera di valorizzazione del patrimonio artistico del territorio.
La piattaforma, che è destinata ad essere continuamente aggiornata e arricchita, ha una duplice funzione: da un lato, serve come strumento di gestione per il Museo, consentendo di tenere sotto controllo l’enorme quantità di materiale archivistico e artistico; dall’altro, rappresenta una risorsa preziosa per gli appassionati e per chiunque voglia approfondire la conoscenza di Leonardo Bistolfi, grazie all’accesso gratuito e pubblico alla piattaforma.
Il lavoro svolto da Emblème e il Museo Civico non si ferma qui. L’iniziativa si inserisce in un più ampio processo di digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio artistico, con l’obiettivo di renderlo fruibile a un pubblico sempre più vasto. La piattaforma online è solo il primo passo verso una futura espansione del progetto, che prevede l’integrazione di nuovi materiali e il potenziamento dell’interattività, per garantire un’esperienza sempre più immersiva e coinvolgente per i visitatori.
Parallelamente, il Museo ha organizzato la pubblicazione di una monografia dal titolo Leonardo Bistolfi. Percorsi inediti dalla Gipsoteca di Casale Monferrato, curata da Sandra Berresford ed edita da Allemandi nel 2024. La monografia rappresenta un ulteriore approfondimento sul lavoro di Bistolfi, arricchito da una selezione di documenti, fotografie storiche e contributi scientifici che raccontano la vita e l’opera dell’artista.