Genova, nuovo allestimento per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola


Viene presentato oggi a Genova il nuovo allestimento della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Crescono gli ambienti espositivi, e si potranno vedere opere esposte per la prima volta al pubblico.

Nuovo allestimento per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova. Il nuovo ordinamento del museo, in particolare del terzo e quarto piano e dell’Appartamento del Marchese, ovvero gli spazi dove è ospitata la Galleria Nazionale della Liguria, che assieme alla dimora storica dei due piani nobili completano il museo, viene inaugurato oggi, venerdì 11 marzo. Il percorso espositivo rinnovato è arricchito da nuove acquisizioni, generose donazioni e importanti comodati, nonché da opere da tempo appartenenti alla collezione esposte per la prima volta dopo recenti recenti, arricchendo così in modo significativo il patrimonio del museo.

La storia della Galleria comincia nel 1958, quando i fratelli Franco e Paolo Spinola donarono allo Stato il loro palazzo perché diventasse un museo, stabilendo che i piani storici dovessero mantenere il “carattere che ne fa il tipo dell’antico palazzo genovese anche se tutto ciò non concorda con i moderni criteri di postazione dei quadri per metterli in migliore evidenza”. Questo vincolo non riguardava tuttavia il terzo e il quarto piano, che un tempo ospitavano i salotti privati, la biblioteca, le camere da letto dei proprietari e gli alloggi della servitù nel sottotetto. L’incendio causato dal bombardamento di Genova del 1941, infatti, danneggiò gravemente questi ambienti al punto da indurre i marchesi Spinola a suggerire di destinarli a sede della Galleria della Liguria, “la cui mancanza, indubbia menomazione della nostra Regione, è molto sentita”. Un luogo, dunque, dove presentare le opere acquisite dallo Stato per arricchire il patrimonio artistico del territorio ligure. Fu probabilmente il soprintendente Pasquale Rotondi (1909-1991), che nel 1958 ricevette le chiavi del Palazzo in nome dello Stato Italiano, a consigliare ai marchesi di inserire nell’atto di donazione questo auspicio.

In seguito, ampi lavori di ristrutturazione hanno portato all’apertura, nel 1993, della Galleria Nazionale della Liguria, con un allestimento che dichiarava il forte contrasto tra la perfetta conservazione dei due piani nobili e la moderna ricostruzione degli ultimi due. La Galleria offre da allora una sempre più rilevante panoramica della produzione artistica ligure tra tardo Medioevo e Novecento, con opere che dialogano talvolta con quanto si conserva nella ricca quadreria storica del Palazzo.

Gli importanti acquisti di opere effettuati negli ultimi anni da parte del Ministero della cultura (si rimanda in tal proposito all’intervista al direttore Gianluca Zanelli), nonché generose donazioni e lungimiranti comodati a lungo termine da parte di privati hanno reso necessario attuare un progetto di rinnovamento dell’allestimento, per poter presentare al pubblico questo patrimonio in continua crescita. Il progetto di riallestimento, curato dallo studio di architettura Officina delle Idee di Torino, ha dato nuovo risalto alle opere esposte, anche attraverso un nuovo sistema d’illuminazione e innovativi apparati informativi che arricchiranno l’esperienza in museo da parte dei visitatori.

La prima sezione della Galleria Nazionale della Liguria, allestita nel primo piano ammezzato (chiamato “Appartamento del Marchese” perché, dopo la donazione del Palazzo allo Stato, il marchese Paolo se ne riservò l’uso fino alla morte), permette un’immersione totale nella grande stagione del Seicento genovese, attraverso dipinti di grandi dimensioni realizzati da artisti come Rubens, Gregorio e Lorenzo de Ferrari e Bartolomeo Guidobono, conservati anticamente in quadrerie genovesi e in una delle residenze di casa Spinola.

Nei piani storici saranno esposte, invece, alcune opere di pertinenza della Galleria Nazionale della Liguria strettamente legate a quanto ancora si conserva nelle antiche sale del Palazzo. È il caso, ad esempio, dei disegni preparatori realizzati dal pittore fiorentino Sebastiano Galeotti per l’affresco che adorna un salotto raffigurante il Convito per le nozze di Amore e Psiche. Il terzo piano accoglierà i visitatori con alcuni capolavori del Seicento: opere di Giovanni Battista Paggi, Antoon van Dyck, Bernardo Strozzi, nonché gli argenti da parata fiamminghi, permetteranno al visitatore di apprezzare il raffinato gusto di alcuni dei più importanti committenti genovese di epoca barocca. Negli altri spazi del piano si potranno ammirare, oltre a quella che forse è l’opera più nota di Palazzo Spinola, l’Ecce Homo di Antonello da Messina, altre tavole realizzate tra il Trecento e il Quattrocento che costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte in Liguria prima del Seicento.

Il quarto piano, infine, presenterà al pubblico, oltre alla ricca collezione di porcellane e ceramiche antiche, anche una serie di ritratti settecenteschi, dipinti caravaggeschi di scuola napoletana ed anche opere legate alle vicende di alcuni importanti istituzioni genovesi e a significativi cantieri. In questo spazio potranno essere ammirate anche alcune opere legate a importanti vicende artistiche che hanno caratterizzato il territorio ligure nel corso di tutto il XX secolo, in alcuni casi pervenute alla Galleria tramite donazione e lasciti testamentari, testimonianza della nuova apertura di Palazzo Spinola all’arte contemporanea.

Genova, nuovo allestimento per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Genova, nuovo allestimento per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola


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