Novità alla Galleria dell’Accademia di Firenze: dopo la nuova illuminazione per i Prigioni di Michelangelo, con un sistema a LED inaugurato pochi giorni fa e ideato con il preciso obiettivo di esaltare le superfici dei capolavori “non-finiti” di Michelangelo, adesso nella Galleria dei Prigioni arrivano nuovi sistemi di protezione per le opere. I precedenti dissuasori in plexiglass sono stati infatti sostituiti con nuovi distanziatori di metallo, per evitare che il pubblico si avvicini troppo alle opere.
“I visitatori”, spiega Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, “non troveranno più le ingombranti strutture che proteggevano le sculture michelangiolesche nella galleria dei Prigioni. Sono state sostituite da distanziatori in metallo, esteticamente molto meno invasivi, uguali a quello recentemente posto attorno al David. Un lavoro importante iniziato lunedì 9 maggio con la Pietà e appena concluso, realizzato approfittando dei giorni settimanali di chiusura del museo. Queste giornate, che da fuori potrebbero sembrare di riposo, sono, in realtà, molto frenetiche per la Galleria, tra le movimentazioni delle opere che tornano nella nuova Gipsoteca e l’ultimo step relativo al rinnovo dell’illuminazione nella Tribuna, tutto in vista del grande traguardo della conclusione dei cantieri”.
Questi cantieri, che negli ultimi due anni hanno interessato la Galleria dell’Accademia, “testimoniano l’impegno profuso verso il MIC - Ministero della Cultura”, spiega il museo in una nota, “nel favorirne la migliore fruizione possibile non solo nell’immediato ma anche alle future generazioni”.