È stato approvato il lavoro di ampliamento del museo di Santa Maria Novella, la quarta entità museale più visitata di Firenze, grazie ai suoi oltre 40mila visitatori l’anno, dopo Uffizi, Accademia e Palazzo Vecchio.
Si tratta di uno dei primi di una serie di investimenti contenuti nel Patto di Firenze a cui adesso l’amministrazione dà ufficialmente il via. In totale il Patto attiva interventi per 680 milioni per una serie di interventi: dalle tramvie alla valorizzazione della Fortezza da Basso, dalla rimozione dell’amianto all’Istituto Tecnico Leonardo da Vinci alle piste ciclabili.
I cantieri partiranno entro la fine del 2018 e termineranno nel 2019; il museo rimarrà visitabile. Il museo di Santa Maria Novella, spiega il Comune, è in una fase di profonda trasformazione: dopo l’addio della vecchia caserma dei carabinieri, trasferitasi nella Scuola Marescialli di Castello, lo scorso anno, il complesso si è ampliato con nuovi spazi museali già fruibili, il Chiostro Grande, il Dormitorio settentrionale e la Cappella del Papa.
Il primo lotto dei nuovi lavori, costato 4,2 milioni di euro, riguarderanno una superficie di 540 metri quadrati che costituirà tutto il nuovo sistema di servizi museali, dalla biglietteria al guardaroba, dai servizi igienici agli spazi multimediali.
“Inauguriamo il ’Patto per Firenze’”, ha sottolineato il sindaco Dario Nardella“, con un intervento imponente in uno dei complessi artistici e architettonici più pregevoli e importanti di Firenze. La cultura non è un optional ma permea tutto l’operato della nostra amministrazione. A fine mandato avremo un museo più bello, più grande e più attrattivo”.
Il complesso di Santa Maria Novella è costituito dalla Basilica, di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno e in gestione all’Opera per Santa Maria Novella, e dal museo, incluso nei musei civici fiorentini.
Immagine: la basilica di Santa Maria Novella. Photo credit
Firenze: approvato l'ampliamento del Museo di Santa Maria Novella |