Importante traguardo online per i Musei d’Arte Antica e per il Museo della Cattedrale di Ferrara: i due istituti, che raccolgono gran parte del patrimonio culturale cittadino (i Musei d’Arte Antica radunano Palazzo Schifanoia, uno dei più importanti edifici rinascimentali d’Italia, la Palazzina di Marfisa d’Este e il Lapidario Civico) hanno messo in rete le loro collezioni grazie a una collaborazione con Google Arts & Culture, la piattaforma dell’azienda di Mountain View riservata all’arte che raccoglie già le immagini e le descrizioni di migliaia di opere dei musei di tutto il mondo, dagli Uffizi al Metropolitan di New York, dalla National Gallery di Londra al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Dal 18 luglio, il pubblico può recarsi su Google Arts & Culture per fare dei tour virtuali nei musei ferraresi sopra menzionati, oppure per scoprire le loro opere attraverso una collezione di 730 immagini ad alta risoluzione delle opere contenute negli istituti. Diverse le opzioni: è possibile vedere nei singoli dettagli il famosissimo Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia con i significativi affreschi di Francesco del Cossa, Ercole de’ Roberti e colleghi, o ancora l’esposizione online della Bibbia dei monaci certosini di San Cristoforo di Ferrara, commissionata da Borso d’Este, o quella dedicata ai Corali della Cattedrale di Ferrara. E, come anticipato, i musei si possono anche visitare virtualmente grazie alle fotografie a 360° gradi realizzate con la tecnologia di Google Street View, per entrare nelle loro sale stando seduti di fronte al proprio computer, magari per dare un’occhiata al museo prima di una visita reale.
Per quanto riguarda il Museo della Cattedrale, su Google Arts & Culture è stato inserito l’intero patrimonio dell’istituto: più di cento opere digitalizzate tramite oltre 400 immagini. Tra queste, la celebre Madonna della melagrana di Jacopo della Quercia, le ante d’organo di Cosmè Tura, uno dei grandi nomi dell’officina ferrarese (per utilizzare l’espressione di Roberto Longhi), i già citati Corali della Cattedrale, gli arazzi di Johannes Karcher e molto altro ancora.
Si tratta di strumenti tanto più preziosi, sia per il pubblico sia per gli studiosi, se si pensa, per esempio, che Palazzo Schifanoia è chiuso dal 2012 per un lungo ma necessario restauro: la possibilità di ammirare le opere anche solo tramite uno schermo è dunque una grande opportunità. Il lavoro è stato possibile grazie anche agli storici dell’arte del servizio civile che hanno collaborato alla realizzazione del progetto: Tatiana De Bartolo, Maria Chiara Mosele e Romeo Pio Cristofori. Per vedere il patrimonio dei Musei d’Arte Antica su Google occorre collegarsi a questo link, mentre su quest’altro sono disponibili le opere del Museo della Cattedrale.
Nell’immagine: Ferrara, Palazzo Schifanoia, Salone dei Mesi
Ferrara, Palazzo Schifanoia e Museo della Cattedrale mettono online su Google le loro collezioni |