Nel settembre dell’anno scorso, il sito archeologico della Villa di Faragola ad Ascoli Satriano (Foggia) veniva devastato da un grande incendio, di cui s’ipotizza la natura dolosa. L’incendio ha procurato danni rilevanti alla Villa, che dal 2003 era stata oggetto di approfondite indagini archeologiche e nel 2009 era stata aperta al pubblico.
Adesso, un’iniziativa vuole cercare di far risogere il sito. Si tratta di SaveFaragola: una maratona estiva di visite guidate solidali (al momento disponibili in quattro regioni italiane) ed eventi speciali, con guide professoniste, dal 16 agosto al 30 settembre 2018: obiettivo, raccogliere fondi da destinare al sito archeologico di Faragola. Ma non solo: SaveFaragola intende anche mantenere accesi i riflettori sul drammatico incendio attraverso un’opera di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione del pubblico, nonché valorizzare la figura del professionista della cultura che mette in campo le proprie competenze a favore della valorizzazione di un bene culturale che necessita di un pronto recupero.
Per sostenere Faragola è necessario recarsi sul portale iloveguido.it, nella pagina dedicata al progetto SaveFaragola, scegliere uno dei tour disponibili (per adesso presenti, come anticipato, in quattro regioni: Puglia, Lazio, Campania e Toscana) e prenotarsi: la quota di partecipazione aiuterà la Fondazione Apulia Felix a recuperare il sito archeologico di Faragola. Chi non può partecipare ai tour ha anche la possibilità di regalarne uno a un amico, sempre recandosi sullo stesso link.
SaveFaragola è un progetto sostenuto dall’associazione The Monuments People e da Guido Tour Sharing. Associazione di Promozione Sociale (APS) The Monuments People nasce dall’idea di quattro guide turistiche abilitate presso la Regione Puglia con l’obiettivo di avere uno strumento per operare insieme nell’ambito della promozione, valorizzazione e soprattutto della fruizione dei beni culturali e ambientali. La scelta del nome richiama un famoso capolavoro cinematografico, The Monuments Men. Si riferisce a tutti quegli uomini e donne che durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale riuscirono a ritrovare e a salvaguardare innumerevoli capolavori della nostra storia dell’arte, con l’idea di coinvolgere tutti: professionisti del settore da una parte, “fruitori” dall’altra per un corretto processo di divulgazione e quindi di fruizione dei beni culturali, cercando di diffondere a più “persone” possibili la conoscenza del nostro patrimonio. Guido tour sharing nasce nel 2015 come spin off per la sperimentazione di pratiche collaborative per favorire un turismo più inclusivo. Nel 2017 si costituisce Impresa Sociale grazie anche al sostegno della Fondazione Cariplo. Obiettivo è quello di utilizzare le nuove tecnologie per valorizzare il patrimonio culturale di una città attraverso una mediazione dal vivo e l’integrazione tra residenti e turisti individuali.
Faragola prova a rialzarsi dopo il devastante incendio. Con visite guidate solidali in quattro regioni |