Il 13 dicembre 2024 è stato ufficialmente aperto al pubblico il nuovo ingresso della Domus Aurea all’interno della Galleria XXIV, e riaperto il settore occidentale della residenza neroniana, dopo anni di chiusura per lavori dedicati alla messa in sicurezza e al miglioramento dell’accessibilità del monumento.
Grazie al nuovo ingresso, il percorso di visita si amplia, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare gli ambienti del palazzo neroniano, partendo dal settore occidentale fino a raggiungere l’imponente Sala Ottagona. L’ingresso avviene attraverso il portico neroniano, che si estende lungo la facciata dell’edificio. Da qui il percorso conduce ai famosi ambienti della Sala della Volta Gialla che conserva il nome di Pinturicchio, e la Sala della Volta delle Civette. Entrambe le stanze sono state valorizzate da un nuovo sistema di illuminazione che enfatizza ulteriormente il sito.
Grazie alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, i visitatori potranno ammirare la statua della cosiddetta Ninfa con pantera, un capolavoro che richiama il legame tra Nerone e il mondo tolemaico-alessandrino. La scultura, che è probabilmente da identificare con la Diana con Pardo vista dal Vasari nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti, entrò nelle collezioni medicee alla metà del Cinquecento e successivamente fu collocata agli Uffizi. Realizzata in marmo greco tra il I e il II secolo d.C., si distingue per la qualità e l’eleganza del panneggio che simula effetti di trasparenza. La statua resterà esposta alla Domus Aurea fino al 9 febbraio 2025, perfettamente integrata nello spazio architettonico del palazzo, secondo la visione neroniana dell’arte come parte integrante del contesto abitativo.
Nei prossimi mesi, il Parco Archeologico del Colosseo proseguirà con i lavori di restauro degli affreschi del settore occidentale, resi possibili dal Sistema Integrato di Protezione creato nel giardino sovrastante la Domus Aurea. I visitatori avranno l’opportunità di assistere ai lavori di recupero il venerdì, grazie all’iniziativa “cantiere aperto”.
Il nuovo percorso della Domus Aurea sarà accessibile ogni venerdì, sabato e domenica, ad eccezione della prima domenica del mese. Durante le festività natalizie, dal 26 dicembre al 6 gennaio, il sito sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 17. I biglietti possono essere acquistati online sul sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.
L’innovativo progetto del nuovo ingresso sfrutta le caratteristiche della Galleria XXIV, distinguendo lo spazio interno ed esterno con pavimentazioni diverse: battuto pavimentale per gli interni e acciaio e resina per gli esterni. Le evidenze archeologiche del portico neroniano sono state lasciate visibili, rispettando la struttura originaria e mantenendo la permeabilità degli intercolumni del portico.
Un elemento distintivo è rappresentato dall’illuminazione artistica: installazioni luminose evocano la forma e l’altezza delle colonne scomparse, riproponendo l’aspetto monumentale del portico come un “colonnato di luce”. Inoltre, strutture metalliche con piccoli proiettori evocano le sbatacciature delle strutture della galleria traianea, mentre proiettori a wash wall illuminano le murature fondali del portico, esaltandone le caratteristiche tecniche costruttive. Questo intervento integra la domotica per regolare la luminosità in base alla presenza del pubblico, e incrementa l’illuminazione artistica di tutto il quartiere occidentale.
“La Domus Aurea rappresenta senza dubbio uno dei monumenti iconici e di maggior fascino dell’antichità. L’apertura di un nuovo ingresso e l’ampliamento del percorso di visita rappresentano per il Parco archeologico del Colosseo un risultato di particolare importanza nell’ambito di una strategia complessiva di potenziamento della fruizione dello straordinario patrimonio archeologico dell’area centrale di Roma; strategia che negli ultimi anni ha consentito l’apertura al pubblico di nuovi spazi museali e di più ampi e diversificati circuiti di visita nel Colosseo, nel Foro Romano e nel Palatino, attraverso progetti sinergici di scavo, restauro e di valorizzazione con rinnovati apparati didattici e di illuminazione”, ha dichiarato Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo. “Con la conclusione di questo progetto sarà possibile offrire al pubblico una visione ancora più attrattiva ed emozionante della Domus Aurea che, peraltro, ospiterà un ricco calendario di attività didattiche gratuite e di aperture straordinarie già in occasione del periodo natalizio e, a seguire nei prossimi mesi, la riproposizione di eventi culturali, con protagonisti di assoluto rilievo, dedicati alle nove Muse, tanto amate dal Divo Nerone. L’obiettivo è di rendere anche la Domus Aurea, come gli altri luoghi del Parco archeologico del Colosseo, uno spazio vivo, aperto non solo alla cultura classica ma anche a tutte le espressioni della società civile in tema di creatività contemporanea. Esprimo, infine, un vivo ringraziamento al Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, che ha consentito l’esposizione temporanea, nella Domus Aurea, di una delle statue più importanti di età romano-imperiale appartenenti alle collezioni fiorentine la cosiddetta Ninfa con pantera; scultura, che, richiamando influenze culturali tolemaico-alessandrine, particolarmente celebrate nel palazzo imperiale di Nerone, contribuirà a riannodare un filo rosso della memoria tra il pubblico e la storia di questo eccezionale, unico monumento”.
“Nell’immaginario collettivo contemporaneo le Gallerie degli Uffizi sono considerate soltanto come una pinacoteca. Eppure il complesso vasariano, accanto alla celeberrima quadreria, conserva una altrettanto importante collezione di oltre mille marmi di epoca classica rinvenuti, nella quasi totalità, a Roma, e giunti a Firenze grazie al collezionismo dei Medici”, ha affermato Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi. “L’invito di contribuire alla celebrazione della nuova sistemazione della Domus Aurea proprio con una delle gemme della nostra collezione statuaria è stata, quindi, una preziosa occasione per ricordare questa poco nota natura “archeologica” delle Gallerie degli Uffizi e per ribadire quello stretto legame che, da quasi cinque secoli, unisce il patrimonio archeologico dell’Urbe a Firenze e alla sua storia artistica”.
Foto di Simona Murrone