Altri dodici siti tra palazzi, ville, complessi architettonici e paesaggistici e parchi di grande valore storico e artistico si aggiungono alla Rete delle Dimore e Giardini Storici della Regione Lazio, per un totale di 171 siti.
Le nuove dimore accreditate sono: in provincia di Latina, l’ex Monastero delle Clarisse di Sezze, già residenza della comunità delle Clarisse che presenta una serie di ambienti risalenti al Quattro e Cinquecento e, in provincia di Viterbo, Palazzo Farnese, la cosiddetta Rocca, del comune di Valentano: in posizione panoramica, sul punto più alto del borgo, ampio complesso con annessi giardini. A Roma, la Casa di Riposo Santa Francesca Romana: a Trastevere, un vasto complesso con giardino e importanti strutture medievali di proprietà degli eredi della famiglia Doria Pamphilj; il Palazzo Gambirasi, ampio palazzo gentilizio ricostruito nel tardo Seicento che ospitava al piano terra anche il celebre Caffè della Pace. In provincia di Roma, il Palazzo Baronale Orsini di Anguillara Sabazia: palazzetto cinquecentesco nel centro del borgo che presenta varie sale affrescate con importanti vedute di città, fregi di soggetto mitologico e decorazioni a grottesche; Villa Morani ad Arsoli, un villino pentagonale di inizio Novecento con ampio giardino, già proprietà del pittore Alessandro Morani e sede in età dannunziana di un importante cenacolo di intellettuali e artisti; il Castello Odescalchi di Bracciano, vasta residenza gentilizia, già Orsini, in posizione panoramica sul lago, che presenta un cortile monumentale, loggiati del Quattrocento e affreschi rinascimentali; Villa Sforza Cesarini a Lanuvio, villino del primo Novecento che sorge nell’area verde dove si trovano i resti dell’antico santuario dedicato a Giunone lanuvina; il Castello di Lunghezza, vasto complesso situato alle porte di Roma; Villa Barattolo a Rocca di Papa, villino del primo Novecento con terrazze e pavimenti in ceramica, situato all’interno del Parco dei Castelli Romani. In provincia di Frosinone, il Palazzo della Ragione, conosciuto come Palazzo d’Iseo, di Anagni, struttura medievale nel centro della città, attualmente sede del Comune risalente all’attività del maestro architetto Jacopo d’Iseo, che nel 1160 riunì due palazzi con un vasto e suggestivo sistema di volte, e il Castello Teofilatto di Torre Cajetani.
La prossima settimana uscirà il nuovo Avviso pubblico per la valorizzazione delle dimore e dei giardini storici del Lazio con il quale, grazie a uno stanziamento totale di oltre 890mila euro, saranno finanziati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo, interventi per il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei siti ma anche di sistemazione del verde e del paesaggio.
Lazio, altri dodici siti diventano Dimore e Giardini Storici |