di
Redazione
, scritto il 14/06/2021
Categorie: Musei
Il museo d'arte più grande della Danimarca: lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen e i suoi capolavori, da Mantegna a Matisse, da Tiziano a Picasso.
È il museo d’arte più grande della Danimarca: è lo Statens Museum for Kunst (Galleria Nazionale d’Arte) di Copenaghen. L’istituto ospita le collezioni formatesi a partire dalla raccolta dei reali di Danimarca, che ne costituisce il nucleo più antico: si trattava di una importante collezione (costituitasi in gran parte nella seconda metà del Settecento) che comprendeva capolavori di artisti italiani, olandesi, tedeschi, fiamminghi, oltre che locali, e aveva l’ambizione di non esser da meno rispetto a quelle degli altri regnanti europei del XVIII secolo. Originariamente ospitata nella Kunstkammer (camera d’arte) fondata attorno al 1650 da re Federico III nel Castello di Copenaghen, all’epoca residenza dei reali danesi, fu poi trasferita per ragioni di spazio in un apposito edificio, il Kunstkammerbygning, dove rimase fino al 1824, anno in cui neanche la nuova struttura era più adatta a contenerla: la collezione passò dunque al Palazzo di Christiasborg (il Kunstkammerbygning oggi esiste ancora ed è sede dell’Archivio di Stato). Nel 1848, anno in cui la Danimarca diventò una monarchia costituzionale, la raccolta passò allo Stato e divenne ufficialmente un museo, lo Statens Museum for Kunst, titolazione che dunque mantiene ancora oggi.
Nel 1884, l’incendio del palazzo di Christiasborg pose la necessità di trovare una nuova sede per la collezione: venne dunque costruito un nuovo edificio, su progetto dell’architetto Vilhelm Dahlerup (Mariager, 1836 - Copenaghen, 1907): è il grande palazzo che ospita ancora oggi il museo, situato nel parco di Østre Anlaeg, e che è stato ristrutturato tra il 1966 e il 1970 da Eva e Nils Koppel. Il capitolo più recente del museo è l’apertura, nel 1998, dell’ampliamento progettato dallo studio CF Møllers Tegnestue, realizzato con l’obiettivo di esporre le vaste collezioni di arte moderna che nel frattempo avevano arricchito il nucleo collezionistico principale (che è andato espandendosi nel tempo grazie anche a lasciti, acquisti, donazioni). Quella dello Statens Museum for Kunst è una “collezione che non sta mai ferma”, come si legge nella presentazione ufficiale: “opere nuove vengono costantemente aggiunte alla collezione, e quelle già nelle raccolte vengono conservate da restauratori e scienziati. Lo Statens Museum for Kunst è un istituto di ricerca e una parte importante del lavoro in qualità di galleria nazionale getta di continuo nuove prospettive sull’arte attraverso la ricerca, che fornisce nuove conoscenze utilizzate per l’organizzazione di mostre, la stesura di libri, l’acquisto di nuove opere per la collezione”.
|
L’ingresso del museo. Foto: Statens Museum for Kunst
|
|
Bambini davanti alla Caduta dei Titani di Cornelis van Haarlem. Foto: Statens Museum for Kunst
|
|
Sala del museo. Foto: Statens Museum for Kunst
|
|
Andrea Mantegna, Cristo sorretto dagli angeli (1495-1500; tempera su tavola, 78 x 48 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
|
Filippino Lippi, Incontro di Anna e Gioacchino (1497; tempera su tavola, 112,5 x 124 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
|
Tiziano, Ritratto di Giovanni Bellini (1511-1512; olio su tela, 80 x 66 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
|
Parmigianino, Ritratto di Lorenzo Cybo (1523; olio su tavola, 126,5 x 104,5 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
|
Hendrick ter Brugghen, Incoronazione di spine (1620; olio su tela, 207 x 240 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
|
Adriaen Pieterszoon Van de Venne, Come stiamo bene insieme (1614-1662 circa; olio su tavola, 26,5 x 18 cm; Copenaghen, Statens Museum for Kunst)
|
La collezione dello Statens Museum for Kunst di Copenaghen è la più grande raccolta d’arte del paese e include circa 260mila opere, gran parte delle quali si trovano nei depositi o sono esposte in altri musei danesi: inizialmente proprietà privata dei monarchi, nel 1848, come ricordato, passò allo Stato diventando dunque un patrimonio di tutti i cittadini. Oggi sono tre i nuclei principali che compongono la raccolta dello Statens Museum for Kunst: la Collezione Reale di Pittura e Scultura, con opere che vanno dal XIV secolo fino ai giorni nostri; la Collezione Reale di Grafica, imponente raccolta di stampe, disegni e opere su carta, una delle maggiori al mondo nel suo genere; la Collezione Reale di Gessi, che conta oltre 2.000 pezzi. Il focus principale della raccolta è quello dell’arte europea tra il Trecento e l’Ottocento: tra i capolavori si annoverano il Cristo sorretto dagli angeli di Andrea Mantegna (1495-1500), l’Incontro tra Anna e Gioacchino di Filippino Lippi (1497), il Ritratto di Giovanni Bellini di Tiziano (1511-1512), il Ritratto di Lorenzo Cybo del Parmigianino (1523), la Melancolia di Lucas Cranach il Vecchio (1532), il Ritratto d’uomo di El Greco (1570-1575), il Ritratto di giovane dama di Federico Barocci (1600 circa), il busto di Camilla Barbadori di Gian Lorenzo Bernini (1619), l’Incoronazione di spine di Hendrick ter Brugghen (1620), i singolari gufi pattinatori di Adriaen Pieterszoon van de Venne (opera della metà del XVII secolo intitolata Come stiamo bene insieme). E poi ancora opere di Bruegel, Bramante, Rubens, Rembrandt, Poussin, Jacob Jordaens, Francesco Guardi, Johann Heinrich Füssli.
Di grande importanza, inoltre, la raccolta di pittura francese del XIX e del XX secolo, che include importanti opere di impressionisti come Edgar Degas, e di post-impressionisti, da Henri Matisse (venticinque opere) ad Amedeo Modigliani, fino ad arrivare a Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Léger: si tratta del nucleo che arrivò con la donazione di Johannes Rump, ingegnere che lasciò la sua ingente collezione di arte francese al museo. Il museo detiene anche una cospicua collezione di quella che è chiamata “l’età d’oro dell’arte danese” (dal 1800 al 1864) e la più grande raccolta al mondo di opere di Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864 – 1916), il grande “pittore del silenzio” che fu tra i principali artisti danesi di fine Ottocento, della celebre scuola di Skagen e dei simbolisti danesi.
Lo Statens Museum for Kunst è una macchina che muove ogni anno più di 300mila visitatori (nel 2019 sono stati 390.728) e dove lavorano 120 persone (che lavorano nell’amministrazione, nel dipartimento della sicurezza, in quello della ricerca e della conservazione, in quello della comunicazione) per garantire il meglio al pubblico in visita e agli addetti ai lavori che studiano al museo, data la sua importante vocazione come centro di ricerca. Oggi, il museo della capitale della Danimarca è anche una delle principali sedi espositive del paese, dato che ospita di continuo mostre di richiamo internazionale. Prenotate la vostra visita seguendo il link!
Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e
a
mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI
A
FINESTRE SULL'ARTE