A partire dal 6 maggio 2023 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci: un percorso che rilegge le opere raccolte dal Centro, selezionandone oltre cinquanta tra le circa 1200 acquisite o donate dal 1988 a oggi. Tra i grandi artisti presenti nella collezione, Lucio Fontana, Alighiero Boetti, Andy Warhol, gerhard Richter, Jannis Kounellis, Monica Bonvicini, Chiara Fumai.
Per la prima volta un’ala degli spazi espositivi, l’Ala grande Nio, viene dedicata in modo permanente alla presentazione delle collezioni. Firma il progetto del display lo studio Formafantasma, secondo criteri di sostenibilità e accessibilità, tematiche che ispirano l’azione di direzione artistica nella proposta del Centro.
“Per il Centro Pecci si apre oggi una nuova era, all’insegna della inclusione e dell’accessibilità. Riportare al centro del museo la collezione significa restituire valore ad un luogo che vuol essere, in prima istanza, uno spazio aperto alla comunità nonché un punto di riferimento del contemporaneo per l’intero Paese oltre che a livello internazionale. Una collezione che continuerà ad arricchirsi e che, da oggi, contribuisce a valorizzare la grande offerta artistico-culturale del Centro”, ha affermato Lorenzo Bini Smaghi, Presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana.
Il 6 maggio si inaugura inoltre al Centro Pecci la prima personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta. In programma fino al 15 ottobre 2023, la mostra Volevo vedermi negli occhi è curata da Michele Bertolino ed Elena Magini e presenta una selezione delle fotografie del progetto Porpora, scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans, a partire dal 1990. Quasi ottanta fotografie si muovono nello spazio ora come pagine a muro, ora come strutture autoportanti, valorizzando la confidenza del racconto personale, sfuggente e trasformativo dell’esistente. Le immagini sono esposte come corpi, nelle dimensioni e nel posizionamento, che le vede appoggiarsi e sorreggersi l’una sull’altra. Ripercorrono il balletto di una vita, gli affetti e le cicatrici, annotando i ritmi concitati e i silenzi sospesi. In mostra, si fa spazio la confidenza del racconto personale, sfuggente e trasformativo dell’esistente. Un viaggio che è al contempo gesto individuale e affermazione collettiva, continuo rifacimento del sé e precarietà, un “transito indefinito, infinito, movimentista”, come dichiara Marcasciano.
"Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci è l’allestimento permanente delle collezioni in un’ala del Centro che restituisce alla collettività la storia e il patrimonio di una delle istituzioni più importanti del Paese. Un’istituzione che da trentacinque anni promuove la cultura del contemporaneo come testimonia la mostra Lina Pallotta. Volevo vedermi negli occhi", dichiara Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. “Con Eccentrica, la museografia italiana torna protagonista con un esempio formidabile di ’arte del porgere’ le opere al pubblico. Lo studio di design Formafantasma firma il progetto di allestimento della collezione del Centro, riattivando una tradizione prestigiosa di architetti e designer che si sono dedicati agli interni dei musei. Rispetto al passato, però, è un museo d’arte contemporanea ad avere, per la prima volta, un progetto di allestimento firmato. Eccentrica è, dunque, un viaggio straordinario e inaspettato, pensato in un’ottica di sostenibilità, accessibilità e formazione”.
Perché Eccentrica? È una parola che rimanda al porsi fuori dal centro. Vicino al casello autostradale, la posizione del Centro Pecci è in un punto di snodo e di passaggio. Le sue collezioni restituiscono una varietà di produzioni artistiche che aprono percorsi eccentrici tra le discipline, contaminando i discorsi e le pratiche. Eccentrica vuole celebrare questo potenziale attraverso un allestimento che trae la sua forza dai cortocircuiti temporali e spaziali tra opere e materiali d’archivio.
Sin dagli inizi, l’attività di collezionismo del Centro ha voluto testimoniare la storia dell’istituzione e il suo impegno a promuovere e diffondere la cultura contemporanea. Con il sostegno dell’imprenditoria, le collezioni si sono formate in risposta alle esposizioni, ai lasciti di privati e alle scelte di direttrici e direttori. Questa eterogeneità costitutiva definisce la natura eccentrica del Centro Pecci e rivela oggi tutta la sua forza, esautorando il museo dall’impresa impossibile di rappresentare in modo onnicomprensivo la storia dell’arte contemporanea o di confinarla nella rappresentazione di singoli movimenti. Ne rivela però anche i limiti, come la predilezione per una specifica zona geografica (Europa, Stati Uniti, Ex Unione Sovietica) e per una linea perlopiù “maschile” della creazione artistica, una consuetudine che chiede un cambio di passo.
Il percorso di Eccentrica si articola in quattro sezioni:
Il Centro in una stanza, composta da una serie di opere di grandi dimensioni raccolte nel corso degli anni di attività del Centro Pecci a testimonianza della sperimentazione con vari materiali messa in atto da artiste e artisti;
Il taglio è una macchina del tempo che attraverso l’opera di Lucio Fontana, come una macchina del tempo, ci catapulta verso il passato, dal trauma collettivo della Seconda Guerra Mondiale fino alle lotte femministe degli anni Settanta;
Italia Novanta, un decennio che è da decifrare non solo attraverso gli avvenimenti di quel periodo ma anche con le opere delle artiste e degli artisti che abitano questa sezione;
Futuro Radicale accoglie invece opere dell’architettura radicale, un ambito di ricerca collezionato e studiato al Centro Pecci sin dai suoi inizi, un trampolino per lo sviluppo futuro nel mondo digitale dell’istituzione e della sua collezione.
Un sistema d’illuminazione, studiato appositamente per l’allestimento permanente, rende più leggibili le opere. Il percorso costituisce una nuova possibilità di esperienza artistica, oltre che uno spazio architettonico iconico. Eccentrica vuole essere anche uno strumento di formazione attraverso percorsi tra le diverse discipline pensati per scuole, università, imprese, per persone appassionate o anche semplicemente curiose di arte. Il nuovo allestimento offre un’area dedicata agli eventi, immersa tra i capolavori delle collezioni nella prima sezione e una serie di ripiani lungo tutto il percorso per accogliere materiali, che intendono rendere inclusiva l’esperienza della fruizione delle opere e dei documenti. Un intervento significativo, nell’ambito di un progetto finanziato con i fondi del Pnrr, reso possibile grazie a una co-progettazione con la ASL e altre associazioni del territorio, come l’Unione Italiana Ciechi e l’Ente Nazionale Sordi.
infine caratterizza l’allestimento un sistema di pareti in tessuto che testimonia la presenza del settore tessile come tradizionale cultura industriale del distretto pratese.
Artisti in esposizione: Vito Acconci, Archizoom, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Mirella Bentivoglio, Edo Bertoglio, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Giulia Cenci, Daniela De Lorenzo, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Chiara Fumai, Marco Gastini, Nan Goldin, Dmitri Gutov, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Kinkaleri, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Nanda Lanfranco, Paul Etienne Lincoln, Jacques Lipchitz, Francesco Lo Savio, Lucia Marcucci, Silvia Mejía, Verita Monselles, Liliana Moro, Robert Morris, Mimmo Paladino, Gianni Pettena, Gerhard Richter, Julian Schnabel, Superstudio, Francesco Torrini, UFO, VALIE EXPORT, Andy Warhol.
Per info: centropecci.it
Immagine: Allestimento Eccentrica. Foto di Marco Cappelletti.
Il Centro Pecci presenta Eccentrica, la nuova collezione permanente: da Lucio Fontana a Chiara Fumai |