Casa Bellonci, la sede storica del Premio Strega, è ora museo: l’inaugurazione si è svolta il 30 novembre, in occasione del 120° anniversario della nascita di Maria Bellonci, e hanno partecipato alla cerimonia Giovanni Solimine, Presidente della Fondazione, Miguel Gotor Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca, Giuseppe D’Avino, Presidente di Strega Alberti Benevento, e Melania Mazzucco, scrittrice, presidente del Comitato direttivo del Premio Strega, coordinati da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione.
Dal 1951 la casa di via Fratelli Ruspoli a Roma ha accolto le riunioni degli Amici della domenica: è stata quindi nel corso del tempo luogo di incontro dei protagonisti della letteratura italiana del secondo Novecento e dell’inizio del XXI secolo, ed è tuttora luogo di incontro tra il mondo dell’editoria, del teatro, del cinema e dell’arte. Dalla collaborazione tra istituzioni e imprese e grazie all’amicizia tra Maria e Goffredo Bellonci e Guido Alberti, industriale appassionato di cultura, nel 1947 nacque il Premio Strega.
Un tempo casa dei coniugi Bellonci, la casa conserva il loro grande patrimonio librario, archivistico e storico-artistico. Si va dalle raccolte librarie custodite nello studio di Goffredo, giornalista e critico letterario tra i più autorevoli della prima metà del Novecento, alle numerosissime prime edizioni di opere con dediche e autografi dei più grandi scrittori italiani dell’ultimo secolo.
Attraverso le varie stanze, è possibile ricostruire inoltre la storia di oltre settant’anni di produzione editoriale italiana: se i due lunghi corridoi sono interamente ricoperti da opere letterarie e teatrali del Novecento, nello studio di Maria Bellonci sono conservati libri sull’arte e la storia, e l’intero materiale documentario al quale l’autrice ricorreva per la stesura dei propri romanzi. Lo studiolo è stato invece creato dalla scrittrice come luogo di concentrazione e di scrittura. Circa 24mila volumi, comprese molte prime edizioni diventate ad oggi rarissime, sono invece custoditi nella biblioteca, e gran parte dei volumi sono corredati da dediche autografe degli autori, a testimonianza della fitta rete di relazioni che legò i Bellonci ai principali esponenti della cultura e della letteratura del Novecento.
Negli ambienti di Casa Bellonci sono inoltre conservate opere pittoriche e grafiche di artisti quali Cagli, Campigli, Capogrossi, De Pisis, Mafai, Mazzacurati, Morandi, Sughi e altri. La collezione dialoga con i libri, le carte d’archivio, gli arredi e gli oggetti appartenuti ai padroni di casa. Numerosi anche i ritratti di Maria Bellonci, realizzati negli anni da Wanda Coen Biagini, Arturo Dazzi e Leonetta Cecchi Pieraccini. Fa parte del patrimonio artistico della Fondazione anche la storica urna di voto realizzata da Mino Maccari per la prima edizione del Premio Strega, nel 1947, e utilizzata fino al 1980. Recentemente l’urna è stata restaurata ad opera dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro ed è ora esposta a Firenze alla mostra Donne in equilibrio 1955-1965, presso il Museo Ferragamo. La Fondazione conserva infine i manifesti originali del Premio Strega, realizzati a partire dalla LXX edizione da alcuni dei migliori illustratori italiani: Manuele Fior, Franco Matticchio, Riccardo Guasco, Alessandro Baronciani, Emiliano Ponzi, Lorenzo Mattotti e Olimpia Zagnoli.
La trasformazione in Casa Museo, curata dall’architetta Patrizia Del Vescovo, è stata resa possibile grazie al contributo di Regione Lazio e BPER Banca. Il pubblico potrà visitarla tutti i venerdì a partire dal 16 dicembre prenotando sul sito www.fondazionebellonci.it
Diventa museo Casa Bellonci, storica sede del Premio Strega |