Casa Batlló, uno dei più celebri edifici di Barcellona realizzati dal genio di Antoni Gaudí, chiude temporaneamente le sue porte dal 29 ottobre per proteggersi dai vandalismi.
Staffpremium, una delle aziende esterne che fornisce servizi a Casa Batlló, ha avuto disaccordi interni con alcuni dei suoi lavoratori, che hanno iniziato uno sciopero, dando vita a un’escalation di tensioni. I dipendenti di Staffpremium sono in sciopero dall’8 ottobre e da allora hanno continuato a protestare davanti al famoso edificio di Gaudí.
Dall’inizio dello sciopero, Casa Batlló ha subito minacce, diffamazioni e attacchi contro i suoi dipendenti, i suoi visitatori e contro lo stesso Patrimonio dell’Umanità.
La tensione ha raggiunto il culmine il 24 ottobre, alle ore 20 circa, quando una rivolta si è generata di fronte alla facciata. Un gruppo di manifestanti ha lanciato pietre contro l’edificio, causando la rottura di parte delle finestre originali del 1906, restaurate recentemente, con danni irreparabili. Allo stesso tempo altri manifestanti hanno sparato razzi e petardi davanti all’edificio, attaccando l’arredo urbano e i visitatori.
“Chiudiamo perché non esistono le condizioni per garantire sicurezza ai dipendenti, ai visitatori e al nostro Patrimonio dell’Umanità” ha dichiarato il direttore di Casa Batlló Gary Gautier, “nonostante l’assunzione di personale per la sicurezza. Chiudiamo per proteggere noi stessi dagli attacchi fisici e per proteggere l’edificio”.
Ripetutamente i manifestanti hanno utilizzato la situazione di pandemia da Covid-19 per instillare paura e diffidenza tra i visitatori di Casa Batlló, affermando che il monumento non era un luogo sicuro e causando inoltre una valanga di cancellazioni e di reclami da parte degli stessi visitatori. Tutto ciò nonostante l’attuazione delle misure di sicurezza anti-Covid.
I visitatori sono anche stati presi di mira da gruppi di manifestanti che erano entrati nel monumento, provocando rumore per compromettere deliberatamente la visita.
Nell’immagine, Casa Batlló
Casa Batlló chiude per proteggersi dai vandalismi e dalle diffamazioni di manifestanti |