Partiranno nel mese di luglio i grandi cantieri della Galleria dell’Accademia di Firenze: il museo, casa del David di Michelangelo, andrà infatti incontro a importanti lavori di consolidamento e restauro architettonico-strutturale e di rinnovo impiantistico col fine di migliorare la funzionalità del museo. Ci saranno interventi di restauro alla Sala del Colosso, con un intervento sulle capriate settecentesche (che risultano pesantemente ammalorate e dissestate), alla Gipsoteca Bartolini, e anche operazioni di manutenzione straordinaria degli impianti della Tribuna del David e della Galleria dei Prigioni. Per questi cantieri si è scelto di dare priorità alle questioni che riguardano la tutela e la conservazione oltre alla salute e alla sicurezza delle persone e dei beni esposti, così i maggiori sforzi si sono concentrati sul fronte impiantistico e strutturale, con particolare attenzione al sistema di climatizzazione, il cui mal funzionamento è lamentato da tempo.
I lavori riguarderanno anche il sistema di illuminazione della Galleria, con proiettori led, che illumineranno correttamente le opere esposte, con particolare riferimento alla conservazione, al risparmio energetico e alla diminuzione delle emissioni di calore. Inoltre sono già esecutivi anche i progetti di valorizzazione dell’ambiente museale e di miglioramento della sua fruizione, con la realizzazione del nuovo ingresso. Verrà poi rifatta la segnaletica che ad oggi è inadeguata è pressoché inesistente. La nuova identità visiva del museo sarà presentata il primo di luglio.
Alcuni interventi urgenti saranno avviati in anticipo sugli altri per guadagnare tempo: a luglio si comincerà infatti con la sostituzione di uno dei Gruppi Frigo, che sarà seguita da un intervento molto complesso sulle vasche di accumulo delle unità di trattamento aria delle sale del primo piano. A seguire, per consentire l’esecuzione di lavori al termine dell’intervento sulle capriate del Colosso, verrà progettato il nuovo impianto della sala del Colosso e saranno pianificate le operazioni di manutenzione straordinaria degli impianti a servizio della tribuna del David e della Galleria dei Prigioni. Gli interventi urgenti e indifferibili sia di natura impiantistica sia di tipo strutturale sono interconnessi tra loro e la loro attuazione sarà possibile solo a seguito di una attenta programmazione e organizzazione. I lavori sono realizzati grazie a Carlotta Matta, funzionario architetto della Galleria dell’Accademia dal 2018, e Gennaro Miccio, ingegnere, Responsabile Unico del Procedimento, già Segretario Regionale Piemonte.
“Quando ho avuto l’incarico come Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze”, dichiara Cecilie Hollberg, direttore del museo, mi sono assunta delle responsabilità importanti, inaspettate e sicuramente non sempre facili. Da oltre tre anni, abbiamo lavorato tantissimo e su vari fronti, tra cui la necessaria messa a norma dell’edificio che mi è stato assegnato, lavori impegnativi che non sempre fanno scena e ancor meno sono visibili. All’arrivo del nostro giovane ed eccellente architetto Carlotta Matta, nel nostro staff solo da un anno, le ho scaricato una ventina di pratiche, studiate e seguite da me personalmente, in mancanza di personale, nei due anni precedenti. Non avendo il nostro architetto l’anzianità per questi lavori, ho cercato e ho trovato un RUP (Responsabile Unico del Procedimento) nel lontano Piemonte, l’ingegnere Gennaro Miccio, da quarant’anni al servizio dei Beni Culturali. Senza la sua grande esperienza sicuramente ci saremmo persi nella giungla burocratica. Coinvolgendo i colleghi della Soprintendenza e degli altri musei, un vero micro-team eccezionale, finalmente ci troviamo qui insieme. Possiamo essere fieri e soddisfatti degli ottimi risultati raggiunti finora. Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito credendo nella strada da me scelta, nonostante fin dall’inizio non abbia seguito la via più comoda ma quella che ritenevo essere la strada più giusta per mettere in sicurezza questo museo e per portarlo in un futuro funzionale, climatizzato, sicuro, chiaro e illuminato. Non c’era da dare per scontato il fatto di trovare l’appoggio e la fiducia delle persone con cui collaboro molto volentieri e serenamente. Sono determinata nel procedere con ciò che abbiamo iniziato e facendo quello per cui mi hanno chiamato: portare la Galleria dell’Accademia di Firenze dall’Ottocento nel XXI Secolo".
“In questi anni”, sottolinea Gennaro Miccio, “è stata approfondita con l’ottima predisposizione del Dirigente responsabile la situazione critica e complessa della Galleria dell’Accademia, mai affrontata da decenni e senza una visione generale, cercando di capire le molteplici anomalie dei vari sistemi tecnologici. Procedure che hanno richiesto mesi di tempo per arrivare allo studio di fattibilità. Era necessaria una attenta ricerca per capire le cause delle enormi carenze e su quali fronti intervenire. Con costante ed incalzante insistenza si è ottenuto un quadro complessivo dei vari sistemi che, in maniera confusa e scoordinata, governano attualmente un sistema complesso come quello della Galleria dell’Accademia dove per decenni si sono sovrapposti interventi che hanno certamente ubbidito ad esigenze del momento ed a visioni parziali o contingenti, ma mai alla gestione organica e complessiva della struttura intesa come organismo unitario. Il risultato è quello di dover gestire un sistema frutto di una sommatoria di interventi che negli anni si sono succeduti senza nessuna visione generale del sistema. Questo lavoro propedeutico, ma necessario, non è stato né semplice e nemmeno rapido, ma ha finalmente consentito di avere a disposizione uno studio di fattibilità dal quale selezionare gli interventi più urgenti e necessari da quelli destinati a migliorare ed ottimizzare le condizioni del Museo, fino a poter ottenere un adeguamento, una modernizzazione ed un innalzamento del livello generale della funzionalità dell’intera struttura. Era necessaria una attenta ricerca per capire le cause delle enormi carenze che consentisse anche di capire e di programmare opportunamente su quali fronti intervenire, soprattutto per risolvere le gravi carenze degli impianti termici; ma anche gli aspetti strutturali non rivestono importanza secondaria, se si pensa alle gravi deficienze delle capriate in legno, note e documentate già da tempo, ma rispetto alle quali non c’è stato sino ad ora alcun provvedimento. Con questo strumento di base si è potuto affrontare una situazione così complessa con un minimo di scientificità e di conoscenza dei problemi, avviando le pur complesse procedure per ottenere delle progettazioni esecutive, per le quali c’è voluto il tempo imposto dalla normativa vigente e dalla complessità stessa degli argomenti affrontati. Attualmente si è nella fase di conclusione di alcune progettazioni che dovranno portare finalmente ad appaltare alcune importanti opere destinate a risolvere le problematiche più urgenti e necessarie: uno degli obiettivi, ad esempio, è quello di risolvere finalmente le non gradevoli condizioni climatiche all’interno delle sale, soprattutto nel periodo estivo, risultato che sarà certamente reso tangibile con la prossima stagione. Come sarà scongiurata ogni preoccupazione relativa alle condizioni delle capriate in legno al di sopra della sala del Colosso. La prospettata perdita da parte della Galleria dell’Accademia dell’autonomia di gestione farà rientrare quest’ultima nella vecchia, ma attualmente vigente, gestione amministrativa della contabilità generale dello Stato che prevede innanzitutto la perdita degli introiti derivanti dalla bigliettazione, l’attesa delle assegnazioni annuali delle risorse da parte del ministero, il rigido rispetto delle modalità di impegni delle spese e delle chiusure contabili ad ogni anno. Pertanto, un programma così incalzante e di complessa attuazione come prima illustrato, se privato della sicurezza di risorse sempre disponibili in ogni momento, non potrà che subire i ritardi ed i rallentamenti che hanno sempre caratterizzato la gestione operativa di queste strutture”.
Nella foto: la Gipsoteca Bartolini della Galleria dell’Accademia di Firenze
Grandi lavori alla Galleria dell'Accademia di Firenze. A luglio via a importanti restauri all'edificio |