Un'area multimediale per ripercorrere vita e opere di Alberto Burri, nel suo museo a Città di Castello


I Grandi Musei Burri di Città di Castello aprono una nuova area multimediale e documentaria per ripercorrere vita e opere di Alberto Burri.

Grandi novità, dal 12 marzo 2018, alla Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri di Città di Castello (Perugia), il grande museo interamente dedicato all’opera di Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995), uno dei più grandi artisti del Novecento: a 103 anni esatti dalla nascita di Burri inaugura infatti nel museo la nuova sezione Burridocumenta, che completa il progetto dei Grandi Musei Burri nella città umbra. Si tratta di un’area multimediale e documentaria che, attraverso innovativi strumenti visivi, consentirà di approfondire la conoscenza e la comprensione dell’opera di Alberto Burri e del contesto in cui si collocò. La nuova area integra le sezioni già presenti nel museo: quella delle opere dal 1948 al 1985, collocata a Palazzo Albizzini, e quelle dei grandi cicli degli anni Settanta-Novanta e dell’opera grafica, che invece trovano spazio negli Ex Seccatoi del Tabacco. È proprio negli Ex Seccatoi che trova accoglienza anche la nuova area.

Burridocumenta ripercorre tutta la vita di Alberto Burri con documenti, riproduzioni, inviti, cataloghi, video, film che offrono un panorama completo sulla sua carriera, sulla sua produzione, sulle sue esperienze pittoriche, scultoree e architettoniche, i suoi incontri con artisti e critici contemporanei, le mostre e le rassegne internazionali cui prese parte. Nella prima sezione il pubblico troverà dieci proiezioni multimediali che approfondiscono gli esordi dell’artista, l’incontro con il contesto italiano del dopoguerra e il soggiorno degli Stati Uniti, nonché lo sviluppo delle prime esperienze artistiche importanti di Alberto Burri, quelle che sarebbero poi diventate caratteristiche del suo fare arte: l’utilizzo di nuovi materiali come la tela di sacco, il ferro e il cellotex, il ricorso a tecniche compositive che rinnovarono il collage e l’assemblaggio, l’impiego del fuoco, l’elaborazione del monocromatismo. Si prosegue poi con documenti attorno ai lavori dell’ultima fase della carriera nonché sulla Fondazione Burri, l’ente voluto dall’artista stesso: si ripercorrono i momenti fondanti della sua istituzione oltre alle iniziative organizzate dalla Fondazione durante tutta la sua esistenza, dalla retrospettiva al Guggenheim di New York fino al completamento del Grande Cretto di Ghibellina e alla ricostruzione del Teatro Continuo di Milano.

Nella seconda sezione sarà invece possibile, attraverso l’uso di touchscreen, consultare testi, dépliant, riviste, cataloghi e documenti sull’attività di Alberto Burri. Spazio anche a una biblioteca multimediale con diversi documenti originali. Sarà inoltre possibile vedere film dedicati al grande artista e alla sua opera.

“I musei della Collezione Burri, la Biblioteca, l’Archivio storico e ora la Sezione documentaria”, si legge nella presentazione del progetto, “fanno di Città di Castello uno dei centri italiani più autorevoli e importanti, sia per qualità che per quantità di opere e documenti, ove apprendere e studiare l’arte di Alberto Burri e quella contemporanea del XX° secolo”. Per ogni informazione è possibile visitare il sito www.fondazioneburri.org.

Immagine: gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città del Castello, sede di una parte dei Grandi Musei Burri e della nuova sezione Burridocumenta. Ph. Credit G. Basilico

Un'area multimediale per ripercorrere vita e opere di Alberto Burri, nel suo museo a Città di Castello
Un'area multimediale per ripercorrere vita e opere di Alberto Burri, nel suo museo a Città di Castello


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