A Brescia nasce il Mita-Museo Internazionale del Tappeto Antico, con sede in via sostegno 32/a, nel quartiere Don Bosco, una delle zone periferiche più giovani e multietniche della città. Sarà ufficialmente aperto al pubblico a metà novembre ed è il centro culturale di Fondazione Tassara, proprietaria della più grande collezione privata al mondo di tappeti antichi, costituita dal collezionista Romain Zaleski: oltre 1330 manufatti provenienti da Asia, Europa e Africa e datati dal XV e al XIX secolo. Una collezione che copre sostanzialmente l’intera produzione mondiale della storia del tappeto.
Il centro, un’ex fonderia, sarà uno spazio pubblico aperto alla città, progettato dallo studio di architettura Obr. Si presenta come un tutt’uno in cui le parti sono in relazione tra loro attraverso il vuoto della corte centrale aperta allo spazio pubblico. Per questo Mita-Museo Internazionale del Tappeto Antico non intende essere solo un edificio, ma una relazione, un luogo d’innovazione e di creazione; uno spazio dove l’antica arte dei tappeti interagisce e si intreccia con la contemporaneità. La sua missione è da una parte la conservazione, la tutela e la valorizzazione di un patrimonio artistico di opere tessili a disposizione della Fondazione (l’esposizione sarà a cura di Giovanni Valagussa, curatore scientifico della collezione), dall’altra il viaggio dell’incontro e del confronto tra culture diverse rappresentate nella collezione, riconoscendo nella diversità della collezione stessa anche la nuova identità di Brescia.
Brescia, nasce il Mita-Museo Internazionale del Tappeto Antico |