Da martedì 31 marzo, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae propone nuove modalità di narrazione e di fruizione al pubblico in quest’emergenza sanitaria.
I canali social presenteranno un percorso immaginario e quotidiano tra le opere riemerse e misconosciute della mostra Après le déluge, curata dal direttore Andrea Bruciati, in collaborazione con Benedetta Adembri e Micaela Angle. La mostra è stata inaugurata lo scorso 10 febbraio presso il Santuario di Ercole Vincitore e Villa d’Este.
Si tratta di un significativo nucleo di beni archeologici, sottratti clandestinamente dal territorio italiano e recuperati dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, a cui si aggiungono opere su tela e fotografie provenienti da collezioni private. Capolavori accomunati da un’iconografia rispondente all’idea di paesaggio in età moderna e contemporanea, con profonde affinità con la storia delle Villae.
“L’interesse di questo progetto di comunicazione“ ha dichiarato Andrea Bruciati, direttore delle Villae ”deriva dalla possibilità di sottrarre ancora una volta all’oblio un patrimonio sommerso per recuperarlo, in modo alternativo ma complementare, alla pubblica fruizione, esaltandone la funzione identitaria. Abbiamo tutti bisogno di proiettarci, come il titolo stesso della nostra esposizione suggerisce, après le déluge, verso la bellezza, la condivisione e l’incanto. Jules Verne nei suoi romanzi sui mondi perduti ha raccontato come l’ignoto permetta di viaggiare con la mente, immaginando terre sconosciute o fondali inaccessibili. Non rassegnandoci alla perdita e alla distanza, invitiamo a una nuova avventura dello spirito che fruisca di strumenti diversi per attingere a un patrimonio perenne".
Immagine: Affresco romano con rappresentazione di giardino (I secolo d.C.)
Après le déluge, tra opere riemerse e misconosciute a Villa d'Este |