È fissata per sabato 13 novembre, in occasione della festa del patrono sant’Omobono, l’apertura del nuovo Museo Diocesano di Cremona, al quale sarà possibile accedere gratuitamente, previa prenotazione sul sito del museo appena creato, per tutto il fine settimana. Il museo, realizzato all’interno del Palazzo Vescovile grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Cremona e la Fondazione Arvedi Buschini, sarà presentato ufficialmente nel pomeriggio di venerdì 12 novembre in Cattedrale. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming.
Il museo sorge in una sede che unisce architettura storica e design contemporaneo, grazie al lavoro di recupero degli spazi: le sale del Museo Diocesano accoglieranno le opere d’arte sacra, che giungono dalla Cattedrale e da numerose parrocchie del territorio, per raccontare un territorio dalle profonde radici, dove hanno lavorato grandi artisti e dove la spiritualità nei secoli ha contribuito a formare la comunità. Il museo, fa sapere la Diocesi di Cremona, non vuole essere “sulla diocesi”, ma “della diocesi”, ovvero della sua storia, della sua tradizione di fede e del suo territorio, oltre che un luogo di conoscenza.
Il Museo Diocesano è ospitato nel piano seminterrato del Palazzo vescovile di Cremona, a pochi passi dalla Cattedrale e dal Torrazzo, che dominano la piazza centrale della città. Il museo si estende su di una superficie molto ampia (oltre 1.400 metri quadrati, molti dei quali su luoghi rimasti a lungo inutilizzati): gli ambienti (prima erano sale di servizio) sono stati recuperati e riadattati alla funzione di sale espositive grazie al lavoro di progettazione, a cura dell’architetto Giorgio Palù dello studio Arkpabi (già vincitore del Compasso d’oro ADI nel 2015 per l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona), che si è posto l’obiettivo di armonizzare il rispetto per la storia e le forme originarie con elementi di design e tecnologie all’avanguardia per conservare al meglio le preziose opere. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati della Fondazione Arvedi Buschini ed eseguiti dall’impresa Immobiliare Raffaella in accordo con la Soprintendenza competente di Cremona, Lodi e Mantova. Il Museo Diocesano andrà così a completare un “Parco Culturale Ecclesiale” (così la diocesi) con al suo centro la Cattedrale di Santa Maria Assunta e comprendente anche il Battistero e il Museo Verticale del Torrazzo che, dall’inaugurazione del novembre 2018, ha già fatto registrare un significativo aumento delle visite e un crescente interesse dei visitatori.
Quanto alle opere esposte, saranno oltre 120 e suddivise in 12 sale, organizzate secondo un percorso non cronologico ma tematico: le origini della Chiesa cremonese, dalla pietra di fondazione della Cattedrale a testimonianze degli insediamenti più antichi sul territorio; l’iconografia della Vergine Maria che coinvolge l’Assunta, titolare della Cattedrale, e santuari del territorio, a partire da quello di Caravaggio, dedicato a Santa Maria del Fonte, patrona della diocesi insieme a sant’Omobono; i crocifissi, con una collocazione speciale per la Grande Croce della Cattedrale; i santi intercessori, locali e universali; la sala del Tesoro dei Visconti di Pizzighettone; la sala della Tavola di Sant’Agata. Ad arricchire il Museo Diocesano ci sarà anche la collezione di arte sacra del cavalier Giovanni Arvedi e della moglie Luciana Buschini, anch’essa visibile nel percorso.
“Con gioia il 13 novembre, durante la celebrazione della solennità di sant’Omobono”, ha dichiarato il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, “la diocesi potrà ammirare il nuovo Museo Diocesano, una realtà che è occasione preziosa per tutti i cristiani, la comunità diocesana, ma anche per tutti i turisti che potranno e vorranno visitare la città di Cremona e ammirare questo ulteriore tassello del nostro patrimonio artistico e di fede. All’interno troveremo diverse sezioni che vogliono raccontare la fede attraverso l’arte di un territorio, quello della nostra diocesi”.
Nella foto, una sala del Museo Diocesano di Cremona
Apre un nuovo museo, il Museo Diocesano di Cremona, vicino al Duomo e al Torrazzo |