Lunedì 24 maggio apre per la prima volta al pubblico a Venezia palazzo Vendramin Grimani, dimora nel Settecento del doge Pietro Grimani. Per l’occasione la Fondazione dell’Albero d’Oro offrirà un inedito percorso espositivo che accompagnerà i visitatori attraverso le sale del primo piano nobile, alla scoperta della storia del palazzo, delle illustri famiglie che lo hanno abitato lungo sei secoli e degli interventi di restauro che lo hanno interessato negli ultimi mesi.
Il palazzo sarà visitabile con visite guidate su prenotazione, gratuite dal 24 maggio al 6 giugno 2021. Dal 7 giugno 2021 il palazzo resterà aperto al pubblico sempre su prenotazione e con visita guidata dal giovedì alla domenica.
Nel percorso museale sarà possibile ammirare opere sia antiche, tra cui arazzi, dipinti, arredi e altri oggetti, che contemporanee, come gli acquerelli del pittore francese Yvan Salomone, in prestito da collezioni private internazionali, italiane e veneziane. Inoltre, il percorso sarà arricchito dalle fotografie dell’artista Patrick Tourneboeuf (Parigi, 1966), al fine di raccontare attraverso l’occhio dell’architetto e fotografo francese l’evoluzione del palazzo prima e dopo i lavori. Questo lavoro costituisce la prima commissione della Fondazione dell’Albero d’Oro, che costruirà nel tempo anche la propria collezione. Il racconto delle collezioni d’arte disperse, iniziate dalla famiglia del doge Grimani, include un primo nucleo di dipinti appartenuti al palazzo: Ritratto di Andrea Contarini di Domenico Tintoretto, Imeneo di Sebastiano Ricci e Ritratto di Maria Ragazzoni di Francesco Montemezzano.
L’androne al piano terra ospita infine il progetto fotografico Invisibilia dell’artista veneziano Ugo Carmeni, rilettura in termini macroscopici di alcuni piccoli elementi formali di rilievo che decorano la facciata cinquecentesca di palazzo Vendramin Grimani, individuati e ripresi durante i lavori di restauro.
Grazie alla Fondazione dell’Albero d’Oro, istituzione culturale senza fini di lucro nata nel 2019 per volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti francesi e veneziani, appassionati di cultura legati a Venezia, Palazzo Vendramin Grimani torna a vivere. L’edificio è stato acquisito e restaurato grazie all’intervento di un fondo privato con l’obiettivo di restituirlo al pubblico come luogo di cultura.
Il nome scelto per la Fondazione è un omaggio diretto al ramo dei Grimani dell’Albero d’Oro che animò per secoli il palazzo: la famiglia diede alla Repubblica un doge, Pietro (dal 1741 al 1752), già ambasciatore in Inghilterra dove conobbe Isaac Newton e diventò socio onorario della Royal Society. Dal primo decennio del Settecento Pietro Grimani fece del palazzo un cenacolo illuminista, vivacizzato dalla presenza di esponenti di vari rami della cultura, dall’architettura alla poesia, dalle scienze alla filosofia. Oltre che raffinati collezionisti, i Grimani dell’Albero d’Oro furono importanti committenti di opere architettoniche, scultoree e pittoriche sia a Venezia che nei domini di terraferma e d’oltremare. I rivolgimenti seguiti alla caduta della Repubblica (1797) e alle varie divisioni ereditarie provocarono la dispersione delle raccolte d’arte della famiglia. La Fondazione dell’Albero d’Oro si propone, attraverso un futuro progetto espositivo, frutto di un’accurata ricerca ancora in corso, di ricomporre buona parte delle collezioni disperse.
Palazzo Vendramin Grimani intende rinascere come nuovo luogo di trasmissione, scambio artistico e culturale aperto a tutti coloro che amano Venezia e la frequentano. Parte importante della programmazione culturale della Fondazione è rappresentata da borse di studio, premi e progetti multidisciplinari, promuovendo ricerche e scambi internazionali in collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Residenze, workshop, incontri, concerti e mostre completeranno la ricca offerta culturale della Fondazione, e il terzo piano sarà destinato a foresteria, aree di lavoro e residenze artistiche.
Ph.Credit Ugo Carmeni e Fondazione dell’Albero d’Oro
Venezia, apre per la prima volta al pubblico palazzo Vendramin Grimani |