L’Accademia Carrara di Bergamo si rinnova e per consentirne i lavori chiuderà al pubblico, da quanto previsto, dal 29 agosto 2022 fino a gennaio 2023. Nel nuovo anno sarà quindi inaugurato il riallestimento degli interni, oltre alla prima mostra, mentre per il giardino occorrerà attendere fino al 23 giugno 2023.
La sede museale ha presentato infatti ufficialmente il progetto di riallestimento, in vista del 2023, in occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura. Secondo quanto previsto, il rinnovamento è "un investimento economico affrontato anche e soprattutto in un’ottica di sostenibilità e proiezione verso il futuro, che renderà la Fondazione Accademia Carrara un’ istituzione ancora più capace di realizzare una gestione attenta quanto aggiornata ai tempi. All’intero progetto sta lavorando il team della Fondazione in collaborazione con un gruppo di storici dell’arte, con il sostegno economico anche della Regione Lombardia. Il progetto architettonico è invece realizzato da Antonio Ravalli e dal suo team.
In un’ottica più funzionale, il piano terra accoglierà i visitatori e racconterà la storia dei donatori dell’Accademia, il primo piano ospiterà mostre temporanee e focus sulla collezione e il secondo piano sarà dedicato alla collezione permanente costituita da trecento opere suddivise in quindici sale espositive. L’Ala Vitali ospiterà, al piano terra, spazi destinati al restauro e alle operazioni di controllo dello stato di conservazione delle opere, mentre al primo piano sarà mantenuta la doppia funzione di auditorium e sala espositiva. Un percorso coperto collegherà i tre piani tra interno ed esterno per offrire un’inedita prospettiva nel contesto delle Mura Venete.
A giugno 2023 inaugureranno invece i giardini di PwC: un’area verde di oltre tremila metri quadrati che sarà accessibile a tutti. La denominazione si deve all’accordo siglato a inizio 2022 tra Fondazione Accademia Carrara e PwC Italia, che sosterrà i grandi eventi e le attività della Carrara nel 2023.
“Il museo ha compiuto una profonda riflessione sul proprio ruolo e si è disposto a ripensare se stesso, rivolgendo una particolare attenzione alle esigenze del pubblico”, ha dichiarato Maria Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia Carrara. “L’esito di questa ponderazione ha guidato le tante parti protagoniste della nuova Carrara: dal ridisegno dell’ordinamento delle collezioni d’arte e dei percorsi, al miglioramento sostanziale del collegamento tra i diversi livelli della sede storica, all’apertura dei giardini, facendo riguadagnare al museo un respiro e un contesto ambientale in precedenza nascosto”.
“È stato percorrendo le scale principali del museo che ho scoperto, attraverso una delle finestre, la presenza di un grande giardino terrazzato non in uso”, ha aggiunto l’architetto progettista Antonio Ravalli. “Così, nello sviluppo della nuova organizzazione della collezione, si è intravista la possibilità di un sostanziale miglioramento della funzionalità del percorso con la creazione di un collegamento esterno tra i piani. Anche attraverso un’analisi della consistenza delle strutture esterne e del loro valore storico, è cresciuta l’idea di coniugare l’opportunità funzionale della pinacoteca con la possibilità di rileggere la Carrara in relazione al contesto urbano in cui è inserita. Oltre a ottemperare al miglioramento dell’intero museo, il nuovo percorso si configura come una sorta di sospensione tra l’esperienza di visita dell’esposizione permanente e quella dei progetti temporanei e come un percorso narrativo che cerca di creare nuove relazioni tra il museo, il suo giardino, la presenza delle Mura Venete, offrendo prospettive inedite. Il tutto aprendo inoltre alla possibilità di introdurre nuovi servizi al pubblico e, in futuro, un collegamento a quel fantastico luogo che è il sottomura di Città Alta”.
L'Accademia Carrara sarà completamente rinnovata in vista di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 |