Siena si arricchisce di una nuova realtà museale: da domenica 8 maggio apre infatti al pubblico per la prima volta e in modo permanente la Casa Museo Palazzo Chigi Zondadari, grazie alla volontà di Flavio Misciattelli, presidente della Fondazione Palazzo Chigi Zondadari, che ha voluto restituire la struttura e le opere qui conservate alla comunità.
“Restituire il Palazzo Chigi Zondadari e le opere qui contenute alla comunità è per noi motivo di grande soddisfazione, dato anche l’impegno della famiglia a preservarne i capolavori che ripercorrono le vicende storico artistiche di Siena dal Trecento a oggi”, ha dichiarato Misciattelli. “L’apertura verso la contemporaneità e ai giovani artisti”, ha aggiunto, “inaugura una nuova stagione di committenze, com’era stato per i Chigi Zondadari, nell’ottica di instaurare un rapporto vivo e duraturo tra presente e passato, in cui i richiami e le suggestioni reciproche tessono la trama di un nuovo modo di vivere e conoscere l’arte”.
Voluto dal cardinale Antonfelice Zondadari (1655 - 1737) e dal fratello Bonaventura (1652 - 1719), primo Marchese Chigi Zondadari e progenitore di tutta la casata, il Palazzo, residenza senese della famiglia dal 1724, è stato l’ultimo a essere costruito in piazza del Campo, in prossimità del cosiddetto Chiasso Largo.
Nel suo aspetto attuale, l’edificio presenta la tipica architettura barocca-neoclassica di importazione romana del Settecento progettata da Antonio Valeri (1648 - 1736), ultimo allievo di Gian Lorenzo Bernini, chiamato per modernizzare e ampliare preesistenti costruzioni medievali divenute proprietà dei Chigi alla fine del Seicento.
Si tratta di un’architettura lineare, con cinque ordini di finestre, una corte interna e un agile scalone d’onore. Degli interni, il piano nobile è quello di maggior interesse con la fuga di saloni e di gallerie che ridisegnano la struttura rettangolare del palazzo. I soffitti affrescati, la collezione di opere d’arte di rilievo, la decorazione parietale di tre stanze a “corami” di manifattura veneziana degli anni Ottanta del Seicento, particolarmente preziosi e resistenti all’usura, restituiscono uno spaccato fedele della ricchezza e della qualità delle committenze volute dalla famiglia Chigi Zondadari a lavorare per il prestigio della casata.
Tra gli artisti di fama che lavorarono al palazzo, Placido Costanzi, allievo di Francesco Trevisani, uno dei più importanti artisti che si inserisce sulla scia di Carlo Maratta, e di Benedetto Luti. All’artista il cardinale Antonfelice Zondadari affidò l’esecuzione di alcuni affreschi con episodi della vita di papa Alessandro VII e del Cardinale Zondadari. Un altro pittore che ha lavorato al piano nobile è Marco Benefial, allievo del carraccesco Bonaventura Lamberti e autore di altri dipinti. Nell’Ottocento sarà Francesco Nenci a portare a compimento la decorazione delle sale.
A testimoniare l’attenzione e l’interesse dei Chigi Zondadari verso le arti e la bellezza una ricca collezione di opere d’arte, reperti archeologici, dipinti e sculture, tra cui spicca il busto di Alessandro VII di Gian Lorenzo Bernini.
In occasione dell’apertura della Casa Museo, sarà inaugurato Cortemporanea, il progetto che trasformerà la corte dello storico edificio in un luogo espositivo dedicato a lavori site-specific di artisti italiani e internazionali invitati da Flavio Misciattelli a interpretare liberamente lo spazio.
Il primo artista coinvolto è Pietro Ruffo che ha ideato NEVER TOO YOUNG TO MAKE A DIFFERENCE, titolo che rimanda uno degli slogan più rappresentativi dei Fridays For Future dedicati alle giovani generazioni e al loro impegno per il cambiamento delle politiche sociali e ambientali da parte dei governi mondiali. Si tratta di un’installazione costituita da una grande anfora in ceramica dipinta a mano, alta oltre due metri, e da alcune videoproiezioni ricche di personaggi che interagiscono con i simboli delle contrade. La mostra prosegue salendo le scale fino ad entrare nella Casa Museo, dove sono esposti mappamondi e altri vasi più piccoli.
Ogni anno la Casa Museo Palazzo Chigi Zondadari e Cortemporanea saranno aperte al pubblico da maggio a ottobre (quest’anno fino al 29 ottobre).
Nei mesi di novembre-dicembre e gennaio-febbraio sarà invece visibile Il pollaio, un piccolo spazio con una vetrina su strada, in corrispondenza dell’ingresso del Palazzo di vicolo dei Pollaioli, che sarà a disposizione di due giovani artisti toscani.
Orari e prenotazioni:
- dall’8 maggio al 19 giugno 2022: dal lunedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 13.00, solo su appuntamento prenotando la visita guidata all’indirizzo fondazione@palazzochigizondadari.com. Gruppi massimo 15 persone. Possibilità di concordare aperture straordinarie pomeridiane o private su richiesta;
- dal 20 giugno al 29 ottobre 2022: dal martedì al sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00, solo su appuntamento prenotando la visita guidata all’indirizzo fondazione@palazzochigizondadari.com. Gruppi massimo 15 persone. Possibilità di concordare aperture straordinarie pomeridiane o private su richiesta.
Apre a Siena la Casa Museo Palazzo Chigi Zondadari, nuova realtà museale |