Dal 19 febbraio 2022 giungerà a Palazzo Maffei - Casa Museo a Verona, nella sala dedicata al Futurismo, una copia originale del quotidiano francese Le Figaro con il Manifeste du Futurisme di Filippo Tommaso Marinetti, unendosi dunque ad alcune delle opere futuriste più significative della collezione Carlon. Era il 20 febbraio 1909 quando sulla prima pagina di Le Figaro venne pubblicato il Manifesto del Futurismo: lo storico quotidiano francese sancì così 113 anni fa la nascita di una delle significative avanguardie di primo Novecento.
Nella divulgazione dei principi futuristi, anche Verona ebbe un importante ruolo, poiché l’Arena, quotidiano della città, fu uno dei sette giornali della penisola ad anticipare di alcuni giorni la pubblicazione del famoso Manifesto, il 9 febbraio.
A testimonianza, a Palazzo Maffei sarà il facsimile della prima pagina dell’Arena del 9 febbraio 1909, rinvenuta negli archivi storici del quotidiano, grazie alla collaborazione del Gruppo editoriale Athesis. “Il movimento futurista ha sempre affascinato mio padre per la sua portata innovativa”, ha spiegato Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei. “ Ecco perché un nucleo importante della collezione è dedicato ai maggiori protagonisti del movimento. Le sale dedicate al Futurismo si aprono con un’opera quasi programmatica di Mario Schifano che riprende e reinterpreta una fotografia famosa del 1912, realizzata proprio per Le Figaro con Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini, in occasione della loro prima mostra a Parigi. A Palazzo Maffei il pubblico trova opere di tutti questi artisti, mancava solo l’ideologo del Futurismo, Marinetti, ed ora è anche lui”.
Nelle sale del Futurismo nella Casa Museo trovano spazio lavori di Giacomo Balla, tra cui Compenetrazioni iridiscenti 1 del 1912, che vede l’artista futurista impegnato nella resa del dinamismo e delle rifrazioni luminose, evocando le sequenze delle onde elettromagnetiche attraverso moduli geometrici, e Mercurio che passa davanti al sole del 1914. Linea di velocità e vortice è invece una sorta di installazione in ottone cromato ideata da Balla negli stessi anni ma realizzata intorno al Trenta, quando l’artista si mostra vicino alle posizioni degli aeropittori e alle loro formulazioni su tela di strutture a vortice dinamico nello spazio. Significativo anche Linea - forza del pugno di Boccioni, probabile cartone preparatorio per un arazzo progettato per l’Exposition des arts décoratifs di Parigi del 1925.
Nell’immagine, sala dedicata al Futurismo a Palazzo Maffei.
20 febbraio 1909: Le Figaro pubblica Manifesto del Futurismo. Esposta a Verona la copia originale |