160° anniversario Unità d'Italia: nuovo allestimento per i Musei Reali di Torino


Nuovo allestimento per i Musei Reali di Torino in occasione del 160° anniversario dell’Unità d’Italia. Arriva la carrozza di Vittorio Emanuele II.

Dal 17 marzo, in occasione del 160° anniversario dell’Unità d’Italia, i Musei Reali di Torino, anche se per il momento non è possibile visitarli a causa delle chiusure per le misure restrittive anti-Covid, presentano un nuovo allestimento. In particolare, nella Rotonda dell’Armeria Reale, arriva la carrozza di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia dal 1861 al 1878 e di cui nel 2020 si è celebrato il duecentesimo anniversario della nascita. 

La carrozza sarà  collocata a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto. Appartenente alle Collezioni Presidenziali del Quirinale, la carrozza denominata Mylord, ricordata negli inventari con la definizione antica di ’Polonese’ o ’Polacca’, era uno dei mezzi di trasporto preferiti dal re che utilizzava nelle sue uscite private a Roma. È un modello aperto e basso, privo di portiere, a quattro ruote e a due sedili con cassetta di guida per il cocchiere, realizzata dalla ditta romana dei fratelli Casalini. Oggi la carrozza rientra nel nucleo più antico e prezioso della Collezione Presidenziale. 

Viene presentato anche il nuovo allestimento Le armi del Re: una selezione di ventuno oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che appartenevano alle ricche raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Oltre alle armi, la collezione comprende bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali, tra cui i doni diplomatici o le armi che ricordano le battaglie del Risorgimento, o altri legati agli interessi personali del re, soprattuttola caccia, documentata da una ricca collezione di fucili e coltelli. 

Il nuovo allestimento comprende anche due armature giapponesi, la B. 53 e la B. 54, entrambe donate al sovrano dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, a pochi anni di distanza dalla firma del trattato di amicizia e commercio che dava il via alle relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese. Doni prestigiosi che testimoniano la cura nel realizzarle e la scelta dei materiali impiegati. La prima armatura è un apparato difensivo leggero utilizzato per lo scontro a piedi. A differenza della B. 53, montata già nell’Ottocento su un manichino, l’armatura B. 54 è stata riproposta nel suo insieme solamente ora, per sottolinearne l’aspetto unitario e facilitarne una più immediata lettura. Le due armature, con le collezioni extraeuropee, vennero allestite nella Rotonda dell’Armeria Reale, sala in cui furono sistemate anche le raccolte di Vittorio Emanuele II.

L’Armeria Reale conserva attualmente oltre cinquemila opere

“La collezione dell’Armeria Reale di Torino occupa un posto di riguardo nel contesto europeo, ma la sua valorizzazione non è né facile né scontata, dato l’impianto fortemente storicizzato degli spazi e l’impronta ottocentesca che contraddistingue il suo primo ordinamento” sottolinea Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali. “Esprimo, quindi, un sincero ringraziamento alla Presidenza della Repubblica per questo prestito che costituirà un elemento inedito di attrazione e di leggerezza nel severo circuito delle vetrine palagiane, contribuendo anche a rafforzare il legame simbolico tra la nostra capitale attuale e il Palazzo Reale di Torino, prima sede della casata sabauda e luogo in cui prese forma la prima carta costituzionale della nazione”. 

"Il nuovo allestimento Le armi del Re si propone di valorizzare un nucleo di oggetti poco noti ma di particolare rilievo, sia dal punto di vista storico sia per il loro pregio“ dichiara Giorgio Careddu, curatore delle collezioni d’arte dell’Armeria Reale. ”Le sciabole e le spade, per lo più di rappresentanza, furono offerte al re come segno di gratitudine per il ruolo avuto nel processo storico che portò all’unificazione dell’Italia. Le armi da fuoco sono invece, nella maggioranza dei casi, doppiette da caccia realizzate da Filippo Panataro, armaiolo personale di Vittorio Emanuele II, e dai più importanti produttori europei dell’epoca".

160° anniversario Unità d'Italia: nuovo allestimento per i Musei Reali di Torino
160° anniversario Unità d'Italia: nuovo allestimento per i Musei Reali di Torino


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