Quella che secoli fa fu la villa di svago di Paolo Guinigi, signore di Lucca, ospita oggi il Museo Nazionale di Villa Guinigi, una delle più interessanti raccolte della Toscana e dell'Italia. Con una collezione che parte fin dall'antichità, ovvero dalle testimonianze degli insediamenti antichi nella piana del Serchio, il percorso si snoda attraverso secoli di storia: dagli etruschi a Pompeo Batoni, con in mezzo arte romana, produzioni della Lucca medievale come croci dipinte e pale, opere del Rinascimento lucchese (da non perdere le sculture di Matteo Civitali) e non solo (presenti anche opere di grandi artisti come Fra' Bartolomeo e Amico Aspertini), Manierismo, Controriforma e Barocco con autori del calibro di Guido Reni, Cigoli, Giorgio Vasari, Federico Zuccari, Pietro Paolini.
Nuova puntata della nostra rubrica “Musei d’Italia”, nuova città da scoprire insieme a noi! Ed eccoci a Lucca, città della Toscana caratterizzata dalle mura, interamente percorribili, che la circondano e dal grande numero di chiese presenti, tanto da farla denominare “la città delle cento chiese”. Ad arricchire Lucca sono inoltre i campanili e le torri che svettano imponenti, nonché i graziosi giardini e cortili interni che impreziosiscono antichi edifici.
Nel Quattrocento, l’allora signore di Lucca Paolo Guinigi portò grande prestigio alla città e si preoccupò di dare importanza alla cultura, proteggendo letterati e artisti, tra cui Jacopo della Quercia. Ricordiamo infatti che fu proprio quest’ultimo a realizzare la bellissima tomba di Ilaria del Carretto, moglie di Paolo Guinigi, all’interno della Cattedrale di San Martino: una bella ragazza sembra stia riposando tranquillamente tenendo vicino ai suoi piedi un cane, simbolo di fedeltà coniugale.
Il signore della città, che la governò per trenta anni, fece costruire a partire dal 1413 una grande villa per i suoi svaghi appena fuori dalle mura cittadine (quelle più antiche: con l'espansione moderna, quella delle mura che oggi ammiriamo, la villa è stata inclusa nella cerchia muraria): questa ancora oggi si presenta con il suo ampio loggiato da cui si accede all’interno dell’edificio, edificio che ospita il Museo Nazionale di Villa Guinigi.
Ilaria all'ingresso del Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca |
Le opere esposte vi permettono di ripercorrere la storia di Lucca dalle origini fino al XVIII secolo. Al piano terra sono raccolte le testimonianze delle civiltà antiche che sono state scoperte durante gli scavi archeologici nella zona di San Concordio, come vasi cinerari provenienti da una necropoli, oreficeria, monete, bronzetti. Successive a queste cinque sale del piano terra, dove sono presenti anche testimonianze di arte romana, si giunge al primo piano, dove troviamo la sezione dedicata al periodo che va all’alto medioevo al romanico e che mostra l’intensa attività dei lapicidi, tra cui emergono le opere dello scultore Biduino.
Proseguendo arriviamo alla sezione che comprende opere che vanno dal gotico al rinascimento: una bellissima scultura in marmo di Tino di Camaino raffigurante la Madonna col Bambino, la Croce dipinta di Deodato Orlandi, artista lucchese duecentesco, il Trittico di Spinello Aretino, uno spettacolare Polittico di Priamo della Quercia, fratello di Jacopo, e altre opere di Zanobi Macchiavelli e Bartolomeo Bulgarini. Vi è inoltre un’Annunciazione realizzata da un seguace di Memling, dipinto fiammingo che testimonia la presenza di opere nordeuropee in città.
Ilaria in una sala del museo. Alle sue spalle, il Vir Dolorum di Matteo Civitali e due pale di Vincenzo Frediani |
Maggior esponente del Rinascimento lucchese è Matteo Civitali di cui sono esposte tre Madonne col Bambino, una in marmo e due in terracotta dipinta, due busti raffiguranti l’Ecce Homo e la sconvolgente statua in legno raffigurante il Vir Dolorum. Di Zacchia da Vezzano sono la Madonna in trono tra i santi Sebastiano e Rocco e l’Assunzione della Vergine. Molto belle la Madonna tra i santi Giorgio, Giuseppe, Giovanni Battista e Sebastiano, realizzata da Amico Aspertini, il Padre Eterno benedicente tra le sante Maddalena e Caterina da Siena e la Madonna della Misericordia, opere di Fra Bartolomeo. Di quest’ultimo artista abbiamo anche la Madonna in trono tra i santi Stefano e Giovanni Battista: accanto a questo dipinto, curiosamente è esposta un’opera ottocentesca, da poco acquistata, che raffigura fra’ Bartolomeo, assieme ad altri domenicani, mentre realizza proprio il dipinto!
Per l’ultima sezione dedicata al periodo compreso tra la Controriforma e il Neoclassicismo scendiamo nuovamente al piano terra e possiamo ammirare opere come il Cristo consegna la chiavi a san Pietro di Federico Zuccari, l’Adorazione dei Magi del Cigoli, l’interessante Allegoria della libertà lucchese di Paolo Guidotti, il Cristo crocifisso tra i santi Caterina d’Alessandria e Giulio di Guido Reni, il Martirio di san Bartolomeo e altre opere di Pietro Paolini, come l’enorme Convito di Gregorio Magno, mentre di Pompeo Batoni sono l’Estasi di santa Caterina e il Martirio di san Bartolomeo.
Un museo consigliato da Finestre sull’Arte!
Il Museo Nazionale di Villa Guinigi si trova nel centro storico di Lucca, all'interno delle mura, molto vicino a Porta Elisa. Volendo arrivare in automobile, nelle vicinanze sono molti i parcheggi: sono pressoché tutti a pagamento, ma se si ha fortuna, in qualche stradina laterale poco trafficata si riesce a trovare un posto libero. Per chi arriva in stazione, il museo dista quasi mezz'ora a piedi, altrimenti si può prendere l'autobus (linea numero 17) e scendere in prossimità di Porta Elisa. Per info su biglietti, orari e modi di visita, consigliamo il sito ufficiale dei musei di Lucca, www.luccamuseinazionali.it, dove si possono trovare molte informazioni sul Museo oltre a una vasta selezione di immagini delle opere d'arte conservate al suo interno.
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Ilaria Baratta