Lucca, Museo Nazionale di Palazzo Mansi

Musei d'Italia

2012, Settima puntata

Ilaria oggi ci porta nella bellissima città murata di Lucca per farci scoprire il Museo Nazionale di Palazzo Mansi. Allestito nelle sale del palazzo che fu residenza della nobile famiglia lucchese, il museo ci offre ambienti splendidi con sale affrescate che conservano ancora molti degli arredi antichi, e una pinacoteca con opere di grandissimi artisti (il Ghirlandaio, Domenico Beccafumi, Bronzino, Tintoretto, Domenichino, Luca Giordano, Salvator Rosa e ovviamente i lucchesi, come Pompeo Batoni, Pietro Paolini, e tanti altri). Un museo, quello di Palazzo Mansi, che di sicuro ha molto per stupire i visitatori... !

Lucca ha il fascino della città di un tempo e ne abbiamo immediatamente la sensazione trovandoci di fronte alle mura che circondano per intero la parte più antica, il cuore della città. Il suo simbolo è la Torre dei Guinigi, caratteristica per il gruppetto di lecci che si elevano sulla sua sommità, da cui il panorama è fantastico. I Guinigi erano una nobile famiglia che aveva preso il controllo di Lucca già dal Trecento e il loro dominio si interruppe nella seconda metà del Quattrocento quando Paolo Guinigi, marito di Ilaria del Carretto, alla quale è dedicato il monumento funebre, opera di Jacopo della Quercia, che si trova all’interno del Duomo cittadino, fu deposto e venne restaurata la repubblica.

Ilaria davanti all'ingresso di Palazzo Mansi
Ilaria davanti all'ingresso di Palazzo Mansi, con la carrozza in secondo piano!
Un’altra importante famiglia fu quella dei Mansi, conosciuti in gran parte dell’Europa come commercianti di tessuti, in particolare di seta; la loro fama li portò ad avere rapporti stretti con le famiglie nobili lucchesi e non solo (addirittura intrattennero rapporti anche con i Medici), tanto da arrivare ad acquistare quello che oggi è Palazzo Mansi. Una aspetto subito particolare e interessante da notare del palazzo è il contrasto che si crea tra l'esterno, severo, austero e senza decorazioni, e l'interno molto lussuoso e ricco di decori: caratteristica comune a molti dei palazzi nobiliari lucchesi.

Passato l’ingresso, dove è posta un’antica carrozza, e l’atrio con alle pareti gli stemmi, si sale al primo piano. La stanza da ballo (Sala della Musica), realizzata per le nozze di Carlo Mansi con Eleonora Pepoli, è molto ampia ed è molto bella perché ai lati, sulle pareti, appaiono due grandi affreschi raffiguranti uno il Giudizio di Paride e l’altro la scena in cui Enea con suo padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio scappano da Troia in fiamme, mentre sulla volta abbiamo il Convito degli dèi: le opere furono realizzate da Giovan Gioseffo Dal Sole che eseguì gli affreschi, mentre le quadrature si devono a Marco Antonio Chiarini.

Seguono le quattro Camere di parata (tappezzate interamente da grandi arazzi circondati da cornici dorate) che portano all’ambiente più suggestivo, l’alcova, il luogo dove gli sposi consumavano il loro matrimonio la prima notte di nozze (anche se non c’era così tanta intimità poiché erano solo le tende del letto a baldacchino che “nascondevano” i due dagli sguardi indiscreti dei domestici che passavano). Questa stanza è tutta decorata sui toni dell’oro e il soffitto è impreziosito da un dipinto che rappresenta Cupido e Psiche, simbolo dell’amore. Si arriva poi agli appartamenti privati che comprendono le due stanze da letto con ognuna il suo anticamera e la sala da pranzo, dalle dimensioni molto ridotte. Qui troverete anche altri dipinti di pittori come Pietro Paolini (il Mondinaro e il Pollarolo), Mario dei Fiori, Luca Carlevarijs.

Arriverete però alle Camere di Parata e agli appartamenti privati dopo aver visitato la Pinacoteca del palazzo (il percorso infatti dalla Pinacoteca è a ritroso), che raccoglie importanti opere italiane e fiamminghe: per la maggior parte quest’ultime opere furono portate in dote da Camilla Parensi quando sposò Raffaello Mansi. Vediamo La continenza di Scipione di Domenico Beccafumi, Battaglie di Salvator Rosa, alcuni ritratti realizzati da pittori come Pontormo (Ritratto di giovanetto), Bronzino (Don Garzia de' Medici bambino), Tintoretto, o ancora opere del Ghirlandaio, di Luca Giordano (il San Sebastiano), Jacopo Vignali (Tobiolo e l'angelo), Federico Zuccari, Pietro Testa (Trionfo di Galatea), il Cigoli, il Domenichino.

Al secondo piano troviamo una serie di ritratti e dipinti realizzati da artisti come Pompeo Batoni, Bernardino Nocchi, Stefano Tofanelli, Michele Ridolfi, Michele Marcucci e tanti altri. Per concludere, Palazzo Mansi, assieme a Villa Guinigi, rappresenta la residenza tipica delle famiglie nobili di Lucca. Da visitare!




Informazioni utili



Il Museo Nazionale di Palazzo Mansi si trova a Lucca in via Galli Tassi, in pieno centro storico (all'interno delle mura). Per chi arriva a Lucca con mezzi propri, all'interno delle mura e anche all'esterno nelle immediate vicinanze ci sono diversi parcheggi, tutti però a pagamento (e dentro le mura sono anche piuttosto costosi). Se volete evitare di pagare il parcheggio, ci sono diverse strade poco fuori dalle mura dove poter lasciare l'auto: suggeriamo in particolare via Giovanni Sercambi, (è in una zona residenziale e non vi sarà difficile trovare parcheggio), e con una passeggiata di circa dieci-quindici minuti riuscirete a raggiungere il Museo. Per chi arriva in treno la stazione è subito fuori dalle mura, e anche in questo caso è possibile arrivare al Museo di Palazzo Mansi a piedi in circa un quarto d'ora. Per le info su costi, orari e modi di visita consigliamo di visitare il sito www.luccamuseinazionali.it, che è anche molto ricco di informazioni sulla storia del Palazzo e dei suoi ambienti e ospita anche le immagini di molte delle opere d'arte con un pratico motore di ricerca per cercarle nel sito.




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Ilaria Baratta








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