Mantova, Palazzo Te

Musei d'Italia

2012, Terza puntata

"Musei d'Italia" ci porta oggi nella città d'origine di Ilaria, Mantova: non c'è quindi miglior guida di lei per farci scoprire le meraviglie di Palazzo Te! Nato come residenza di piacere della famiglia Gonzaga, il palazzo ospita grandi capolavori d'arte (come i bellissimi affreschi di Giulio Romano... e tra l'altro il palazzo stesso è opera di Giulio Romano, che vi fu impegnato quindi sia in qualità di architetto che in veste di pittore) ed è sede di mostre ed eventi. Sono molte le curiosità nascoste tra le pareti e le cosiddette "camere" del palazzo (l'unica "Sala" è la "Sala dei cavalli"), e Ilaria oggi ce ne racconta qualcuna... !

“Mantua me genuit” avrebbe detto Virgilio, ed è un po’ così anche per me, dato che le mie origini sono per metà mantovane. Ma state tranquilli, non sarò di parte nel raccontarvi le bellezze della mia seconda città! Mantova è ricca di arte e di cultura per chi la vive e la visita e le sue iniziative attirano tantissime persone provenienti da tutta l’Italia; una di queste è il Festival della Letteratura che ogni anno a settembre propone numerosi incontri con scrittori, critici e personaggi dello spettacolo.

Ilaria nel cortile di Palazzo Te
Ilaria nel cortile di Palazzo Te a Mantova. Sulla destra potete intravedere la Loggia delle Muse

Un tempo qui dominavano i Gonzaga, una nobile famiglia che in quanto tale possedeva molte residenze in città e nei dintorni. La dimora ufficiale era il Palazzo Ducale, meraviglioso e ampio edificio che si estende nell’altrettanto bellissima e centralissima Piazza Sordello (parlerò più approfonditamente del Palazzo Ducale in un’altra puntata di questa rubrica).
In passato Mantova era circondata da quattro laghi (oggi tre) e vicino all’isola della città propriamente detta sorgeva un’altra isola chiamata Teieto. Quest’ultima divenne nel Cinquecento il luogo di svago della famiglia Gonzaga: stalle per i cavalli di razza e una grande casa padronale furono fatti costruire per ordine di Francesco II. In seguito si progettò la ristrutturazione delle proprietà e per questo compito venne incaricato Giulio Romano, ma alla vista del modello di palazzo proposto, Federico II accettò senza indugi. Quello sarebbe diventato il palazzo per il tempo libero e lo svago, oltre che luogo adatto a ospitare personaggi illustri.

Palazzo Te, dal nome dell’isola su cui anticamente sorgeva, è immerso nel verde di grandi giardini e ha un aspetto quadrangolare con un ampio cortile interno.
Il percorso si apre con la Camera di Ovidio o delle Metamorfosi per le raffigurazioni che rappresentano scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, come il Giudizio di Paride, Bacco e Arianna, Apollo e Marsia, Orfeo agli inferi. Molto utili alla visita sono le schede descrittive presenti in ogni sala.

Palazzo Te a Mantova
Palazzo Te, il lato che dà sui giardini

Proseguendo si attraversano la Camera delle Imprese: le “imprese” sono simboli formati da un’immagine e da un motto, che raccontavano vicende legate alla vita privata e amorosa della famiglia; una di queste “imprese” è la salamandra accompagnata dal motto in latino “Quod huic deest me torquet”, cioè “ciò che a lei manca mi tormenta”, alludendo alla passione amorosa di Federico II Gonzaga per Isabella Boschetti, passione che la salamandra non teme in quanto ritenuta insensibile al fuoco. Si arriva quindi all’attigua Camera del Sole e della Luna, così detta per l’immagine del carro del Sole seguito da Diana (la Luna) rappresentata da due cavalli, uno bianco e l’altro nero, poiché la luna si muove sia di giorno che di notte (la decorazione è attribuita a Francesco Primaticcio). Oltrepassando la porta si arriva nella Loggia delle Muse: quest’ultima raffigura in modi diversi l’invenzione poetica ispirata dalle Muse, concetto sottolineato dalla presenza del poeta Virgilio che spunta da una fonte posta accanto alla ninfa che personifica Mantova. A questo tema, in particolare ai diversi modi in cui è stato rappresentato Virgilio nell’arte, è stata dedicata un’interessante mostra tenutasi fino a gennaio 2012 proprio qui a Palazzo Te, dal titolo “Virgilio. Volti e immagini del poeta”.

E ancora si attraversano la Sala dei Cavalli, che prende il nome dalle riproduzioni a grandezza naturale dei cavalli della scuderia gonzaghesca (alcuni dei quali con il loro nome: Dario, Battaglia, Glorioso e Morel Favorito), e la Camera di Amore e Psiche, dove sono raccontate, con i bellissimi affreschi di Giulio Romano, le vicende della storia d’amore tra i due personaggi e altri amori tra dèi e uomini.

Entrando nella Camera dei Giganti affrescata da Giulio Romano ci si accorge subito di essere circondati da un vero capolavoro e di trovarsi nell’ambiente più fantastico del Palazzo; ci sente parte integrante di questo tutto pittorico.
La scena rappresentata è la caduta dei Giganti tratta dalle Metamorfosi di Ovidio: questi esseri enormi sono schiacciati da colonne, pietre, edifici come punizione alla terribile e impensabile idea di attaccare l’Olimpo e sostituirsi agli dei, i quali dall’alto, guidati da Giove, puniscono i Giganti scagliando fulmini e scatenando forti venti, in modo tale da distruggere tutto ciò che li circonda. Uscendo, nel cortile interno, ci si può recare nell’Appartamento del Giardino segreto, rifugio spirituale di Federico II decorato a stucco e affrescato, e nella Grotta, decorata con rappresentazioni di imprese della famiglia Gonzaga e con episodi della storia tratta dall’Orlando Furioso della maga Alcina e di Astolfo.
E dopo aver visitato anche l'ultimo ambiente, abbiamo proprio l'impressione di lasciare un palazzo che nasconde vere meraviglie!




Informazioni utili



Palazzo Te si trova a Mantova, in posizione leggermente decentrata, ma è raggiungibile da Piazza Sordello con una piacevole passeggiata di circa mezz'ora. In alternativa sono diversi gli autobus che fermano in zona (anche perché è una zona molto frequentata e vicino al palazzo si trova anche lo stadio di Mantova). Per chi volesse raggiungere Mantova e Palazzo Te con l'automobile, ci sono diversi parcheggi nelle vicinanze, sia a pagamento che liberi (questi ultimi si trovano soprattutto in viale Isonzo e nelle sue vie traverse). Nei giardini a fianco del palazzo ci sono poi molti chioschi (aperti soprattutto in primavera e in estate) dove si può mangiare o bere qualcosa dopo la visita... ! Per info su orari e modi di visita vi consigliamo come sempre di consultare il sito ufficiale: www.palazzote.it, ottimo anche per approfondire la conoscenza del palazzo. Per informazioni sugli eventi in corso invece vi suggeriamo il sito del Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te, sempre aggiornato e ricco di informazioni: www.centropalazzote.it.




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Ilaria Baratta








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