Dal 2 ottobre al 30 novembre 2021, la Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, a margine della mostra Evergreen di Bertozzi & Casoni in corso presso la sede di Dogana (San Marino) della galleria, in una sala collaterale dedicata ai nuovi progetti espone al pubblico in anteprima le opere inedite del giovane artista Zeno Bertozzi con la mostra personale Con tatto: Zeno Bertozzi, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha già partecipato a varie mostre collettive e questa è la sua prima personale.
I suoi lavori iniziali hanno avuto come termine di confronto e di sperimentazione opere dell’antichità quali busti di Andrea della Robbia o la Venere di Milo, opera, quest’ultima, in mostra. Operando su calchi in gesso, Zeno Bertozzi ha selettivamente proceduto in una sorta di tatuaggio plastico del tenero materiale ottenendo effetti che stanno tra la calcificazione ossea, un effetto naturale e concrezioni della più diversa natura. Ne risulta una riflessione su un tempo che può alterare e variare superfici eterne per la loro classica bellezza e sul rapporto tra un epitelio perfetto e ammirevole (opera del pensiero e della mano dell’uomo) e un interno di ben diversa origine e aspetto. Sotto il segno della metamorfosi, questo tipo di intervento, minuziosamente eseguito con la punta fine di un bulino, è stato poi ripetuto sulle altre opere presenti in mostra: lastre circolari o rettangolari (quasi suprematiste o minimaliste nella loro tautologica presenza) innescando anche per l’arte moderna un percorso di ritorno alla conformazione originaria delle materie e, in fondo, alla natura.
“Nel mio lavoro”, afferma Zeno Bertozzi, “ho cercato di rappresentare la mia ossessione, che è mirata verso la ripetizione manuale del segno. Una ripetizione costante, che include sempre l’idea di tempo, attraverso una contemplazione ripetitiva che plasma la materia attraverso aghi di ferro, creando crateri e forme che si trasformano nell’unità di misura dell’invisibile scorrere del tempo. Un’ossessione che si estingue quando oltrepasso con un foro la lastra”.
“Presto molta attenzione”, aggiunge l’artista, “alle varie possibilità che può dare il materiale che utilizzo, dalla ceramica nei lavori iniziali, al gesso, materia abbastanza tenera che si presta ad essere lavorata con metodi semplici. Quando la superficie è alla giusta durezza inizio una sorta di tatuaggio plastico, una ripetizione di pressioni manuali eseguite con un ago di ferro sul tenero materiale, un elaborazione calma e ossessiva che trasforma l’opera lentamente. Una ripetizione prudente e di massima concentrazione per ovviare ad errori con attenzione scrupolosa, questa insistenza sempre cercata è in grado di generare una contemplazione con la quale è possibile immergersi in una mia dimensione, attraverso calma e pazienza aiutando il nostro sguardo a cogliere e trattenere un’intimità che spesso sfugge. Un fare e un movimento che insegue il tempo, non per raggiungerlo ma per arrivare a concepire la sua meccanica e irripetibilità”.
Nato a Castel San Pietro Terme nel 1994, Zeno Bertozzi frequenta dal 2015 l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove ha iniziato ad elaborare e sperimentare in campo scultoreo, avvicinandosi così alle sue prime sculture, e lavorando allo stesso tempo presso lo studio Bertozzi & Casoni. Parallelamente agli studi ha preso parte a varie mostre collettive tra le quali: Garten, Correggio, 2016; Radice Quadrata, Imola, 2017; Nouvelle Vague 9, “Nuovi soggetti della ricerca visiva”, Russi, 2018; Index, Opentour 2018, Labs Gallery Arte Contemporanea, Bologna, 2018; To be going to, Opentour, P420 Arte Contemporanea, Bologna, 2019; Tassellation, Ex - Forno Mambo, Bologna, 2019.
Nella sua ricerca, Zeno Bertozzi cerca sempre di includere la dimensione del tempo che trasforma l’opera lentamente attraverso la sua mano, un’ossessione che estingue quando oltrepasso con un foro l’opera, intrappolando in quel momento un istante. Il tempo senza un azione o un istante che porti con se un evento è, secondo l’artista, pura astrazione. “Attraverso il mio lavoro”, conclude l’artista, “ho cercato di rintracciare quell’istante, che si concretizza nelle piccole mutazione che si svolgono in un apparente immobilità”.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Galleria Claudio Poleschi. Di seguito alcune opere di Zeno Bertozzi.
Titolo mostra | Zeno Bertozzi. Con tatto | Città | San Marino | Sede | Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea | Date | Dal 02/10/2021 al 30/11/2021 | Artisti | Zeno Bertozzi | Temi | Arte contemporanea |