L’11 marzo, in occasione della festa per il 160esimo anniversario dannunziano (Gabriele D’Annunzio nasceva infatti il 12 marzo 1863 a Pescara), prende avvio Tende alla bellezza e orna il mondo, la stagione primaverile del Vittoriale degli Italiani con l’inaugurazione di due mostre: la prima dedicata al pittore viareggino Lorenzo Viani (Viareggio, 1882 – Lido di Ostia, 1936), considerato uno dei massimi esponenti dell’Espressionismo italiano, e la seconda sulla figura del grande imprenditore e mecenate del Novecento, Vittorio Cini (Ferrara, 1885 – Venezia, 1977) definito da Indro Montanelli “l’ultimo Doge di Venezia”, e uno dei più intelligenti collezionisti del Novecento.
La mostra Viani al Vittoriale, ideata da Giordano Bruno Guerri, Veronica Ferretti e Paolo Riani, è dedicata alla figura di Lorenzo Viani. Ritenuto dalla critica uno tra i più grandi protagonisti della scena culturale italiana ed europea agli inizi del Novecento, la sua arte prende le mosse dall’Espressionismo tedesco e dal Simbolismo dannunziano. L’allestimento è curato in collaborazione con il Comune di Viareggio all’interno di un progetto che vede la realizzazione per l’anno 2023 di due mostre dedicate a Lorenzo Viani (allestita da marzo a settembre negli spazi del Vittoriale di Villa Mirabella) e Gabriele d’Annunzio (da giugno a ottobre alla GaMC di Viareggio). Le due iniziative - Viani al Vittoriale e D’Annunzio a Viareggio - nascono dalla volontà di far conoscere il legame di questi due artisti con la Versilia e tra loro. Una correlazione che si nota particolarmente in Viani che sin da giovane vedeva in D’Annunzio non solo il poeta delle dolci malinconie, ma anche quello delle virtù civiche e del mito libertario. A Villa Mirabella saranno esposti alcuni capolavori del pittore viareggino provenienti dalla GaMC di Viareggio e da collezioni private, una sezione speciale sarà dedicata alle xilografie mentre oli carbonici e pastelli racconteranno la personalità dell’artista.
Quanto a Vittorio Cini, la mostra del Vittoriale sarà l’ultima delle tre rassegne strettamente collegate alla sua figura organizzate di recente (in precedenza ai Musei di San Salvatore in Lauro di Roma e al Palazzo Bonacossi di Ferrara) e sarà allestita al Vittoriale presso il Ricovero del MAS e all’interno del percorso D’Annunzio Segreto e vedrà esposte una trentina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Tutto nasce dalla volontà di Francesco e Riccardo Avati, che in occasione della pubblicazione della seconda edizione del testo di Anna Guglielmi Avati, hanno voluto riportare all’attenzione di studiosi e artisti la figura di questo illustre italiano, un protagonista del XX secolo. L’allestimento di Marco Di Capua vuole raccontare la figura di Cini sotto una nuova luce, offrendo ai visitatori uno spaccato sulla “pluridimensionalità del personaggio” attraverso i documenti originali e le opere di artisti contemporanei che o hanno lavorato appositamente per questa mostra o sono a Cini legati da un medesimo percorso ideale, scelto appunto dal curatore. Gli artisti sono Riccardo Ajossa, Marco Bernardi, Alberto Biasi, Andrea Boyer, Vito Bongiorno, Lucia Crisci, Ettore de Conciliis, Stefania Fabrizi, Shay Frisch, Elisa Grezzani, Carlo Gavazzeni Ricordi, Claudio Koporossy, Rosaria Gini, Alessandra Giovannoni, Umberto Mariani, Riccardo Monachesi, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Achille Perilli, Elena Pinzuti, Pizzi Cannella, Mauro Reggio, Oliviero Rainaldi, Maurizio Savini, Giovanni Tommasi Ferroni, Emilio Vedova, Marco Verrelli e Ortensio Zecchino.
La seconda edizione del volume di Anna Guglielmi Avati sul nonno Vittorio Cini, sarà pubblicata dalla casa editrice Il Cigno GG Edizioni in occasione dell’apertura della mostra, per un approfondimento sugli aspetti più eclatanti della sua vita. “È del tutto evidente - afferma l’autrice nella premessa al volume - che Vittorio Cini sia stato un personaggio che ha segnato la sua epoca e continua a influenzare, attraverso certi aspetti della sua opera, la vita culturale e il pensiero di alcuni italiani”.
Il volume contiene anche un saggio di Giordano Bruno Guerri che scrive: “Vittorio Cini è una delle figure più interessanti del Novecento italiano […] eppure non è abbastanza studiato. Eppure la sua vita è di quelle che si possono definire ‘da romanzo’”. Nel mese di luglio verrà inoltre realizzata un’asta insieme con Christie’s in cui verranno vendute molte delle opere in mostra, per destinare il ricavato al reinserimento in Italia nella società di donne che hanno subito violenza, un tema verso cui, scrive il Vittoriale in una nota, “il Vate avrebbe sicuramente offerto risorse”.
Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito del Vittoriale.
Immagine: Lorenzo Viani, Benedizione dei morti del mare (1914-1916; olio su tela, 192 x 394 cm; Viareggio, GAMC)
Scambio Gardone-Viareggio con una mostra su Viani al Vittoriale e una su D'Annunzio in Versilia |