A Firenze una mostra esplora il concetto di città attraverso 126 opere, da Le Corbusier a Gerhard Richter


Dal 26 settembre 2024 al 19 gennaio 2025, Villa Bardini a Firenze ospita una mostra che espora il concetto di città attraverso 126 opere, tra pittura, scultura, architettura e fotografia, da Le Corbusier a Gerhard Richter.

Dal 26 settembre 2024 al 19 gennaio 2025, a Firenze, Villa Bardini presenta una riflessione sul macro-tema delle città con la mostra OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter. Promossa da Fondazione CR Firenze e Generali Valore Cultura, la mostra non vuole proporre una visione ideale e futura dei centri urbani ma restituire un ampio spazio per poterla concepire ancora a misura umana, offrendo uno sguardo inedito sulle molteplici identità urbane. Curata da Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli, l’esposizione raccoglie 126 opere di artisti di fama internazionale, tra cui spicca Firenze III/XII di Gerhard Richter, esposta per la prima volta in una mostra: nell’opera la città di Firenze si trasforma in una visione dinamica e sfuggente, come osservata da un treno in movimento.

Suddivisa in dodici sezioni tematiche, la mostra, che intende proporsi come un viaggio esperienziale affidato ad opere di varia declinazione, è guidata da alcune citazioni letterarie di Ernest Hemingway, Italo Calvino, Dino Buzzati, Jorge Luis Borges, Christa Wolf, Jules Verne, Marguerite Yourcenar, Pier Paolo Pasolini, Fosco Maraini, Libero Altomare, Jean Paul Sartre.

Punto di partenza è l’opera di Umberto Boccioni Case in costruzione. Il viaggio prosegue con la città in divenire, che viene declinata “in desideri e paure”, o in memorie, come nella Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico esposta in mostra, o nella Firenze III/XII di Richter del 2000, sovrapposizione di istantanea fotografica e pittura secondo la tecnica elaborata dal pittore. La pittura è affiancata da scultura, architettura, fotografia. Tra gli scultori si contano lo statunitense Sol LeWitt, esponente della Minimal Art, del quale in mostra è esposta una Irregular Tower per la sezione Elementi di città. È presente anche Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso, un alluminio di utopica eco per la sezione introdotta dal testo di Oscar Wilde, affiancato da un’opera di Dani Karavan, Partition del 1973 e dal Cretto bianco di Alberto Burri, presente anche con il modello per il Cretto di Gibellina.

La declinazione architettonica è affidata, tra gli altri, a Le Corbusier (in mostra anche Ville contemporaine pour 3 millions d’habitants del 1922), Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Pietro Porcinai, Giovanni Michelucci e Antonio Sant’Elia. Per quanto riguarda la fotografia sono esposte opere di Mimmo Jodice, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri. Si aggiungono presenze di video e musica contemporanea (Daniele Lombardi, Giuseppe Chiari, John Cage, Luciano Berio e Bruno Maderna) raccolte dal musicologo Gabriele Bonomo che intendono così documentare un percorso di forte valenza artistica proponendo chiavi interpretative della città declinata non soltanto come agglomerato urbanistico ma come espressione organica laddove i rumori della città ne divengono la voce. Al termine della mostra viene invece proiettato un filmato originale, realizzato dal regista Francesco Castellani, che permette la migliore comprensione del tema proposto.

Grazie alla collaborazione tra Fondazione CR Firenze, Generali Valore Cultura e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, la mostra rappresenta un’occasione per esplorare le città attraverso gli occhi di grandi artisti del passato e del presente.

Le Corbusier, La main ouverte (1963; litografia in 12 colori, 59 x 48 cm; Parigi, Fondation Le Corbusier)
Le Corbusier, La main ouverte (1963; litografia in 12 colori, 59 x 48 cm; Parigi, Fondation Le Corbusier)
Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia (Souvenir d’Italie) (1924-25; olio su tela, 60 x 73 cm; MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto,  Collezione L.F.)
Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia (Souvenir d’Italie) (1924-25; olio su tela, 60 x 73 cm; MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione L.F.)
Gabriele Basilico, Porto, dalla serie Porti di mare (2008; stampa ai sali d’argento, 100 x 120 cm; Modena, FMAV Fondazione Modena Arti Visive).
Gabriele Basilico, Porto, dalla serie Porti di mare (2008; stampa ai sali d’argento, 100 x 120 cm; Modena, FMAV Fondazione Modena Arti Visive).

“È molto opportuna”, dichiara Jacopo Speranza, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, ente strumentale della Fondazione CR Firenze, “una mostra che scandaglia a tutto campo il tema della città coinvolgendo molteplici competenze e offrendoci spunti, anche inediti, per riflettere sul futuro dei nostri centri in una accezione più ampia e multidisciplinare. È anche l’occasione per collaborare nuovamente con Generali dopo il successo di La Divina Commedia di Venturino Venturi allestita nel 2016 e di Enigma Pinocchio ospitata nel 2019, entrambe a Villa Bardini. Le trasformazioni in atto in campo sociale richiedono necessarie modifiche anche all’impianto urbanistico delle città e, in questo processo, le Fondazioni di origine bancaria sono in prima fila nel supportare le Istituzioni dei territori di riferimento mettendo a disposizione risorse e competenze con quella passione e quell’ entusiasmo che caratterizza da sempre il loro operato”.

“Come Generali Italia, riconosciamo nel patrimonio culturale e artistico italiano un immenso valore, come elemento fondante dell’identità del Paese, come motore che genera emozioni capaci di unire le persone e come risorsa decisiva e strategica per i giovani e per le generazioni future”, ha aggiunto Riccardo Acquaviva, Responsabile Country Communication di Generali Italia. “Per questo siamo felici di tornare a Villa Bardini per sostenere un’esposizione corale che, tra passato e presente, unisce tutte le generazioni dando una prospettiva inedita sui complessi sistemi che sono le città moderne”.

Il catalogo della mostra è realizzato in doppia lingua (ita/eng) da Sillabe.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Firenze.

Tutte le informazioni su villabardini.it

Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30

Osvaldo Licini, Paesaggio arabesco (1914; olio su tela, 80 x 120 cm; San Lazzaro di Savena, Fondazione Massimo e Sonia Cirulli)
Osvaldo Licini, Paesaggio arabesco (1914; olio su tela, 80 x 120 cm; San Lazzaro di Savena, Fondazione Massimo e Sonia Cirulli)
Umberto Boccioni, Case in costruzione (1910; olio su carta, 39 x 33 cm; Collezione privata)
Umberto Boccioni, Case in costruzione (1910; olio su carta, 39 x 33 cm; Collezione privata)
Gerhard Richter, Firenze (III/XII) (ubermalte Photographien) (2000; olio su fotografia a colori, 12 x 12 cm; Prato, Collezione Serena e Paolo Gori)
Gerhard Richter, Firenze (III/XII) (ubermalte Photographien) (2000; olio su fotografia a colori, 12 x 12 cm; Prato, Collezione Serena e Paolo Gori)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraOltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter
CittàFirenze
SedeVilla Bardini
DateDal 26/09/2024 al 19/01/2025
ArtistiGabriele Basilico, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni, Alberto Burri, Osvaldo Licini, Michelangelo Pistoletto, Gerhard Richter, Le Corbusier
CuratoriBruno Corà, Lucia Fiaschi, Silvia Mantovani, Claudia Bucelli
TemiNovecento

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