La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia in collaborazione con PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea di Mirano organizza la mostra personale di Tobia Ravà (Padova, 1959) dal titolo Algoritmi Trascendentali, a cura di Maria Luisa Trevisan, visitabile dal 4 agosto al 15 settembre nella sede di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa.
L’esposizione presenta lavori recenti dell’artista riguardanti il mondo animale, naturale e cittadino (boschi, canali veneziani, architetture, piazze e porticati urbani), con percorsi legati alle sequenze matematiche in relazione allo spazio e al tempo, vortici ed orologi simbolici, nonché nuovi bronzi e le ultimissime produzioni scultoree in pietra e marmo. Oltre a dipinti, opere specchianti e rasi, dell’artista sono esposti lavori realizzati anche in collaborazione con altri artisti di provenienze e culture diverse. L’artista ha studio a Venezia ed a Mirano dove ha realizzato anche opere di grande formato. La particolarità del suo lavoro risiede nella texture alfa-numerica legata alla ghematrià (“gimatreya”), e alla kabbalah (“ricezione”) che studia meticolosamente prima della stesura sulla superficie dell’opera. In relazione al pensiero del kabbalista di Safed: Itzachq Luria, propone un percorso etico-filosofico, al contempo antichissimo e contemporaneo, per una nuova lettura in chiave etica dell’agire nel mondo in cui viviamo. In ogni opera sviluppa un percorso simbolico a rebus costruito su piani di lettura diversi attraverso la ghematrià, criterio di permutazione delle lettere in numeri in uso fin dall’antichità nell’alfabeto ebraico, secondo cui ad ogni lettera corrisponde un numero, così ogni successione alfabetica può considerarsi una somma aritmetica.
Egli ricrea i luoghi del reale servendosi di un linguaggio codificato riferito ai numeri relativi alla traslitterazione delle 22 lettere che compongono l’alfabeto ebraico, che hanno appunto un significato etico, spirituale e numerologico, metafora di una disgregazione attraverso le scintille di un Big Bang ancestrale. Nei suoi lavori si evidenzia un recupero dei valori legati alla bellezza e al rispetto dell’ambiente, ma anche della storia e di tutto ciò che l’uomo ha prodotto come risultato di conoscenze e saperi. Nel suo atelier elabora tutto ciò: crea le sue opere, elucubra teorie ed effettua sempre nuove scoperte. Qui infatti è nata la Congettura di Ravà sulla sequenza di Fibonacci, in particolare la sottosequenza con la ripetizione dei 24 numeri, riscontrata con la riduzione teosofica dei numeri della sequenza e divenuta quindi teorema essendo stata provata e risultata vera, e così anche un’altra sua recentissima scoperta che riguarda i numeri primi “corollario di un teorema già noto: il teorema sulla divisibilità di un numero per 9 o più genericamente per la cifra predecessore della base numerica in cui il numero è espresso” (così Federico Giudiceandrea).
La mostra curata da Maria Luisa Trevisan, docente di storia dell’arte, critico e curatore di mostre d’arte contemporanea, è corredata di un pregevole catalogo cartonato sponsorizzato dalle gallerie L’Occhio e Sist’Art e stampato dalle Grafiche Turato di Rubano (PD), illustrato con immagini di alcune opere recenti sia pittoriche che scultoree realizzate in bronzo, terracotta, resina e marmo, ma anche lightbox retroilluminati, opere su raso a sublimazione, opere su alluminio specchiante a catalizzazione, nonché di una piccola antologica grafica. Alla realizzazione della mostra collaborano la Fondazione Pierre Du Bois di Losanna, le gallerie L’Occhio e Sist’Art di Venezia e la Fonderia Stefan di Carbonera (TV).
Per tutte le informazioni sulla mostra potete visitare il sito uffciale della Fondazione, mentre per conoscere l’artista potete visitare il suo sito cliccando qui.
Nell’immagine: Tobia Ravà, Infinito a Cannaregio
Fonte: comunicato
Titolo mostra | Algoritmi Trascendentali | Città | Venezia | Sede | Fondazione Bevilacqua La Masa | Date | Dal 04/08/2019 al 15/09/2019 | Artisti | Tobia Rav | Curatori | Maria Luisa Trevisan | Temi | Arte contemporanea |
Algoritmi trascendentali: la personale di Tobia Ravà alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia |