Venezia, c'è anche un'importante mostra di Heinz Mack tra gli eventi collaterali della Biennale

Dopo aver compiuto 90 anni l’anno scorso, il grande scultore e pittore tedesco Heinz Mack (Lollar, 1931) torna alla Biennale di Venezia, in un Evento Collaterale per la 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Lo fa con Heinz Mack -Vibration of Light / Vibrazione della luce, mostra personale curata da Manfred Möller. Heinz Mack, tra i più importanti esponenti dell’arte cinetica a livello mondiale, già nel 1970 rappresentò la Germania alla 35. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Nel 2014, l’artista del gruppo ZERO, che aveva sviluppato il proprio linguaggio nella light art degli anni ’50, espose la sua installazione The Sky over Nine Columns, composta da nove smisurati pilastri dorati, davanti alla Chiesa di San Giorgio Maggiore, in concomitanza della Biennale Architettura.

Ora lo scultore torna a Venezia. In Heinz Mack -Vibration of Light / Vibrazione della luce, che rientra nel programma ufficiale degli Eventi Collaterali della Biennale Arte 2022, sono esposti dipinti di grande formato, un insieme di stele di luce parzialmente rotanti e una scultura a specchio alta quattro metri, creata appositamente per questo progetto, presentando così una retrospettiva del lavoro degli ultimi 60 anni dell’artista. Nello storico Salone Monumentale del Sansovino, accessibile attraverso il Museo Correr, le opere di Mack sono collocate in un dialogo storico-artistico con i dipinti a parete e i tondi del soffitto degli artisti rinascimentali, Tintoretto, Veronese e Tiziano. Una estensione di questa esposizione sarà fruibile liberamente in un cortile interno di Palazzo Reale, adiacente alla Biblioteca Marciana, dove sarà posizionata una stele in acciaio inossidabile dell’artista, alta 3,40 metri. Il cortile è accessibile sia da Piazza San Marco sia, nel momento in cui è attivato il collegamento mobile, dai Giardini Reali.

Heinz Mack, che nel 1957 fondò il gruppo ZERO insieme a Otto Piene, rimasto attivo fino al 1966, affronta nella sua opera il tema della luce con l’obiettivo di esplorarla nella sua purezza. Infatti, l’artista, come pioniere della Land Art, posizionò le sue sperimentali stele luminose e gli oggetti di luce in paesaggi naturali incontaminati come il Sahara e più tardi anche l’Artico sin dai primi anni ’60. Nelle Sale Monumentali della Biblioteca Marciana, sono ora esposte sette opere su tela di grandi dimensioni, e otto steli riflettenti e parzialmente rotanti in alluminio satinato e acciaio lucido. Attraverso il principio di rotazione, che Heinz Mack affronta anche in pittura, la luce nello spazio non solo viene catturata e restituita olisticamente, ma a volte smaterializza anche gli oggetti stessi.

Il clou della presentazione è il quadro di 6 x 3,5 metri intitolato Der Garten Eden (Il giardino dell’Eden). Qui il tema della luce, che Mack ripensa continuamente da più di 60 anni, culmina in un multicolore e monumentale quadro a campi di colore che ha l’obiettivo di dimostrare quanto la luce sia essenziale per la nostra esistenza e la continuazione della vita sulla terra.

L’intera concezione della mostra nasce da un’iniziativa di Dirk Geuer, Düsseldorf, che l’ha fortemente voluta ed è resa possibile grazie al sostegno di Geuer & Geuer Art Düsseldorf.

In occasione della mostra, saranno pubblicati un catalogo e un portfolio composto da tre stampe inedite dell’artista.

Info: https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/

https://correr.visitmuve.it/

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