È in arrivo al Van Gogh Museum di Amsterdam una mostra-dossier su uno dei capolavori più noti di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890), i Mangiatori di patate. S’intitola The Potato Eaters: Mistake or Masterpiece? (“I mangiatori di patate: errore o capolavoro?”) ed è in programma dall’8 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022.
La mostra si concentrerà sulle circostanze in cui è stata creata l’opera, sul significato del dipinto, su come il grande Van Gogh l’ha realizzato, ma anche sulle critiche che attirò. In mostra, oltre all’opera del 1885, ci saranno anche disegni, bozzetti, lettere, e una selezione di opere di artisti del tempo che ispirarono Van Gogh, come Jozef Israëls e Anthon van Rappard. Inoltre, in mostra ci sarà anche un modello a grandezza naturale del cottage della famiglia De Groot-van Rooij, i protagonisti del dipinto di Van Gogh, con una ricostruzione dell’ambiente dipinto dal pittore olandese: all’interno verranno organizzati laboratori e altre attività. La ricostruzione sarà così occasione per approfondire la vita contadina nella campagna del Brabante del XIX secol.
Benché non abbia mai usato esplicitamente la parola “capolavoro” nelle sue lettere, Van Gogh considerava tali solo quattro suoi dipinti: La camera da letto (1888), I girasoli (1888), La berceuse (1888-1889), ai quali è possibile aggiungere I mangiatori di patate (1885), che impiegò mesi a preparare per dipingere. I Mangiatori di patate sono il primo importante capolavoro di Van Gogh e possono essere visti come l’opera che sancisce l’acquisizione di nuove abilità pittoriche: sperava che quest’opera così intensa e tecnicamente rilevante gli fornisse l’accesso al mercato dell’arte di parigi.
Il dipinto raffigura un pasto di contadini, tema piuttosto frequentato dagli artisti del tempo: ne sono prova le fonti d’ispirazione, tra cui artisti come Joseph Israëls e Charles Degroux. Per Van Gogh, i Mangiatori di patate erano simbolo della vita rurale, onesta e non idealizzata. Tuttavia, malgrado l’artista riponesse molte aspettative in questo dipinto, i suoi intenti fallirono, perché i mercanti e gli artisti del tempo la criticarono fortemente. Anche suo fratello Theo non gli risparmiò critiche. L’opera fu esposta in una mostra a Parigi, ma Van Gogh non riuscì a venderla, e finì nell’appartamento di Theo nella capitale francese. Tuttavia, Van Gogh non ammise la sconfitta: anzi, il fallimento lo convinse a proseguire la sua carriera da artista, che era iniziata da poco.
I numerosi studi, disegni e schizzi che Van Gogh ha realizzato a Nuenen per preparare I mangiatori di patate, insieme alle opere degli artisti che lo hanno ispirato, formano il filo conduttore della mostra. La rassegna intende dimostrare che Van Gogh non era solo un artista autodidatta e in difficoltà, ma anche un uomo ambizioso che preparava meticolosamente il suo lavoro. Non si è arreso facilmente, anche di fronte alle critiche feroci. “Quello che penso del mio lavoro”, scrisse Vincent a sua sorella Willemien nell’ottobre del 1887, “è che il dipinto dei contadini che mangiano patate che ho fatto a Nuenen è, insomma, la cosa migliore che ho fatto”.
La mostra è resa possibile dal supporto dei principali partner del Van Gogh Museum, ovvero ASML e Van Lanschot, dal partner Hyundai e dai contributi di The Sunflower Collective. Il Potato Eaters Studio, la ricostruzione del cottage, sarà interamente finanziato con il supporto di ASML.
Nell’immagine: Vincent van Gogh, I mangiatori di patate (Nuenen, aprile-maggio 1885; olio su tela, 82 x 114 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum)
Titolo mostra | The Potato Eaters: Mistake or Masterpiece? | Città | Amsterdam | Sede | Van Gogh Museum | Date | Dal 08/10/2021 al 13/02/2022 | Artisti | Vincent van Gogh | Temi | Ottocento, Postimpressionismo, Vincent Van Gogh |
Al Van Gogh Museum di Amsterdam una mostra-dossier sui Mangiatori di patate |