La Project Room della Fondazione Arnaldo Pomodoro chiude il 2019 con la terza e ultima mostra dell’anno: Underfoot di Rebecca Ackroyd (Cheltenham, 1987). Dal 4 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020 si terrà infatti la sua prima personale in Italia, rientrando nell’ambito delle artiste under 40 che indagano in modo innovativo la scultura.
Dopo i progetti di Sophia al-Maria e di Caroline Mesquita, Rebecca Ackroyd mette in scena un mondo post-apocalittico che conduce il visitatore in un’ipotesi di futuro. L’artista ha ricostruito spazi degradati, con atmosfere reali, con l’intenzione di accrescere la consapevolezza della brutalità dell’ambiente urbano e la coscienza del tema dell’abbandono.
All’interno di una serra ha collocato una grande installazione site-specific che occupa l’intero spazio della Fondazione e una serie di disegni e sculture, creando un luogo avvolgente, tra sogno e realtà.
Le strutture architettoniche della Ackroyd rappresentano una sorta di sentimento primordiale che genera nell’osservatore un senso di impotenza e lo spinge a interrogarsi sul suo ruolo nella società. Attraverso Underfoot, l’attenzione di concentra su una definizione ibrida di casa, in grado di condurre alla riflessione su temi universali come l’identità nazionale, il senso di appartenenza e i processi di crescita.
Per info: www.fondazionearnaldopomodoro.it
Immagine: Rebecca Ackroyd, Underfoot (2019; gouache e pastello su carta) Ph. Credit Markus Johansson
Titolo mostra | Underfoot | Città | Milano | Sede | Fondazione Arnaldo Pomodoro | Date | Dal 04/12/2019 al 31/01/2020 | Artisti | Rebecca Ackroyd | Temi | Arte contemporanea |
Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro la prima personale italiana di Rebecca Ackroyd |